E' il primo post che scrivo, e lo faccio per sapere se qualcuno è per caso incorso in questa diagnosi che comporta necessariamente l'intervento chirurgico in quanto trattasi di escrescenza ossea che si evolve nel tempo e facendo contrasto col tendine ne causa l'infiammazione pressochè cronica.
Lo scrivo perchè facendo ricerche come un matto su Internet "temo" di essere arrivato - io che non sono certo un medico - a una specie di autodiagnosi.
Ho appena compiuto 40 anni, corro da 15 e i miei guai iniziano circa 3-4 anni fa, quando comincio ad avvertire dolori ai tendini e un rossore ai talloni che spesso evolve in un gonfiore che, a un certo punto, diventa permanente (una specie di cipolla, perfino antiestetica, e con effetti facilmente immaginabili rispetto al retroscarpa). Esami, visite, radiografie (da cui non risulta nulla) finchè mi viene prescritto un plantare, che calzo due anni fa ed effettivamente, per circa 18 mesi, mi dà sollievo. A questo punto però ricominciano i dolori, sempre più intensi, che inizialmente attribuisco all'appiattimento dei plantari. Cosicchè vado a rifarmeli e invece stavolta non sortiscono alcun effetto. Torno dall'ortopedico e quello mi dice che i plantari servivano (e servono) soltanto a correggere il mio piede cavo (non mi faccio mancare nulla), ma non c'entrano nulla col problema tendineo che è a se stante. A questo punto ulteriore correzione del plantare con l'inserzione di un supporto posteriore che serva a rialzare il piede e quindi a ridurre la trazione del tendine, ad esempio in salita.
Nuovo leggero miglioramento, ma il problema di fondo rimane: certe volte non riesco non solo a correre, ma neppure a camminare! Un bruciore insopportabile, che si estende all'ingiù verso l'intera pianta del piede e all'insù verso il polpaccio.
Nel frattempo mi vengono prescritti laser, ultrasuoni, ionoforesi, banali impacchi di ghiaccio, risonanza magnetica, ma io prima di fare tutto questo e perdere tempo (e soldi) faccio una ricerca online e arrivo a "Sindrome di Haglund" che sembra - e sottolineo sembra - la fotografia della mia situazione. Un profilo osseo sporgente, che talvolta evolve in questo modo per posture scorrette, calzature inadatte, o motivi congeniti, e crea una collisione strutturale col tendine che risulta alla fine sempre infiammato: a questo punto inutili ghiaccio, laser, scarpre ammortizzate e quant'altro, sarebbero solo palliativi finchè appunto, chirurgicamente, non venga "segata" la sporgenza.
E' così? C'è qualcuno a cui è capitata una cosa simile? A cui è stata fatta questa diagnosi? Quali erano i sintomi? Come li ha risolti?
Grazie in anticipo da uno col morale davvero sotto i tacchi. Non c'è niente di più beffardo e deprimente che sentire le gambe girare a meraviglia ma bloccate su due piedi praticamente zoppi....
Il "bello" poi è che il mio sport principale è la bici (che sarebbe perfetta per lasciare in sollievo i tendini) ma anche lì da qualche settimana è spuntato - sotto sforzo - un dolore interno al ginocchio

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Pazzesco...