? depressione podistica

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Punta Perotti
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Re: ? depressione podistica

Messaggio da Punta Perotti »

Allora, l'argomento è di quelli belli belli..... interessante ma soprattutto utile per parlarne, per capirsi dentro, anche quando hai superato i quaranta e dovresti aver già maturato una quasi completa percezione di te.
La mancanza di stimoli è uno status di noi "maturi" al quale non dobbiamo rassegnarci ma abituarci e farla diventare un'opportunità. Per me che corro seriamente solo da poco, la corsa ha rappresentato uno stimolo nuovo, una nuova lampadina accesa sul mondo, sul mio mondo.... dove troppe lampadine invece andavano spegnendosi.
Per quella che è la mia esperienza la risposta ce l'hai già.... hai detto che la corsa era per te diventata "troppo..... troppo". Se poi subentra la consapevolezza che alla tua età è difficile migliorare il tuo PB è pure normale che si inizi a sbiellare... Qualcuno suggerisce di intervallare con uno sport diverso... In senso più ampio forse ci si potrebbe appassionare a qualcosa di diverso, anche completamente diverso: musica, teatro, cinema, lettura...ecc.. oppure concentrarsi di più sulla famiglia (che non fa mai male) o sul lavoro... E farsi ogni tanto qualche chilometro senza ansia da prestazione... Tanto, chi ti viene dietro? La vita è la nostra, non ci resta che riempirla con ciò che ci piace! Un caro saluto! :salut:
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Dubstepper

Re: Re:

Messaggio da Dubstepper »

crop74 ha scritto:
mantissa ha scritto: meglio essersi stufati della corsa piuttosto che della propria moglie, per dire.
:sbonk:
... con la moglie invece arrivano subito le raccomandate :read:
Astuzia,tanto tempo libero, :pig: ,altro che raccomandate :mrgreen: ...
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RayGarraty
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Re: ? depressione podistica

Messaggio da RayGarraty »

Punta Perotti ha scritto:Allora, l'argomento è di quelli belli belli..... interessante ma soprattutto utile per parlarne, per capirsi dentro, anche quando hai superato i quaranta e dovresti aver già maturato una quasi completa percezione di te.
La mancanza di stimoli è uno status di noi "maturi" al quale non dobbiamo rassegnarci ma abituarci e farla diventare un'opportunità. Per me che corro seriamente solo da poco, la corsa ha rappresentato uno stimolo nuovo, una nuova lampadina accesa sul mondo, sul mio mondo.... dove troppe lampadine invece andavano spegnendosi.
Per quella che è la mia esperienza la risposta ce l'hai già.... hai detto che la corsa era per te diventata "troppo..... troppo". Se poi subentra la consapevolezza che alla tua età è difficile migliorare il tuo PB è pure normale che si inizi a sbiellare... Qualcuno suggerisce di intervallare con uno sport diverso... In senso più ampio forse ci si potrebbe appassionare a qualcosa di diverso, anche completamente diverso: musica, teatro, cinema, lettura...ecc.. oppure concentrarsi di più sulla famiglia (che non fa mai male) o sul lavoro... E farsi ogni tanto qualche chilometro senza ansia da prestazione... Tanto, chi ti viene dietro? La vita è la nostra, non ci resta che riempirla con ciò che ci piace! Un caro saluto! :salut:
Straquoto Punta Perotti! leggendo il tuo post mi sembrava che qlc mi psicanalizzasse.
PB: Maratona 3.51.05 (Roma 2013); 1/2M 1.39.15 (Milano 2014)
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riki corre
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Re: ? depressione podistica

Messaggio da riki corre »

MarcelloS. ha scritto:Mah, penso che le passioni possano finire. Soprattutto se vissute intensamente per oltre 20 anni, come mi pare di capire dal messaggio. Non è detto che una cosa che si fa a 20/30/40 anni si debba fare fino a 80.

Anch'io ti direi di staccare per un po', se non ne senti più bisogno e se correre non ti diverte più. Correre controvoglia è controproducente, diventa una forzatura.
Se poi tra uno/due/sei/dieci mesi non sentirai di nuovo la voglia di uscire con le scarpette forse potresti trovare nuovi hobby o nuovi sport che ti diano la scintilla e la voglia di iniziare una nuova avventura. :wink:

:thumleft:
Io invece quoto Marcello .. semplice senza troppe interpretazioni.. E' questa una lettura che ti lascia libero in ogni scelta successiva.
Riguardo al fatto che negli 'anta si dovrebbe aver quasi la percezione completa di sè .. bè su questo non sono convinto, direi che l'età è un fattore predisponente ma non determinante rispetto al conoscersi intimamente.. :beer:
Per pochi attimi..sento il mio corpo battente rimanere indietro e finalmente sfioro l'asfalto come una rondine

3:02'04" Firenze Marathon 11/15
1:24'35" Mezza Roma-Ostia.03/15
0:38'49" 10km StraMagenta 2/15
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haglund
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Re: ? depressione podistica

Messaggio da haglund »

Ringrazio soprattutto Marcello e Punta, ma anche tutti gli altri.

Tuttavia credo di essere stato interpretato bene solo in parte.
chiarisco che:

1) Io non mi sono rotto le scatole di correre. Uno non trova motivazioni a correre per un quarto di secolo se non amasse questo sport. Della corsa vorrei averne ancora e sempre tutti i benefici, ma ora non ce la faccio più a sopportare i sacrifici che tale attività, *anche da tapascio lento*, mi richiede. Poi, per carità, si cambiano i gusti sessuali, quindi si può anche cambiar gusto in fatto di sport. Ma non è questo il caso.

2) La corsa è solo un pezzetto della mia vita. Non sono mai stato un fissato, un monomaniaco (e di tapascioni così ne conosco tantissimi, vedasi ciò che scrive mantissa). Semmai sono un "polimaniaco". Di hobby, attività, altri sport, coinvolgimenti, attenzione a famiglia e lavoro, frizzi e lazzi, la mia vita è piena, e lo è sempre stata. Di soddisfazioni ne ho avute tante, e ancora ne ho. Quindi questo suggerimento di Punta Perotti
Punta Perotti ha scritto: Qualcuno suggerisce di intervallare con uno sport diverso... In senso più ampio forse ci si potrebbe appassionare a qualcosa di diverso, anche completamente diverso: musica, teatro, cinema, lettura...ecc.. oppure concentrarsi di più sulla famiglia (che non fa mai male) o sul lavoro... E farsi ogni tanto qualche chilometro senza ansia da prestazione...
è sensato, ma abbastanza inutile nel mio caso (ma è vero che ogni caso fa storia a sé). Ad esempio una corsetta la domenica me la faccio, senza "ansia da prestazione", in pace. Ma senza "obiettivi" non mi focalizzo, non ottengo benefici. Più che noia, o rottura di scatole, è un senso strisciante di futilità (e lo so bene che la corsetta fa bene alla salute, vale la pena già solo per questo).
Non so se è chiaro (non lo è neanche a me).

3)
Punta Perotti ha scritto: Per quella che è la mia esperienza la risposta ce l'hai già.... hai detto che la corsa era per te diventata "troppo..... troppo"
no, mi chiedevo se il mio stile di vita attuale fosse "troppo" e mi avesse podisticamente depresso... ma "troppo" cosa? non lo so.
Faccio troppe cose? Non reggo più il ritmo della mia vita meravigliosa? Ho bisogno di un giocattolo nuovo? Può darsi.


Insomma, le mie domande stanno ancora lì:
1) esiste veramente la "depressione podistica"? (Mi sembra che un recente numero di "Correre" dicesse qualcosa sull'argomento)
2) è solo un effetto del logorio della "vita moderna"? di uno stile di vita al limite delle risorse psicofisiche? è carenza di potassio? è voglia di qualcosa di nuovo, che ne so, un viaggio sulla Luna, una giovane amante focosa? (bah)
3) oppure quelli come me sono "soggetti predisposti"? Ma prediposti come?
4) oppure, come forse intende dire MarcelloS, è solo una tempesta in un bicchiere d'acqua, una cosa banale e naturale che banalmente e naturalmente passa? Sto facendo il Woody Allen ansioso? E' molto ragionevole, forse è certo, ci penso su. Gli è che questo improvviso rifiuto di una cosa che amo mi lascia perplesso...

riki corre ha scritto: Riguardo al fatto che negli 'anta si dovrebbe aver quasi la percezione completa di sè .. bè su questo non sono convinto, direi che l'età è un fattore predisponente ma non determinante rispetto al conoscersi intimamente..
Ben scritto, riki.
Negli 'anta si cresce e si impara come a vent'anni. Anche sulla percezione di sè. Quello che cambia è solo la frequenza delle "sorprese" che posso farti riflettere e salire un gradino verso... (verso dove?).
Se smetti di imparare, soprattutto su te stesso, o se credi di non avere più nulla da imparare, anche a 100 anni, sei pronto per fare concime.
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Barbara
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Re: ? depressione podistica

Messaggio da Barbara »

haglund ha scritto:Faccio troppe cose? Non reggo più il ritmo della mia vita meravigliosa? Ho bisogno di un giocattolo nuovo? Può darsi.
Problemone da primo mondo :D

:beer:
"When you run on the earth and run with the earth, you can run forever."
"Ci sarà forse un giorno in cui mollare, ma di certo non è oggi."
"Come nella vita...mai mollare ne avere troppa fretta." - Miro 69
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Miro 69
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Re: ? depressione podistica

Messaggio da Miro 69 »

Ci sono dentro fino alle orecchie :D
21,097 Km -1h56'07"-Garda Trentino HM 2013
29 Km -2h57'18"- Corsa del Principe 2017
42,195 Km - 4h29'36"- XXI Maratona di Ravenna 2019


Ho letto di cose già vissute e pensato di cose già scritte.
Miro
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riki corre
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Re: ? depressione podistica

Messaggio da riki corre »

haglund ha scritto: Insomma, le mie domande stanno ancora lì:
1) esiste veramente la "depressione podistica"? (Mi sembra che un recente numero di "Correre" dicesse qualcosa sull'argomento)
2) è solo un effetto del logorio della "vita moderna"? di uno stile di vita al limite delle risorse psicofisiche? è carenza di potassio? è voglia di qualcosa di nuovo, che ne so, un viaggio sulla Luna, una giovane amante focosa? (bah)
3) oppure quelli come me sono "soggetti predisposti"? Ma prediposti come?
4) oppure, come forse intende dire MarcelloS, è solo una tempesta in un bicchiere d'acqua, una cosa banale e naturale che banalmente e naturalmente passa? Sto facendo il Woody Allen ansioso? E' molto ragionevole, forse è certo, ci penso su. Gli è che questo improvviso rifiuto di una cosa che amo mi lascia perplesso...
1)Non so niente sull'argomento
2)Mi viene da dire che forse c'è una combinazione di elementi che andrebbero vagliati per la tua particolare situazione e condizione attuale. Mi sembra una strada non molto utile quella di fare equazioni di significato del tipo: "..ho questo quindi ecco spiegato questo"..
3)Se vogliamo definirla predisposizione possiamo anche farlo ma solo se ci riferiamo a quella che è la tua vita adesso. Il fattore tempo è sempre un buon indicatore. (intendo: se succede ora e non è successo prima un significato ci può essere); poi pensiamo anche a come vanno gli altri "settori" della tua vita: lavoro, vita sentimentale, relazione attuale con la tua famiglia di origine, etc etc. Una possibilità potrebbe essere appunto che buona parte dell'energia fisica e soprattutto psicologica venga assorbita da un altro settore.
4) MarcelloS è sempre molto saggio eheheh..
Spero di averti aiutato a riflettere un pò. Ma se lo fai fallo con calma e sta molto con le domande in testa più che dare subito risposta.. di solito devono cadere alcuni veli prima di scorgere la realtà delle cose..
Per pochi attimi..sento il mio corpo battente rimanere indietro e finalmente sfioro l'asfalto come una rondine

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Punta Perotti
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Re: ? depressione podistica

Messaggio da Punta Perotti »

Punta Perotti ha scritto:...anche quando hai superato i quaranta e dovresti aver già maturato una quasi completa percezione di te.
Mi autoquoto in considerazione che forse qualcuno ha male interpretato il mio pensiero sottovalutando le parole che ho evidenziato...
Ritengo che a grandi linee largo circa quasi.... se uno a 40 anni non ha quasi del tutto chiaro il pannello di controllo di sè, elaborato i propri punti di forza e stabilizzato i propri punti di debolezza..... avrà perso quarant'anni a fare... chissà che??? :mrgreen:
Poi è chiaro che la ricerca del sè è continua finchè campi...ed il desiderio di migliorarsi :rambo: deve essere uno degli stimoli per passare ogni guado ci capiti di fronte.
Se esista una depressione podistica specifica non saprei... ma sicuramente l'eccesso del voler essere e fare tante cose nella vita e magari risucire sempre bene in tutto, mi pare più un'ansia da competizione eterna con se stessi che una depressione vera e propria... :asd2:
:salut: :beer:
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haglund
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Re: ? depressione podistica

Messaggio da haglund »

provo a rispondere a tutti.
Premetto che non sto cercando aiuto o attenzione personale, nè uno psicologo gratis (ma apprezzo consigli e solidarietà).
Non parlo praticamente mai di me, l'ho fatto stavolta perchè ho pensato che certi miei "sintomi" potessero essere più generali e potessero portare a una discussione generale su un problema generale, di interesse comune. Cioè, il topic non è "haglund e i suoi cavoli", ma la ricerca di cause o concause a una sorta di demotivazione podistica cronica (forse "demotivazione" suona meglio di "depressione").
Pertanto quanto scrive il saggio MarcelloS ("tutto finisce prima o poi", "ci si stufa, è naturale") è soltanto una descrizione neutra di un fatto che accade (ed essendo neutra, oggettiva, incontestabile, viene per forza apprezzata da tutti, e finisce per somigliare a un tranquillizzante luogo comune).
Equivale a dire: "prima o poi moriremo: è naturale, stai tranquillo". Certo, 1000%. Ma a me interesserebbe sapere QUANDO, COME e PERCHE' moriremo, e se la cosa si può rimandare, almeno un po'.
Non so se è chiaro.
Punta Perotti ha scritto: ... se uno a 40 anni non ha quasi del tutto chiaro il pannello di controllo di sè, elaborato i propri punti di forza e stabilizzato i propri punti di debolezza..... avrà perso quarant'anni a fare... chissà che???
Parlo per me e dico, scelleratamente e immaturamente: questa elaborazione, questo guardare e migliorare sè stessi, il proprio pannello di controllo (io non credo di avere un pannello di controllo, tu si, evidentemente) crescendo, maturando, è una attività che mi ha sempre interessato poco, o punto. Ti dirò di più, ero molto più "stabile", "in controllo", da giovane. Da "vecchio", ho molti più dubbi, su tutto, quindi anche su me stesso. Il mio io non si è rinforzato, si è indebolito. E cercare me stesso non mi appassiona granchè, lo "scoprirsi" è solo il risultato accidentale di stimoli esterni/interni e di un cervello abituato a elaborare, in qualche modo.
Penso solo a cercare di essere felice, o almeno contento, e in buona salute. Forse vivo "bestialmente", ma se sono una bestia, sono il Gatto del Cheshire.
Punta Perotti ha scritto: Poi è chiaro che la ricerca del sè è continua finchè campi...ed il desiderio di migliorarsi :rambo: deve essere uno degli stimoli per passare ogni guado ci capiti di fronte.
Anche qui, nel mio caso, boh. Io, quando passo il guado, spero solo di sopravvivere. Molti "guadi" che ho superato non mi hanno migliorato, mi hanno peggiorato (sempre relativamente, il discorso è del tutto relativo).
Punta Perotti ha scritto: ma sicuramente l'eccesso del voler essere e fare tante cose nella vita e magari risucire sempre bene in tutto, mi pare più un'ansia da competizione eterna con se stessi che una depressione vera e propria...
Neanche questo è il mio caso. non sono in competizione con me stesso, forse lo sono stato da giovane. Ma la voglia di correre l'ho persa adesso: vuoi vedere che smettendo di autocompetere sono venute meno le ragioni per cui? Questo è un ottimo spunto di riflessione, e si sposa bene con la sensazione di futilità che talvolta provo correndo. Grazie, P.P.

riki corre ha scritto: ...
2) Mi viene da dire che forse c'è una combinazione di elementi che andrebbero vagliati per la tua particolare situazione e condizione attuale. Mi sembra una strada non molto utile quella di fare equazioni di significato del tipo: "..ho questo quindi ecco spiegato questo"..
3)... Una possibilità potrebbe essere appunto che buona parte dell'energia fisica e soprattutto psicologica venga assorbita da un altro settore.
...
Spero di averti aiutato a riflettere un pò. Ma se lo fai fallo con calma e sta molto con le domande in testa più che dare subito risposta.. di solito devono cadere alcuni veli prima di scorgere la realtà delle cose..
perfetto, riki. la 2) mi sembra una considerazione sacrosanta, la 3) è la cosa più probabile, senz'altro, nel mio caso. Il tuo consiglio finale è ottimo.

Miro 69 ha scritto:Ci sono dentro fino alle orecchie :D
tutto qui? apriti, fratello, :D porta elementi nuovi, cerchiamo di trovare una base di interesse comune sul topic, non è il topic di haglund, chi se ne frega di haglund.

Barbara ha scritto:
haglund ha scritto:Faccio troppe cose? Non reggo più il ritmo della mia vita meravigliosa? Ho bisogno di un giocattolo nuovo? Può darsi.
Problemone da primo mondo :D
:beer:
Barbara, grazie per il brindisi, contraccambio, ma con questi interventi lapidari si tende a non-dire, piuttosto che a dire, in prima persona (non te ne faccio una colpa, sono i ritmi occidentali, il tempo è la merce più preziosa, ed è l'unica merce che non venderanno mai, neanche se potessero).
Nella fattispecie, tu credi davvero che un podista messicano o sudanese non possa stancarsi di correre con certi obiettivi, ritmi, o del tutto?

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