Marcello....sai che questo tuo commento è densissimo di "carica emotiva/motivazionale"??? almeno a me mi ha fatto questo effetto! l'ho letto e riletto 4 volte! ti giuro!MarcelloS. ha scritto:
Però è buffo, pensavo.
Per due volte negli ultimi mesi la corsa è stata la mia risposta a ciò che non mi era andato bene. Dopo la seconda volta, in particolare, ho cominciato a dedicarmi con sempre più attenzione, sempre più frequenza, sempre più intensità (per i miei parametri). Credevo di dare il massimo, seppur con "raziocinio" (non ho alcuna voglia di infortunarmi). In questi mesi ho resettato quasi tutto il resto, per dire ora non seguo più lo sport (che è stata la mia linea guida fino al 2010). Lavoro, corro e scrivo sul forum o faccio raduni. E in un annetto abbondante ho limato oltre mezz'ora in maratona e 10 minuti in mezza arrivando a crono che nel 2010 erano fantascientifici per me... e non mi voglio affatto fermare.
Ma, quando trovo "quelli forti"(che sanno la tattica e con molta più esperienza di me), mi dicono che non basta. Che devo dare di più. Che POSSO fare di più. Che ho le potenzialità per andare ben oltre, più di quanto io pensi. Anche se faccio il pendolare. Ovviamente i loro sono consigli, ma li ho sentiti dire da più persone.
La sfida prosegue... chissà cosa riesco a combinare
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Ascolta....posso copia incollarlo e inviarlo per e mail a un mio amico che sta scrivendo un suo secondo libro sulla corsa e questo suo secondo lavoro editoriale è centrato sul lato psicologico del correre?! ovviamente se mi dai il tuo benestare citero all'amico il tuo nick name e questo forum come fonte!
(l'amico si chiama Pietro Cristini e il suo primo libro sulla corsa ha il titolo "essere corsa")

