io dico il contrario: io iperprono con scarpe classiche, soprattutto se atterro di tallone e vado bene se appoggio di mesopiede. Il mio pensiero? Molti enfatizzano troppo e poggiano di puro avamapiede, mettendo il sistema in crisi, prima di tutto. In secondo luogo quasi sempre le tempistiche sono sbagliate, bisogna andarci pianissimo. Io dopo un mese di prove con le drop 0 ho fatto 8 km in una uscita e a velocità tra il lento e il medio, altrimenti mi sarebbero venuti un po' di problemini vari.
Infine, nessuno o quasi fa esercizi di propriocettività, per educare il piede a riacquisire la sua sensibilità naturale: col risultato spesso di poggiare male, esagerare e farsi male.
Poi ognuno è libero di godersi la corsa come vuole: personalmente con un minimo di impegno sulla tecnica mi diverto di più, percepisco una corsa più piacevole e leggera, sento lavorare la gamba in maniera completa e più omogenea.
Nello specifico del tuo caso, stefano, non conosco queste newton: io volontariamente ho preso una scarpa semplicissima, perchè solo quello serve e quello basta.
E, ripeto, ero un iperpronatore che come tutti ha subito anche vari infortuni tipici e che, per un periodo, successivo, ha corso senza problemi anche con le scarpe stabilizzate. Ho provato a cambiare quando mi son reso conto che a scarpe scariche, col tallone più basso e sfondato non avevo realmente bisogno di chissà che ammortizzazione, anzi sentivo di più la strada, andavo meglio; insomma, mi sono documentato, ho cominciato a fare qualche esercizio integrativo (un po' di esercizi propriocettivi, come dicevo, un po' di attenzione mentre correvo e un po' di esercizi di core stability, che andrebbero fatti a prescindere dallo stile e dal tipo di scarpe, per minimizzare gli infortuni in genere). Ci ho guadagnato, ora corro diversamente anche con le scarpe classiche, però sento la difficoltà di correre come vorrei con queste ultime.
Riguardo l'ultima domanda: se hai sempre corso di tallone, non si cambia certo in maniera automatica!
