Per iniziare con le gare: contro elogio de "l'importante è partecipare"
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- Novellino
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Re: Per iniziare con le gare: contro elogio de "l'importante è partecipare"
Ahahahah ma non sapevo esistessero anche i fascirunner ahahahahah siete stupendi!
Io sono una gran pippa che ha appena cominciato ma sono anche estremamente orgogliosa, perfezionista, competitiva e tante altre cose fastidiose che non mi permetteranno mai di affrontare una gara senza sapere di poter essere, se non il meglio, qualcosa di molto vicino.
Detto questo, mi rendo conto che al mondo (per fortuna!) esistono tante persone diverse da me che non sentono il bisogno di primeggiare, che si prendono meno sul serio, che vogliono correre perché piace loro e basta, che si sentono orgogliosi anche solo perché si svegliano 3/4 volte alla settimana alle 5 di mattina per allenarsi e che vogliono ricompensarsi con una gara, etc. e sinceramente non ci vedo niente di male.
Chiaramente a patto che non facciano dei danni alla loro salute strafacendo, ma questo è un altro discorso.
Il punto è che non possiamo ancora stare al "se io non faccio questa cosa, non dovrebbe farla nessun altro". Mi sembrano i classici discorsi cattolici del tipo "se io penso che l'amore tra persone dello stesso sesso sia un abominio, allora nessuna coppia dello stesso sesso (anche non cattolica) dovrebbe avere la possibilità di sposarsi" o ancora "se io penso che l'aborto sia un omicidio allora nessuna donna (anche non cattolica) dovrebbe poter abortire".
Per fortuna esiste il diverso e in quanto tale va rispettato. Che ne sappiamo quanto può valere per un ex obeso riuscire a fare una maratona in 4 ore? Ma soprattutto, a noi, che ce ne frega? Che ci cambia? Se fa stare bene loro, qual è il problema?
Io sono una gran pippa che ha appena cominciato ma sono anche estremamente orgogliosa, perfezionista, competitiva e tante altre cose fastidiose che non mi permetteranno mai di affrontare una gara senza sapere di poter essere, se non il meglio, qualcosa di molto vicino.
Detto questo, mi rendo conto che al mondo (per fortuna!) esistono tante persone diverse da me che non sentono il bisogno di primeggiare, che si prendono meno sul serio, che vogliono correre perché piace loro e basta, che si sentono orgogliosi anche solo perché si svegliano 3/4 volte alla settimana alle 5 di mattina per allenarsi e che vogliono ricompensarsi con una gara, etc. e sinceramente non ci vedo niente di male.
Chiaramente a patto che non facciano dei danni alla loro salute strafacendo, ma questo è un altro discorso.
Il punto è che non possiamo ancora stare al "se io non faccio questa cosa, non dovrebbe farla nessun altro". Mi sembrano i classici discorsi cattolici del tipo "se io penso che l'amore tra persone dello stesso sesso sia un abominio, allora nessuna coppia dello stesso sesso (anche non cattolica) dovrebbe avere la possibilità di sposarsi" o ancora "se io penso che l'aborto sia un omicidio allora nessuna donna (anche non cattolica) dovrebbe poter abortire".
Per fortuna esiste il diverso e in quanto tale va rispettato. Che ne sappiamo quanto può valere per un ex obeso riuscire a fare una maratona in 4 ore? Ma soprattutto, a noi, che ce ne frega? Che ci cambia? Se fa stare bene loro, qual è il problema?
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Re: Per iniziare con le gare: contro elogio de "l'importante è partecipare"
Premessa: quello che segue non vuole offendere nessuno. Il tuo ragionamento è ineccepibile... tuttavia tu che rispetti le opinioni di tutti dovresti ascoltare anche quelli che la pensano diversamente da te senza fare domande: che ti importa perché ragionano diversamente? Ascoltare e basta, questo è quello che predichi. Io non sono come te: chi non la pensa come me è "contro" di me. Sarò banale ma il mio smisurato ego m'impedisce di fare e pensare diversamente. Questo per tentare di darti una risposta...
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Quello che cerchi è dentro di te, altrimenti è nel frigo.
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Re: Per iniziare con le gare: contro elogio de
BananaJoe ha scritto:Premessa: quello che segue non vuole offendere nessuno. Il tuo ragionamento è ineccepibile... tuttavia tu che rispetti le opinioni di tutti dovresti ascoltare anche quelli che la pensano diversamente da te senza fare domande: che ti importa perché ragionano diversamente? Ascoltare e basta, questo è quello che predichi. Io non sono come te: chi non la pensa come me è "contro" di me. Sarò banale ma il mio smisurato ego m'impedisce di fare e pensare diversamente. Questo per tentare di darti una risposta...
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10km: 39'42" (10/12/2017)
21km: 1h28'44" (25/03/2018)
42km: 3h19'11" (19/11/2017)
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Re: Per iniziare con le gare: contro elogio de "l'importante è partecipare"
BananaJoe... ma come mai hai cambiato avatar? Per un pelo non ti riconoscevo (la massima finale mi ha aiutato...)
come stai?
come stai?

Dal 2014:18 maratone, 6 stars finisher; 2018 100km del Passatore, Ironman70:3
I miei libri: Il Passatore da zero https://tinyurl.com/er5tzd3z +il mio blog [url]https://zeromaratone.blogspot.com[/url]
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Re: Per iniziare con le gare: contro elogio de "l'importante è partecipare"
Ciao.
Sto uno schifo [emoji1] .
A causa di vari infortuni è dal dicembre scorso che corro poco e male. Ultimamente sembra andare un po meglio: nel frattempo devo "solo" recuperare un minuto a km per tornare quello di prima.
Ho cambiato avatar perché mia figlia mi dice che il personaggio del fumetto in questione mi assomiglia molto...
Quello che cerchi è dentro di te, altrimenti è nel frigo.
Sto uno schifo [emoji1] .
A causa di vari infortuni è dal dicembre scorso che corro poco e male. Ultimamente sembra andare un po meglio: nel frattempo devo "solo" recuperare un minuto a km per tornare quello di prima.
Ho cambiato avatar perché mia figlia mi dice che il personaggio del fumetto in questione mi assomiglia molto...
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Re: Per iniziare con le gare: contro elogio de "l'importante è partecipare"
Un minuto al km è poco
Ce la puoi fare !
Io aspetto di scendere di 2 minuti al km prima di fare un'altra gara in modo da vincerla

Ce la puoi fare !

Io aspetto di scendere di 2 minuti al km prima di fare un'altra gara in modo da vincerla

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Re: Per iniziare con le gare: contro elogio de "l'importante è partecipare"
Interessante questa discussione!
Ma l'iniziatore s'è più fatto sentire? Ho letto un pò di volata (specie sul finale, lo ammetto
) gli interventi e devo dire che mi ritrovo con molti di voi, soprattutto chi dice che per un pò s'è trattenuto dall'esordire in gara prima di aver raggiunto dei livelli almeno per sè stessi 'decenti'. Io, pur essendo normopeso, alimentandomi in maniera 'attenta' (volutamente non scrivo 'corretta') e allenandomi come posso 3 volte a settimana, ci ho messo 8 MESI ad abbattere il moribondo. Albanesi dice che in 2/3 mesi una come me ce la fa, potete immaginare il mio sconforto. Ma ho continuato a correre, in autunno e in inverno...
Poi c'è stato un periodo esaltante, stavo bene, a febbraio sono scesa a 56min e presa dall'esaltazione ho deciso di preparare una mezza a primavera, convinta che sarei riuscita a stare sotto le 2h. Bè adesso siamo ad aprile, ho allungato la distanza, ho fatto 20km a 6.05'/km, manca meno di un mese all'esordio e ... non credo di potercela fare! Gli allenamenti vanno male, faccio sempre più fatica, ho fatto le analisi e ho anche il ferro basso!!!
Morale della favola: che faccio? non vado? certo che ci vado!!! Rivedo i miei obiettivi? si! Mi rode? solo chi mi conosce bene sa quanto!!!
E ci vado per un sacco di motivi: perchè non posso partecipare a tutte le mezze del mondo aspettando di trovare quella in cui sono al massimo della condizione, perchè ci avevo creduto e forse m'ero sopravvalutata, perchè non so come reagirò in gara (magari faccio come @charged e faccio ancora peggio che in allenamento...) e perchè voglio vedere l'effetto che fa attaccarsi un pettorale e onorarlo
come dice @migliocri
Voglio porre l'accento su un'ultima cosa: non accetto che qualcuno mi venga a dire se e quando è giusto gareggiare, i limiti me li pone il mio buon senso, non una legge, non un numero che leggo sul gps...
Ma l'iniziatore s'è più fatto sentire? Ho letto un pò di volata (specie sul finale, lo ammetto

Poi c'è stato un periodo esaltante, stavo bene, a febbraio sono scesa a 56min e presa dall'esaltazione ho deciso di preparare una mezza a primavera, convinta che sarei riuscita a stare sotto le 2h. Bè adesso siamo ad aprile, ho allungato la distanza, ho fatto 20km a 6.05'/km, manca meno di un mese all'esordio e ... non credo di potercela fare! Gli allenamenti vanno male, faccio sempre più fatica, ho fatto le analisi e ho anche il ferro basso!!!

Morale della favola: che faccio? non vado? certo che ci vado!!! Rivedo i miei obiettivi? si! Mi rode? solo chi mi conosce bene sa quanto!!!
E ci vado per un sacco di motivi: perchè non posso partecipare a tutte le mezze del mondo aspettando di trovare quella in cui sono al massimo della condizione, perchè ci avevo creduto e forse m'ero sopravvalutata, perchè non so come reagirò in gara (magari faccio come @charged e faccio ancora peggio che in allenamento...) e perchè voglio vedere l'effetto che fa attaccarsi un pettorale e onorarlo

Voglio porre l'accento su un'ultima cosa: non accetto che qualcuno mi venga a dire se e quando è giusto gareggiare, i limiti me li pone il mio buon senso, non una legge, non un numero che leggo sul gps...
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Re: Per iniziare con le gare: contro elogio de "l'importante è partecipare"
Io ho partecipato a quella famosa 10K pensando esattamente come dici tu.
A distanza di un anno, di qualche piccolo acciacco, non ho più fatto gare.
A maggio avrei voluto fare la mezza maratona di casa, e ce l'avrei fatta tranquillamente, nel senso che ho anche più di 21 Km nelle gambe. Ma non con il tempo che vorrei fare. Ogni volta mi alleno spostando un po' più in là l'appuntamento con una competizione che, probabilmente, non farò mai.
Questo mi da comunque la carica e la voglia di allenarmi ponendomi degli obiettivi precisi.
Ma ho scoperto una cosa chiara; io non ho bisogno di fare gare. Non mi serve perché non ho bisogno di motivazione, perché se voglio spingere so farlo al mio massimo anche in allenamento, perché già faccio i percorsi più belli che non sono su strada ma sono anzi già chiusi al traffico, perché mi piace di più il fatto di stare sola quando corro piuttosto che in compagnia, perché se corro e viene brutto tempo, preferisco tornare a casa
, perché sono una dilettante, e so accettare i miei limiti (viceversa in gara l'accettazione dei propri limiti è una faccenda molto più dolorosa... ).
Questo ovviamente riguarda il mio modo di pensare, magari discutibile, ma è il mio punto di vista.
Comunque il prossimo appuntamento per il quale mi sto allenando è una mezza maratona alla quale NON prenderò parte ad ottobre!
A distanza di un anno, di qualche piccolo acciacco, non ho più fatto gare.
A maggio avrei voluto fare la mezza maratona di casa, e ce l'avrei fatta tranquillamente, nel senso che ho anche più di 21 Km nelle gambe. Ma non con il tempo che vorrei fare. Ogni volta mi alleno spostando un po' più in là l'appuntamento con una competizione che, probabilmente, non farò mai.
Questo mi da comunque la carica e la voglia di allenarmi ponendomi degli obiettivi precisi.
Ma ho scoperto una cosa chiara; io non ho bisogno di fare gare. Non mi serve perché non ho bisogno di motivazione, perché se voglio spingere so farlo al mio massimo anche in allenamento, perché già faccio i percorsi più belli che non sono su strada ma sono anzi già chiusi al traffico, perché mi piace di più il fatto di stare sola quando corro piuttosto che in compagnia, perché se corro e viene brutto tempo, preferisco tornare a casa

Questo ovviamente riguarda il mio modo di pensare, magari discutibile, ma è il mio punto di vista.
Comunque il prossimo appuntamento per il quale mi sto allenando è una mezza maratona alla quale NON prenderò parte ad ottobre!

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Re: Per iniziare con le gare: contro elogio de "l'importante è partecipare"
Quoto quello che hai scritto @chargedbolt. Nemmeno io ho questa smania di gareggiare per gli stessi motivi che hai indicato tu.
Aggiungo che non mi piace, delle gare o non competitive, il dovere di andare a correre a quell'ora, in mezzo al casino, magari alzandosi molto presto per farsi un'ora di macchina, coda per parcheggio, coda per ritiro pettorale e via dicendo.
L'anno scorso ho fatto eccezione (su 4 che corro) perché ho visto che cominciavo ad avere dei ritmi decenti e volevo vedere cosa riuscivo a fare in gara (che secondo me ti fa dare quel qualcosa in più rispetto all'allenamento test tirato).
Peraltro in un anno ho fatto solo 2 mezze e una 3 km, più 3 non competitive a partenza libera, tutte con partenza nel raggio di 20 km da casa (a una son andato a piedi).
Tolto lo sfizio (mi è dispiaciuto solo non poter fare la maratona di Venezia causa nascita bimba. Gara per la quale andrei alla partenza direttamente a piedi in 10 minuti) e raggiunto un decente obbiettivo cronometrico, mi è passata la voglia del tutto.
Per converso c'è chi ama le gare proprio perché c'è casino, gente, eventi collaterali.
Ho contagiato un po' con la corsa un'amica ed è su questo genere qui. Smette di allenarsi da ottobre a marzo e poi fa tutte le non competitive (giusto quelle perché non è tesserata) di questo mondo anche se corre al massimo a 6/km.
Oggi sarà in prato della valle a padova per le stracittadine..ci saranno decine di migliaia di persone, traffico, casino....non ci andrei manco se mi pagassero loro.
Aggiungo che non mi piace, delle gare o non competitive, il dovere di andare a correre a quell'ora, in mezzo al casino, magari alzandosi molto presto per farsi un'ora di macchina, coda per parcheggio, coda per ritiro pettorale e via dicendo.
L'anno scorso ho fatto eccezione (su 4 che corro) perché ho visto che cominciavo ad avere dei ritmi decenti e volevo vedere cosa riuscivo a fare in gara (che secondo me ti fa dare quel qualcosa in più rispetto all'allenamento test tirato).
Peraltro in un anno ho fatto solo 2 mezze e una 3 km, più 3 non competitive a partenza libera, tutte con partenza nel raggio di 20 km da casa (a una son andato a piedi).
Tolto lo sfizio (mi è dispiaciuto solo non poter fare la maratona di Venezia causa nascita bimba. Gara per la quale andrei alla partenza direttamente a piedi in 10 minuti) e raggiunto un decente obbiettivo cronometrico, mi è passata la voglia del tutto.
Per converso c'è chi ama le gare proprio perché c'è casino, gente, eventi collaterali.
Ho contagiato un po' con la corsa un'amica ed è su questo genere qui. Smette di allenarsi da ottobre a marzo e poi fa tutte le non competitive (giusto quelle perché non è tesserata) di questo mondo anche se corre al massimo a 6/km.
Oggi sarà in prato della valle a padova per le stracittadine..ci saranno decine di migliaia di persone, traffico, casino....non ci andrei manco se mi pagassero loro.
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Re: Per iniziare con le gare: contro elogio de "l'importante è partecipare"
Io ho iniziato (riniziato) a correre da poco, faccio 5 minuti al km Su 10 km, 5:15 se devo fare qualcosa tipo 13/15 km (il mio massimo)...Posso provare a fare una maratona? Ha senso?
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