In secondo luogo valuto un runner in base a quanto si allena. C'e gente che fa i 10km in meno di 40' con soli 2 allenamenti settimanali, o 36-37 con 3
Come valutate un runner?
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ritmosoglia
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Re: Come valutate un runner?
A me tra gli amatori impressiona chi è alto e robusto, pesa anche 80kg e fa i 10km a 3'30'' ( e ne ho visti alcuni
).
In secondo luogo valuto un runner in base a quanto si allena. C'e gente che fa i 10km in meno di 40' con soli 2 allenamenti settimanali, o 36-37 con 3
In secondo luogo valuto un runner in base a quanto si allena. C'e gente che fa i 10km in meno di 40' con soli 2 allenamenti settimanali, o 36-37 con 3
PB 2016 : Mezza Maratona 1h18'58" (18/12/16 Cittadella)
Il mio Blog: http://andreacorre.blogspot.com/
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EugeRambler
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Re: Come valutate un runner?
Dall'onestà nel parlare dei propri risultati, sia in gara che in allenamento.
Senza banfate, che poi han le gambe corte...

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Siediti lungo la strada dove corre il fiume di podisti e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico.
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ritmosoglia
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Re: Come valutate un runner?
Questo è il miglioreelteo79 ha scritto:Ti faccio un esempio, il parco dove di solito vado a correre è frequentato da molti podisti di una squadra abbastanza famosa che vanta atleti di fama nazionale, nel circuito da ripetere durante il mio allenamento infatti mi doppiano anche un paio di volte.
C'è poi un ragazzo che qualche anno fa (periodo in cui ho iniziato a correre da obeso) camminava a fatica con un vistoso tutore ad una gamba e un girello, immagino la cosa dovuta ad un grave incidente. Lo stesso ragazzo l'ho incrociato (salutandolo) in questi anni quasi tutte le sere durante gli allenamenti primaverili-estivi... migliorava lentamente ma inesorabilmente, inizialmente togliendo il gesso-tutore, poi sostituendo al girello un bastone, poi con le sole gambe un po' zoppicando, ora con una camminata quasi sciolta.
Beh secondo me lui è il più "forte" frequentatore del parco, il fatto che non corra, una sciocchezza!
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wmic
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Re: Come valutate un runner?
Io sono sempre impressionato da 2 cose che però solo molto raramente coesistono: talento e lavoro.
Mi spiego: ho sempre ammirato moltissimo il talento puro, ovvero le persone veramente predisposte per lo sport. Non parlo solo di corsa, ne tanto meno di professionisti, ma anche di esempi vicini a me, che alla prima mezza maratona hanno subito corso in 1h09, permettendosi dei cambi di ritmo improponibili in gare del genere.
Poi il lavoro: apprezzo molto i risultati costruiti con la costanza del lavoro e dell'impegno. Di quelli che partendo da livelli magari modesti, hanno saputo migliorarsi sempre, fino a raggiungere risultati che non avrebbero nemmeno immaginato.
Infine ammiro moltissimo le persone che nello sport e nella vita non si arrendono alle difficoltà e che trovano la forza di ripartire anche dopo vere e proprie batoste. Quando poi riescono a tornare più forti di prima, in quel caso mi sento veramente molto impressionato e caricato dal loro esempio.
Mi piacciono gli sportivi che hanno il giusto metro di misura, quelli a cui piace misurarsi con sfide impegnative, considerando anche l'ipotesi che vada male; quindi rivali tosti e sfide con crono probanti. Mentre trovo ridicoli quelli che si beano di risultati in fin dei conti modesti, perchè ottenuti in gare facili o contro avversari non all'altezza. Mi piace il coraggio di osare, unito ad un'obiettiva considerazione di sè stessi; quello che consente di raggiungere grossi risultati e che rende meno amara una sconfitta. Non capisco quelli che fanno congetture strane sulle distanze di gara, attenendosi a misurazioni magari soggette ancora più ad errori di quelle ufficiali e che pesano i risultati in maniera del tutto personale e strampalata. Mi danno fastidio quelli che cercano le gare in base ai premi, alla concorrenza e alle possibilità di ben figurare in classifica; mentre apprezzo chi gareggia per il confronto con sè stesso, e i rivali nell'ottica dalla prestazione atletica.
Mi piace l'onestà nel commentare i propri risultati, mentre ho una considerazione molto bassa di quelli che sanno sempre trovare scuse. Considerazione a livello personale, mica a livello atletico!. E da questo capisco di essere finito. .. .
Mi spiego: ho sempre ammirato moltissimo il talento puro, ovvero le persone veramente predisposte per lo sport. Non parlo solo di corsa, ne tanto meno di professionisti, ma anche di esempi vicini a me, che alla prima mezza maratona hanno subito corso in 1h09, permettendosi dei cambi di ritmo improponibili in gare del genere.
Poi il lavoro: apprezzo molto i risultati costruiti con la costanza del lavoro e dell'impegno. Di quelli che partendo da livelli magari modesti, hanno saputo migliorarsi sempre, fino a raggiungere risultati che non avrebbero nemmeno immaginato.
Infine ammiro moltissimo le persone che nello sport e nella vita non si arrendono alle difficoltà e che trovano la forza di ripartire anche dopo vere e proprie batoste. Quando poi riescono a tornare più forti di prima, in quel caso mi sento veramente molto impressionato e caricato dal loro esempio.
Mi piacciono gli sportivi che hanno il giusto metro di misura, quelli a cui piace misurarsi con sfide impegnative, considerando anche l'ipotesi che vada male; quindi rivali tosti e sfide con crono probanti. Mentre trovo ridicoli quelli che si beano di risultati in fin dei conti modesti, perchè ottenuti in gare facili o contro avversari non all'altezza. Mi piace il coraggio di osare, unito ad un'obiettiva considerazione di sè stessi; quello che consente di raggiungere grossi risultati e che rende meno amara una sconfitta. Non capisco quelli che fanno congetture strane sulle distanze di gara, attenendosi a misurazioni magari soggette ancora più ad errori di quelle ufficiali e che pesano i risultati in maniera del tutto personale e strampalata. Mi danno fastidio quelli che cercano le gare in base ai premi, alla concorrenza e alle possibilità di ben figurare in classifica; mentre apprezzo chi gareggia per il confronto con sè stesso, e i rivali nell'ottica dalla prestazione atletica.
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dario88
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Re: Come valutate un runner?
bhè....non rimanere impressionati da uno che al debutto fa 1h09 è quasi impossibile
(poi bisogna vedere cosa faceva prima ma immagino non si tratti certo di un sedentario).
Il piacere del sorpasso dell'avversario è un'ascesa paradisiaca, ci si libera dei peccati e si fugge dall'inferno delle retrovie.
http://corroconmestesso.blogspot.com/
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Fatdaddy
Re: Come valutate un runner?
Era un pezzaccio che non mi giocavo il Jolly Quotone; felice di regalartelo wmic!wmic ha scritto:Io sono sempre impressionato da 2 cose che però solo molto raramente coesistono: talento e lavoro...
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asino67
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Re: Come valutate un runner?
"coraggio, altruismo, fantasia" De Gregori
Io credo che neanche tu hai ancora capito il vero spirito del surf. È uno stato mentale, dove prima ti perdi e poi ti ritrovi. (Bodhi)
Point Break – Punto di rottura, film del 1991 con Keanu Reeves e Patrick Swayze, diretto da Kathryn Bigelow
Point Break – Punto di rottura, film del 1991 con Keanu Reeves e Patrick Swayze, diretto da Kathryn Bigelow
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wmic
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Re: Come valutate un runner?
Detta da te mi fa ancora più piacere, Fat.
la birra ce la berremo a Riva!
