"L'arte di correre" di Haruki Murakami
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Re: "L'arte di correre" di Haruki Murakami
Letto in un pomeriggio, quindi senza gustarmelo più di tanto. Carino, lo consiglio per chi non ha aspettative particolari. Secondo me ci sono spunti notevoli, ma vanno colti e forse digeriti un po'...
Avevo appena finito di leggere Ultra Marathon Man di Dean Karnazes, che è un altro genere e mi aveva gasato di più. Questo è decisamente più riflessivo e "giapponese", l'altro è molto yankee (e lo consiglio per gli amanti del genere).
Avevo appena finito di leggere Ultra Marathon Man di Dean Karnazes, che è un altro genere e mi aveva gasato di più. Questo è decisamente più riflessivo e "giapponese", l'altro è molto yankee (e lo consiglio per gli amanti del genere).
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Re: "L'arte di correre" di Haruki Murakami
...appena comprato senza aver letto questo post.... mi è capitato fra le mani tra i libri in offerta in un centro commerciale.... e meno male che qualcuno ne parla male...mi sarei creato troppe aspettative!!
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Re: "L'arte di correre" di Haruki Murakami
letto d'un fiato dopo averlo scoperto grazie a questo post.
libro dal punto di vista editoriale riempitivo di buchi da contratto (della serie: entro tot anni devi produrre tot libri, e quando uno scrittore ha poco da dire di solito si inventa questi pout pourri). è un libro sulla corsa ma non solo. la tratta, a mio parere, con un'ottica superficiale e per niente tecnica. insomma, se non si sente il parallelo con la scrittura, ma se ci si accosta per la corsa, e da runners già navigati, immagino possa essere abbastanza deludente. è invece invogliante per chi ama murakami, per chi non ha mai corso ma un mezzo pensiero ce l'ha già fatto, anche se magari dal divano di casa, per chi scribacchia, e per chi vorrebbe correre pensando che correre possa anche essere metafora di altro.
concludendo: mi è piaciuto, si merita un bel 4 su 5 stellette.
abbracci

libro dal punto di vista editoriale riempitivo di buchi da contratto (della serie: entro tot anni devi produrre tot libri, e quando uno scrittore ha poco da dire di solito si inventa questi pout pourri). è un libro sulla corsa ma non solo. la tratta, a mio parere, con un'ottica superficiale e per niente tecnica. insomma, se non si sente il parallelo con la scrittura, ma se ci si accosta per la corsa, e da runners già navigati, immagino possa essere abbastanza deludente. è invece invogliante per chi ama murakami, per chi non ha mai corso ma un mezzo pensiero ce l'ha già fatto, anche se magari dal divano di casa, per chi scribacchia, e per chi vorrebbe correre pensando che correre possa anche essere metafora di altro.
concludendo: mi è piaciuto, si merita un bel 4 su 5 stellette.
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- Mezzofondista
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Re: "L'arte di correre" di Haruki Murakami
la penso come te, tu l'hai scritto megliolore ha scritto:...., è invece invogliante per chi non ha mai corso ma un mezzo pensiero ce l'ha già fatto, anche se magari dal divano di casa, per chi scribacchia, e per chi vorrebbe correre pensando che correre possa anche essere metafora di altro.....

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- Mezzofondista
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Re: "L'arte di correre" di Haruki Murakami
accidenti, che commento!da mantissa » 18 lug 2012, 22:44
il libro in sé non è niente di che - peraltro tradotto un po' con il buco del culo da còsa, come si chiama, Antonietta Pastore. non è un libro sulla corsa, ma per la corsa.
succede che chi "conosce" Murakami sa dove mettere le mani. è un libro "carveriano" composto anche di corsa (soprattutto di corsa) e sulle sue diramazioni letterarie e letterali; già il titolo originario (Di cosa parlo quando parlo di correre) è un riferimento alla prima raccolta di racconti brevi di Raymond Carver. ma ai nostri editor piace fare le cose a merda, e ai traduttori perdere poco tempo (in giapponese le ripetizioni non sono un errore sintattico, cosa invece da evitare in italiano; Antonietta Pastore non ci ha perso molto tempo).
Murakami fa rotolare sassolini. poi un giorno alzi la testa e sono muri.
mi piacerebbe molto conoscere la tua opinione su "non lasciarmi" di ishiguro.
anche in privato, se l'ot crea problemi.

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Re: "L'arte di correre" di Haruki Murakami
Preso ieri, ho iniziato a leggerlo in libreria e non riuscivo a smettere. Ad ogni frase, un "mmhh" di approvazione.
Lo stile è il suo, piace o non piace, poco da fare.
Norvegian Wood a me è piaciuto moltissimo, ma è un fatto di temperamento. Mi rispecchio nelle parole di HM perché lo sento molto affine, capisco chi invece lo sente distante da sé.
In particolare, credo che abbia colto in pieno un tratto distintivo di alcuni caratteri (tra cui il mio), per cui detestiamo l'agonismo concepito come lotta per prevalere su un avversario e avvertiamo, piuttosto, la necessità di confrontarci con noi stessi e con i nostri limiti.
Per ciò che mi riguarda, è' il motivo per cui nel tennis, finchè si tratta di palleggiare con un compagno di allenamento, do il massimo e riesco a fare cose egrege, mentre non appena inizia una partita (laddove il compagno diventa avversario), perdo del tutto interesse.
Giusto o sbagliato? Come dice HM, la domanda non ha senso, in fondo il mondo è perché è vario.
Buone corse
Flavia

Lo stile è il suo, piace o non piace, poco da fare.
Norvegian Wood a me è piaciuto moltissimo, ma è un fatto di temperamento. Mi rispecchio nelle parole di HM perché lo sento molto affine, capisco chi invece lo sente distante da sé.
In particolare, credo che abbia colto in pieno un tratto distintivo di alcuni caratteri (tra cui il mio), per cui detestiamo l'agonismo concepito come lotta per prevalere su un avversario e avvertiamo, piuttosto, la necessità di confrontarci con noi stessi e con i nostri limiti.
Per ciò che mi riguarda, è' il motivo per cui nel tennis, finchè si tratta di palleggiare con un compagno di allenamento, do il massimo e riesco a fare cose egrege, mentre non appena inizia una partita (laddove il compagno diventa avversario), perdo del tutto interesse.
Giusto o sbagliato? Come dice HM, la domanda non ha senso, in fondo il mondo è perché è vario.

Buone corse
Flavia
Smile, Breathe and Go Slowly (Thich Nhat Hanh)
Fare o non fare. Non c'è provare. (Yoda)
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- Aspirante Maratoneta
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Re: "L'arte di correre" di Haruki Murakami
"...Ah, quanto vorrei una bella birra ghiacciata! Basta, basta pensare alla birra."
Qualcuno di voi si è mai ritrovato a recitare questo mantra durante una corsa?
Personalmente l'ho trovato affascinante, entusiasmante nella descrizione della 100k.
Trasmette passione...
una sera mentre leggevo qualche pagina ho avvertito il bisogno di chiudere il libro, infilarmi cosciali, canotta, scarpette ...e via!
Coinvolgente.
Qualcuno di voi si è mai ritrovato a recitare questo mantra durante una corsa?

Personalmente l'ho trovato affascinante, entusiasmante nella descrizione della 100k.
Trasmette passione...
una sera mentre leggevo qualche pagina ho avvertito il bisogno di chiudere il libro, infilarmi cosciali, canotta, scarpette ...e via!
Coinvolgente.
5K: 21':18'' - 10K: 42':14'' - 21K: 1:38':08'' - 42K: 3:38':31" - 60K: 5:56:20''
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- Ultramaratoneta
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- Iscritto il: 12 apr 2011, 10:42
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Re: "L'arte di correre" di Haruki Murakami
Non è di sicuro il miglior libro di Murakami, non è di sicuro il miglior libro esistente sulla corsa ed è tradotto davvero malamente.
Ma, a differenza di molti altri, si fa ricordare. E per un libro "senza troppe pretese" non è per me sicuramente poco.
Ma, a differenza di molti altri, si fa ricordare. E per un libro "senza troppe pretese" non è per me sicuramente poco.
Run Fast, live Slow...
10k: 45:49 Una Corsa da Re 14/10/2012 (9700m)
HM: 1:48:25 London "Run To The Beat" Half Marathon 2012
"Il momento più bello della corsa... è quando ti fermi." (Cit. me)
10k: 45:49 Una Corsa da Re 14/10/2012 (9700m)
HM: 1:48:25 London "Run To The Beat" Half Marathon 2012
"Il momento più bello della corsa... è quando ti fermi." (Cit. me)
Re: "L'arte di correre" di Haruki Murakami
Letto qualche anno fa. A tratti piacevole, a tratti noiosino e un pò ripetitivo.
Uno stile tutto suo, a mio parere "no frills"
Uno stile tutto suo, a mio parere "no frills"