MA come avete fatto??
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Re: MA come avete fatto??
Ciao, ho ripreso in mano le inov Rocklite 295, ma dopo qualche uscita mi sa che tornano definitivamente nella scarpiera in quanto l'achilleo ne soffre troppo! Peccato, torno alle tradizionali senza grossi rimpianti.
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Re: MA come avete fatto??
Beh, di fatto la Roclite 295 è una tradizionale.
PB
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Re: MA come avete fatto??
Beh se la confrontiamo con le scarpe da trail che vanno per la maggiore, mica tanto tradizionale! Comunque se già ho problemi con un drop basso e una scara un po' meno strutturata della norma, figuriamoci con roba più spinta!
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Re: MA come avete fatto??
Ma intendi questa ? Poco strutturata ?




PB
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Re: MA come avete fatto??
Le inov Rocklite 295 non credo siano proprio minimal, ma comunque se il problema è il tendine credo che le tradizionali possano essere migliori, perchè con le minimal tendine di achille e polpaccio sono più sollecitati di sicuro.mircuz ha scritto:Ciao, ho ripreso in mano le inov Rocklite 295, ma dopo qualche uscita mi sa che tornano definitivamente nella scarpiera in quanto l'achilleo ne soffre troppo! Peccato, torno alle tradizionali senza grossi rimpianti.
Ho avuto una lieve contrattura una decina di giorni fa, un pò di riposo, ma la sensazione c'era sempre, per cui sono quattro allenamenti che faccio con le Kinvara, andando di rullata, proprio per risparmiare i polpacci.
La cosa ha funzionato, non ho più nessun fastidio in quel senso, però penso che alla lunga ginocchia, schiena e cervicale non saranno contenti, percepisco nettamente la maggiore traumaticità del correre di rullata

Di contro, come dicevo, polpacci freschi e nessun affaticamento ai piedi.
Per cui se si ha la pazienza (e la possibilità, che nel tuo caso mi sembra non ci sia) di abituare polpacci e tendini al minimal, tutti gli altri problemi tipici della corsa saranno un lontano ricordo.
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Re: MA come avete fatto??
Ciao, mi appassiona di più l'approccio ad una tecnica di corsa "natural" che non l'utilizzo delle minimaliste, quindi cerco delle scarpe che mi permettano di correre correttamente senza arrivare alle minimal vere e proprie. Non mi trovo, sono troppo poco protettive, sento troppo il terreno, mi spacco letteralmente i piedi sui sassi appuntiti, pur avendo tecnica e preparazione per la corsa off-road. Qui i runner sono molti, ma non ho mai visto nessuno correre con vere e proprie minimal sui miei percorsi, un motivo ci sarà! Anzi, una volta ho trovato un tipo con le 5Fingers (credo stesse provando una ultra), ma l'espressione che aveva sul viso non invogliava certamente ad imitarlo! Sarà una mia carenza, sarà che sono vecchio, ma mi sa che questa strada non fa per me. Bravo chi ci riesce.
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Re: MA come avete fatto??
Strano perchè viste così sembrerebbero invece comunque scarpe che garantiscono una certa protezione e comunque con una discreta presenza di suola per isolare i piedi dalle asperità.
Ovviamente mi fido di quanto dici visto che le hai provate.
Il discorso natural running non è ovviamente legato al tipo di scarpa, ma va considerato che più la scarpa è strutturata, ammortizzata e con drop elevato e più diventa difficile applicare i concetti del natural running.
Ovviamente mi fido di quanto dici visto che le hai provate.
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Re: MA come avete fatto??
se usi una minimal davvero spinta in fuoristrada la tecnica è diversa, bisogna minimizzare gli impatti e in certi frangenti si va più piano, c'è poco da fare. Spesso si recupera in salita (dove per la mia esperienza di trail si guadagna, seppur la mia esperienza sia ridotta rispetto alla tua) il tempo perso sul tecnico, principalmente in discesa.mircuz ha scritto:Ciao, mi appassiona di più l'approccio ad una tecnica di corsa "natural" che non l'utilizzo delle minimaliste, quindi cerco delle scarpe che mi permettano di correre correttamente senza arrivare alle minimal vere e proprie. Non mi trovo, sono troppo poco protettive, sento troppo il terreno, mi spacco letteralmente i piedi sui sassi appuntiti, pur avendo tecnica e preparazione per la corsa off-road. Qui i runner sono molti, ma non ho mai visto nessuno correre con vere e proprie minimal sui miei percorsi, un motivo ci sarà! Anzi, una volta ho trovato un tipo con le 5Fingers (credo stesse provando una ultra), ma l'espressione che aveva sul viso non invogliava certamente ad imitarlo! Sarà una mia carenza, sarà che sono vecchio, ma mi sa che questa strada non fa per me. Bravo chi ci riesce.
Non per nulla anche Krupicka, che è anche uomo immagine new balance, lo dice che per andare forte serve un poco di protezione. Una minimal come la mt00, per dire, è ottima per allenarsi e in certi specifici frangenti, ma in gare, soprattutto se molto tecniche o se si deve fare un ritmo molto veloce su percorso duro, si può dover scegliere altro.
Però non sottovalutiamo che atleti top (e so bene che son diversi da noi) non sbandierandolo usano scarpe molto minimali, con avampiedi sottilissimi e drop ridotti (e come sai i drop sotto i 6 mm in fuoristrada solo diffusi): vedi certe salomon usate anche in gare lunghe.
Il discorso molto semplice è che una scarpa meno protettiva, che ti costringe a passi inferiori sul tecnico, può aiutarti in sensibilità e postura, facendoti guadagnare quando ti stanchi in una gara lunga.
Infatti per me l'approccio di chi usa minimal spinte in gare veloci è sbagliato: lì le sollecitazioni sono alte e la perdita di efficienza tecnica di una scarpa protettiva influisce meno sul bilancio della gara rispetto al vantaggio in velocità dato dalla protezione. Una scarpa davvero minimal per me emerge alla distanza e sempre con i limiti di cui parlavo prima.
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Re: MA come avete fatto??
Ciao Ubald, credo che tu abbia fatto una analisi giustissima!
Certo tra i top runner trovi sia quello con la minimal che quello con la over size, ma si sa, a volte è più una questione di sponsor che vera scelta tecnica. Kupricka e altri ultra runner americani si trovano a correre su percorsi molto diversi dai nostri, sentieri nei boschi con dislivello limitato, molto diversi lontani dalle nostre sky running o ultra spesso su forti pendenze e terreni accidentati. In certi sentieri nel bosco potrei correre a piedi nudi, credo! Intanto leggo le vostre esperienze e poi vedremo se riprovare.
Certo tra i top runner trovi sia quello con la minimal che quello con la over size, ma si sa, a volte è più una questione di sponsor che vera scelta tecnica. Kupricka e altri ultra runner americani si trovano a correre su percorsi molto diversi dai nostri, sentieri nei boschi con dislivello limitato, molto diversi lontani dalle nostre sky running o ultra spesso su forti pendenze e terreni accidentati. In certi sentieri nel bosco potrei correre a piedi nudi, credo! Intanto leggo le vostre esperienze e poi vedremo se riprovare.

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Re: MA come avete fatto??
Ma certo, ogni terreno richiede la sua scarpa. Ad ogni modo sei partito da inov-8, che è terribilmente secca. La scarpa che hai è di transizione come meccanica ma come intersuola perdona poco
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