MA come avete fatto??
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Re: MA come avete fatto??
Credo intenda proprio quello, considera che la cadenza corretta (per questo tipo di appoggio) si stima sia attorno ai 180 passi al minuto...
Ciauz
Ciauz
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diciamo così:
c'è una totale differenza fra una falcata con rullata e una falcata senza.
correndo con scarpe minimali si appoggia di avampiede e si delega l'ammortizzazione all'arco (mentre il tallone si abbassa sul terreno) e ai muscoli ai tendini e alle articolazioni.
la fase di spinta è immediata: il piede atterra, ammortizza in maniera dinamica assieme al resto, e subito si stacca in maniera elastica. più il piede rimane a terra (pur toccando il terreno di avampiede) più la muscolatura si fa carico del peso del corpo e della forza del passo. va così che più il passo è lento più lo sforzo muscolare è grande, più si tenderà a utilizzare la potenza per portare avanti la falcata, e più facile diventa farsi male. così va che anche quando si è più stanchi occorre mantenere alta la frequenza (accorciando il passo per diminuire la velocità), cosa secondo me non facile ad abituarcisi. occorre un po' di impegno ulteriore oltre a quello per la postura.
la frequenza consigliata, sì, è di 170-180 passi al minuto.
non mi sono mai messo a contare, ma credo sia verosimile.
c'è una totale differenza fra una falcata con rullata e una falcata senza.
correndo con scarpe minimali si appoggia di avampiede e si delega l'ammortizzazione all'arco (mentre il tallone si abbassa sul terreno) e ai muscoli ai tendini e alle articolazioni.
la fase di spinta è immediata: il piede atterra, ammortizza in maniera dinamica assieme al resto, e subito si stacca in maniera elastica. più il piede rimane a terra (pur toccando il terreno di avampiede) più la muscolatura si fa carico del peso del corpo e della forza del passo. va così che più il passo è lento più lo sforzo muscolare è grande, più si tenderà a utilizzare la potenza per portare avanti la falcata, e più facile diventa farsi male. così va che anche quando si è più stanchi occorre mantenere alta la frequenza (accorciando il passo per diminuire la velocità), cosa secondo me non facile ad abituarcisi. occorre un po' di impegno ulteriore oltre a quello per la postura.
la frequenza consigliata, sì, è di 170-180 passi al minuto.
non mi sono mai messo a contare, ma credo sia verosimile.
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Re:
Quello che personalmente ancora faccio davvero fatica a capire è se sia meglio alzare di più le ginocchia e fare un'azione di corsa più "rotonda" (non no se si capisce cosa intendo) o se invece alzare meno le ginocchia, lavorare più di "inerzia" e quindi utilizzare un'azione di corsa più "strisciante".
Il secondo modo mi sembra meno faticoso e mi viene più naturale, ma poi mi ritrovo con le gambe più doloranti a livello glutei e muscoli posteriori della coscia perchè "lavorano" meno e quindi tnedono ad irrigidirsi molto. Allora cerco di arrotondare di più la falcata alzando un pò di più le ginocchia ma così ovviamente lavoro più di muscolatura.
Insomma, sono un pò in confusione ed è sempre un esperimento continuo...
Il secondo modo mi sembra meno faticoso e mi viene più naturale, ma poi mi ritrovo con le gambe più doloranti a livello glutei e muscoli posteriori della coscia perchè "lavorano" meno e quindi tnedono ad irrigidirsi molto. Allora cerco di arrotondare di più la falcata alzando un pò di più le ginocchia ma così ovviamente lavoro più di muscolatura.
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PB
21k 1h22’25” (Brescia Half Marathon 10/03/19)
42k 2h58’46” (Maratona di Reggio Emilia 08/12/19)
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Re: MA come avete fatto??
@Mantissa: In pratica quello che segui sarebbe il principio del Pose Method: alzare il ginocchio e far passare il piede più vicino al proprio baricentro durante la fase di spinta del piede opposto?
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Re: MA come avete fatto??
Da autodidatta ho dovuto sfruttare al massimo internet



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anch'io totale autodidatta; conoscevo alcune basi di cui si è parlato ma il resto sta venendo da sé, con l'osservazione.
ho spiluzzicato qualcosa su questo Pose running, e visto un video.
più o meno il concetto è simile, anche se non mi sono mai filmato per vedere come corro effettivamente.
da quello che mi sembra di osservare su di me noto di avere/cerco di avere una postura genericamente eretta, magari appena flessa in avanti. flessione che già mi pare inizi dalle caviglie.
mi sembra di non avere dei movimenti particolarmente ampli verso il posteriore, in spinta: appoggio l'avampiede, il tallone si abbassa ma non tocca terra, e subito la gamba viene richiamata in avanti (il ginocchio si alza e chiude l'angolo fra coscia e gamba). il passo è breve e rapido. l'ampiezza del movimento verso il posteriore aumenta con la velocità.
le braccia stanno leggermente più basse rispetto a prima, quando calavo anche di spalle e tenevo gli avambracci un po' più sollevati. devo dire che le utilizzo meglio, se così si può dire.
genericamente mi sembra di guardare più avanti, a volte anche in alto, e noto che se guardo in questa direzione anche la postura generale ne guadagna.
l'appoggio credo avvenga più o meno allineato col bacino, e solo quando aumento la velocità aumenta la calciata all'indietro.
ho spiluzzicato qualcosa su questo Pose running, e visto un video.
più o meno il concetto è simile, anche se non mi sono mai filmato per vedere come corro effettivamente.
da quello che mi sembra di osservare su di me noto di avere/cerco di avere una postura genericamente eretta, magari appena flessa in avanti. flessione che già mi pare inizi dalle caviglie.
mi sembra di non avere dei movimenti particolarmente ampli verso il posteriore, in spinta: appoggio l'avampiede, il tallone si abbassa ma non tocca terra, e subito la gamba viene richiamata in avanti (il ginocchio si alza e chiude l'angolo fra coscia e gamba). il passo è breve e rapido. l'ampiezza del movimento verso il posteriore aumenta con la velocità.
le braccia stanno leggermente più basse rispetto a prima, quando calavo anche di spalle e tenevo gli avambracci un po' più sollevati. devo dire che le utilizzo meglio, se così si può dire.
genericamente mi sembra di guardare più avanti, a volte anche in alto, e noto che se guardo in questa direzione anche la postura generale ne guadagna.
l'appoggio credo avvenga più o meno allineato col bacino, e solo quando aumento la velocità aumenta la calciata all'indietro.
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- Novellino
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Re: MA come avete fatto??
l'appoggio del piede come la tecnica di corsa in generale dipendono da alcuni fattori:
1. velocità di corsa;
2. distanza da percorrere;
3. fisiologia dell'atleta;
ma quello che conta di più è il tipo di corridore, ad esempio un atleta (con determinate capacità elastiche) che fa la mezza in 1h può permettersi un appoggio di mesopiede per 21k, mentre probabilmente un “atleta” da 90 kg. che fa 25’ in un 5km. no.
Il consiglio è quello di non imitare nessuno, ma di correre in base alle vostre capacità e caratteristiche.
1. velocità di corsa;
2. distanza da percorrere;
3. fisiologia dell'atleta;
ma quello che conta di più è il tipo di corridore, ad esempio un atleta (con determinate capacità elastiche) che fa la mezza in 1h può permettersi un appoggio di mesopiede per 21k, mentre probabilmente un “atleta” da 90 kg. che fa 25’ in un 5km. no.
Il consiglio è quello di non imitare nessuno, ma di correre in base alle vostre capacità e caratteristiche.
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- Ultramaratoneta
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Re: MA come avete fatto??
questo è un discorso in parte da correggere. Il passo al km non conta molto come dato assoluto, conta il passo relativo alla propria velocità. Se il suddetto atleta a 5' al km sta andando a passo veloce, al classico RG, si sbilancerà lievemente più in avanti, come uno che ha un rg di 4' al km.raffa ha scritto:l'appoggio del piede come la tecnica di corsa in generale dipendono da alcuni fattori:
1. velocità di corsa;
2. distanza da percorrere;
3. fisiologia dell'atleta;
ma quello che conta di più è il tipo di corridore, ad esempio un atleta (con determinate capacità elastiche) che fa la mezza in 1h può permettersi un appoggio di mesopiede per 21k, mentre probabilmente un “atleta” da 90 kg. che fa 25’ in un 5km. no.
Il consiglio è quello di non imitare nessuno, ma di correre in base alle vostre capacità e caratteristiche.