provo a rispondere a tutti.
Premetto che non sto cercando aiuto o attenzione personale, nè uno psicologo gratis (ma apprezzo consigli e solidarietà).
Non parlo praticamente mai di me, l'ho fatto stavolta perchè ho pensato che certi miei "sintomi" potessero essere più generali e potessero portare a una discussione generale su un problema generale, di interesse comune. Cioè, il topic non è "haglund e i suoi cavoli", ma la ricerca di cause o concause a una sorta di demotivazione podistica cronica (forse "demotivazione" suona meglio di "depressione").
Pertanto quanto scrive il saggio MarcelloS (
"tutto finisce prima o poi", "ci si stufa, è naturale") è soltanto una descrizione neutra di un fatto che accade (ed essendo neutra, oggettiva, incontestabile, viene per forza apprezzata da tutti, e finisce per somigliare a un tranquillizzante luogo comune).
Equivale a dire: "prima o poi moriremo: è naturale, stai tranquillo". Certo, 1000%. Ma a me interesserebbe sapere QUANDO, COME e PERCHE' moriremo, e se la cosa si può rimandare, almeno un po'.
Non so se è chiaro.
Punta Perotti ha scritto: ... se uno a 40 anni non ha quasi del tutto chiaro il pannello di controllo di sè, elaborato i propri punti di forza e stabilizzato i propri punti di debolezza..... avrà perso quarant'anni a fare... chissà che???
Parlo per me e dico, scelleratamente e immaturamente: questa elaborazione, questo guardare e migliorare sè stessi, il proprio pannello di controllo (io non credo di avere un pannello di controllo, tu si, evidentemente) crescendo, maturando, è una attività che mi ha sempre interessato poco, o punto. Ti dirò di più, ero molto più "stabile", "in controllo", da giovane. Da "vecchio", ho molti più dubbi, su tutto, quindi anche su me stesso. Il mio io non si è rinforzato, si è indebolito. E cercare me stesso non mi appassiona granchè, lo "scoprirsi" è solo il risultato accidentale di stimoli esterni/interni e di un cervello abituato a elaborare, in qualche modo.
Penso solo a cercare di essere felice, o almeno contento, e in buona salute. Forse vivo "bestialmente", ma se sono una bestia, sono il Gatto del Cheshire.
Punta Perotti ha scritto: Poi è chiaro che la ricerca del sè è continua finchè campi...ed il desiderio di migliorarsi

deve essere uno degli stimoli per passare ogni guado ci capiti di fronte.
Anche qui, nel mio caso, boh. Io, quando passo il guado, spero solo di sopravvivere. Molti "guadi" che ho superato non mi hanno migliorato, mi hanno peggiorato (sempre relativamente, il discorso è del tutto relativo).
Punta Perotti ha scritto: ma sicuramente l'eccesso del voler essere e fare tante cose nella vita e magari risucire sempre bene in tutto, mi pare più un'ansia da competizione eterna con se stessi che una depressione vera e propria...
Neanche questo è il mio caso. non sono in competizione con me stesso, forse lo sono stato da giovane. Ma la voglia di correre l'ho persa adesso: vuoi vedere che smettendo di autocompetere sono venute meno le ragioni per cui? Questo è un ottimo spunto di riflessione, e si sposa bene con la sensazione di futilità che talvolta provo correndo. Grazie, P.P.
riki corre ha scritto:
...
2) Mi viene da dire che forse c'è una combinazione di elementi che andrebbero vagliati per la tua particolare situazione e condizione attuale. Mi sembra una strada non molto utile quella di fare equazioni di significato del tipo: "..ho questo quindi ecco spiegato questo"..
3)... Una possibilità potrebbe essere appunto che buona parte dell'energia fisica e soprattutto psicologica venga assorbita da un altro settore.
...
Spero di averti aiutato a riflettere un pò. Ma se lo fai fallo con calma e sta molto con le domande in testa più che dare subito risposta.. di solito devono cadere alcuni veli prima di scorgere la realtà delle cose..
perfetto, riki. la 2) mi sembra una considerazione sacrosanta, la 3) è la cosa più probabile, senz'altro, nel mio caso. Il tuo consiglio finale è ottimo.
Miro 69 ha scritto:Ci sono dentro fino alle orecchie

tutto qui? apriti, fratello,

porta elementi nuovi, cerchiamo di trovare una base di interesse comune sul topic, non è il topic di haglund, chi se ne frega di haglund.
Barbara ha scritto:haglund ha scritto:Faccio troppe cose? Non reggo più il ritmo della mia vita meravigliosa? Ho bisogno di un giocattolo nuovo? Può darsi.
Problemone da primo mondo

Barbara, grazie per il brindisi, contraccambio, ma con questi interventi lapidari si tende a non-dire, piuttosto che a dire, in prima persona (non te ne faccio una colpa, sono i ritmi occidentali, il tempo è la merce più preziosa, ed è l'unica merce che non venderanno mai, neanche se potessero).
Nella fattispecie, tu credi davvero che un podista messicano o sudanese non possa stancarsi di correre con certi obiettivi, ritmi, o del tutto?