Questo libro l'ho riletto poco prima della mia seconda maratona e mi ha dato ancora più energia.
Il pezzo che amo di più è quando parla delle ragazze bionde dell'università Harvard e scrive:
"Devono essere abituate a lasciarsi alle spalle le persone una dopo l'altra, e quasi certamente a non venire mai superate.[] Lunghe falcate aggressive che colpiscono forte il suolo. Probabilmente correre godendosi il paesaggio circostante non rientra nella loro mentalità. Al contrario di loro, io sono abituato a perdere, anche se non ne vado fiero. Di cose al mondo che mi sono restate fra le mani, di avversari che non sono riuscito a battere ce ne sono montagne. E una sofferenza che forse quelle ragazze non conoscono.[] E continuo a correre tranquillamente con il mio ritmo[] non mi sento particolarmente mortificato quando mi superano e mi lasciano alle spalle. Perchè hanno un ritmo e un senso del tempo consoni alla loro personalità. Come io ho il mio ritmo, e il mio senso del tempo"
Cultura giapponese che pone attenzione a come si colpisce il suolo!!!
Per me leggere un libro di Murakami equivale a una seduta di psicoterapia
