Immagino che per affermare ciò ti sei messo con carta e penna e hai censito tutti i runner giusto? A meno che per te correre non significhi farlo soltanto sotto 5'/km.Christian84 ha scritto:Penso che chi corre per un'ora di certo non è obeso. Quindi, per me, allenamenti di qualità, fanno più che bene. Sempre con cognizione di causa.
Il fardello di essere obesi
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Re: Il fardello di essere obesi
A me pare si "giochi" con le parole
Obeso credo si intenda con BMI superiore a 30. Io ho corso con BMI superiore a 31 e ho corso i 10km in 50.11 con BMI superiore a 29 che non è obesità per pochi decimali.
Come del resto correre credo sia una cosa diversa dal camminare. Di certo si corre anche a 7 al km e forse anche un pochino più lenti. Ecco forse non credo si possa "correre" a 10 al km francamente. Ma non perché non sia onorevole eh...solo perché correre dovrebbe essere un azione proprio diversa dal camminare.
Poi c'è gente che marcia...che tecnicamente non è correre...a ben meno di 5 al km per inciso
Ma discorsi come questi andrebbero fatti con principi "universali" e non personali. Se no ovviamente ognuno ha la sua storia che è altrettanto ovviamente diversa da quella di ciascun altro.
si può correre da obesi? certamente si
se si corre da obesi meglio fare attenzione? certamente si, ma anche non da obesi. Però sono attenzioni diverse
si può correre solo per calare di peso? certamente si anche se si è potenzialmente veloci e se si corre sotto i 5 al km
si può correre anche per migliorare le prestazioni? certamente si anche se si parte da passi molto lenti superiori ai 7 al km
Tutto il resto è talebanesimo...molto spesso teso a rendere "universali" le proprie scelte.
Per dire io da obeso in senso tecnico correvo sotto i 6 al km con una FCM più bassa anche di molti normopeso. Ma non per questo consideravo questa una regola. Oggi corro anche 15 km a 5.30 con 151 152 di FCM e ho un BMI superiore a 29 appunto. C'è gente che corre a 5.30 come se camminasse (perché fa i lenti sotto i 5 magari) e ha una FCM più alta della mia.
Sono cose...non confrontabili perché dipendono da troppe variabili insomma. Trovo "inutile" andare così nello specifico mentre trovo molto utile dire a chi, obeso o anche solo sovrappeso, si avvicina alla corsa che si dimagrisce...che si migliora nella risposta del proprio corpo...che fa bene e che permette a ciascuno di seguire le proprie pulsioni anche, volendo e con qualche limite, di risultato che vada oltre al calo ponderale.
Obeso credo si intenda con BMI superiore a 30. Io ho corso con BMI superiore a 31 e ho corso i 10km in 50.11 con BMI superiore a 29 che non è obesità per pochi decimali.
Come del resto correre credo sia una cosa diversa dal camminare. Di certo si corre anche a 7 al km e forse anche un pochino più lenti. Ecco forse non credo si possa "correre" a 10 al km francamente. Ma non perché non sia onorevole eh...solo perché correre dovrebbe essere un azione proprio diversa dal camminare.
Poi c'è gente che marcia...che tecnicamente non è correre...a ben meno di 5 al km per inciso

Ma discorsi come questi andrebbero fatti con principi "universali" e non personali. Se no ovviamente ognuno ha la sua storia che è altrettanto ovviamente diversa da quella di ciascun altro.
si può correre da obesi? certamente si
se si corre da obesi meglio fare attenzione? certamente si, ma anche non da obesi. Però sono attenzioni diverse
si può correre solo per calare di peso? certamente si anche se si è potenzialmente veloci e se si corre sotto i 5 al km
si può correre anche per migliorare le prestazioni? certamente si anche se si parte da passi molto lenti superiori ai 7 al km
Tutto il resto è talebanesimo...molto spesso teso a rendere "universali" le proprie scelte.
Per dire io da obeso in senso tecnico correvo sotto i 6 al km con una FCM più bassa anche di molti normopeso. Ma non per questo consideravo questa una regola. Oggi corro anche 15 km a 5.30 con 151 152 di FCM e ho un BMI superiore a 29 appunto. C'è gente che corre a 5.30 come se camminasse (perché fa i lenti sotto i 5 magari) e ha una FCM più alta della mia.
Sono cose...non confrontabili perché dipendono da troppe variabili insomma. Trovo "inutile" andare così nello specifico mentre trovo molto utile dire a chi, obeso o anche solo sovrappeso, si avvicina alla corsa che si dimagrisce...che si migliora nella risposta del proprio corpo...che fa bene e che permette a ciascuno di seguire le proprie pulsioni anche, volendo e con qualche limite, di risultato che vada oltre al calo ponderale.
Correre fa bene (cit.)
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Re: Il fardello di essere obesi
Caro Stefano, non ho mai giocato con le parole, non sono un avvocato
(scherzo eh?
).
Vado a commentare, separatamente, alcuni tuoi passaggi:
Come ho scritto in questo stesso thread, cito testualmente, "Per venire al tuo caso, abbiamo due persone ed entrambe sono alte 1,65 e pesano 85 Kg (ergo hanno lo stesso BMI di 31,22): la prima appare visivamente appesantita con parecchi accumoli di adipe in varie parti del corpo, la seconda invece appare più tonica, più asciutta ma anche muscolarmente ipertrofica; è evidente che il vero obeso è la prima persona piuttosto che la seconda che, anche se sicuramente deve ancora perdere un po di massa grassa, complessivamente e strutturalmente parlando si trova in uno stato fisico decisamente migliore.", il BMI non è lo specchio REALE della condizione atletica di una persona.
Quindi se l'obeso, per la medicina, è una persona il cui rapporto altezza/peso risponde a determinati criteri matematici (BMI), per lo sport (la corsa è solo uno di questi) tale indice può non rispecchiare fedelmente le condizioni prestazionali di una persona.
E' facilissimo dimostrare che un obeso (dal punto di vista medico) allenato corre sicuramente più facilmente e più velocemente di uno in leggero sovrappeso che però non si è mai allenato (ovviamente se quest'ultimo inizia ad allenarsi lo stato "de facto" è destinato a capovolgersi); questo è un banalissimo esempio che BMI alto vs BMI basso non è un confronto dall'esito totalmente scontato almeno che si voglia escludere del tutto la variabile "Allenamento", in questo caso in due persone completamente senza allenamento, la persona con BMI più basso intrinsecamente è destinata ad andare più veloce e/o percorrere una maggiore distanza a parità di velocità.
Cerchiamo adesso di fare una comparazione tra due individui ma non due ipotetici bensì tra te e me e, visto che ho la sensazione che tu sei appassionato di dati numerici, farò in modo di non lesinarmi affatto su questo versante.
Tu hai scritto che hai iniziato a correre con un BMI di circa 31,48 (1,80*102 Kg) mentre io ho iniziato con un BMI di circa 38,06 (1,70*110 Kg); bene, a partità di condizioni tu, per avere il mio stesso BMI avresti dovuto pesare circa 124 Kg mentre io, per avere il tuo BMI, avrei dovuto pesare 91 Kg.
Sembrano pochi ma, per essere nelle stesse identiche condizioni mediche all'inverso, la nostra differenza di peso sarebbe dovuto essere di circa 33 Kg (ovviamente tu più pesante di me) e invece, nella realtà abbiamo iniziato a correre con te che eri più leggero di 8 chili e sei più alto di 10 centimetri (per farti capire la taglia 60 di pantaloni mi veniva giusta giusta).
Quindi i riscontri cronometrici, per essere comparati, dovrebbero tenere conto dell'estrema differenza di stato fisico in cui, entrambi, ci trovavamo all'inizio delle nostre avventure podistiche.
); quando, mesi prima, andavo in palestra, sul tapis "correvo" a 7 Km/h ossia ad una andatura di 08:30/Km e la tenevo, al massimo, per 10 minuti (a volte mi fermavo a 7 minuti), questa è solo una precisazione della condizione atletica in cui iniziai, come un folle, a voler correre (e che spero valga da sprono per tutti gli obesi che leggono...e magari non intervengono).
Quindi quell'iniziale 10:15/Km (che per me non aveva alcun significato simbolico) fu molto importante perché sanciva, in modo netto, la mia entrata nel mondo del podismo, entrata ovviamente non trionfale ma da VERO obeso, sia come BMI sia come condizione atletica.
La mia storia è l'emblema di quello che non si deve fare: nelle condizioni in cui mi trovavo nessuno, ma proprio nessuno (medici, allenatore, familiari, amici) mi consigliava d'iniziare con il podismo e invece, come è nella mia indole, quando tutti mi dicono che una certa cosa per me è impossibile allora, praticamente, mi stai sfidando e io non mi sono mai tirato indietro davanti nessuna sfida, soprattutto quelle più impossibili, quelle contro se stessi.
Ecco perché invito tutti gli obesi ad affrontare il podismo con ESTREMO rispetto ma senza lasciarsi prendere dal terrore: gli obesi possono correre e non importa l'andatura; il solo fatto di smuovere il loro corpo per un tot di tempo o di distanza è un esercizio fisico e ancor più psicologico di fondamentale importanza per la salute e l'AUTOSTIMA.
Adesso andiamoci a mangiare una pizza!









Vado a commentare, separatamente, alcuni tuoi passaggi:
Tutti in questa sede sappiamo che l'indice BMI è fallace e anche se esiste una tabella presa come riferimento dal mondo medico (di cui 30 rappresenta il gradino d'ingresso nell'obesità), di fatto tale parametro dice poco o nulla sulla reale corporatura/struttura/conformazione della persona.SteVa72 ha scritto: Obeso credo si intenda con BMI superiore a 30. Io ho corso con BMI superiore a 31 e ho corso i 10km in 50.11 con BMI superiore a 29 che non è obesità per pochi decimali.
Come ho scritto in questo stesso thread, cito testualmente, "Per venire al tuo caso, abbiamo due persone ed entrambe sono alte 1,65 e pesano 85 Kg (ergo hanno lo stesso BMI di 31,22): la prima appare visivamente appesantita con parecchi accumoli di adipe in varie parti del corpo, la seconda invece appare più tonica, più asciutta ma anche muscolarmente ipertrofica; è evidente che il vero obeso è la prima persona piuttosto che la seconda che, anche se sicuramente deve ancora perdere un po di massa grassa, complessivamente e strutturalmente parlando si trova in uno stato fisico decisamente migliore.", il BMI non è lo specchio REALE della condizione atletica di una persona.
Quindi se l'obeso, per la medicina, è una persona il cui rapporto altezza/peso risponde a determinati criteri matematici (BMI), per lo sport (la corsa è solo uno di questi) tale indice può non rispecchiare fedelmente le condizioni prestazionali di una persona.
E' facilissimo dimostrare che un obeso (dal punto di vista medico) allenato corre sicuramente più facilmente e più velocemente di uno in leggero sovrappeso che però non si è mai allenato (ovviamente se quest'ultimo inizia ad allenarsi lo stato "de facto" è destinato a capovolgersi); questo è un banalissimo esempio che BMI alto vs BMI basso non è un confronto dall'esito totalmente scontato almeno che si voglia escludere del tutto la variabile "Allenamento", in questo caso in due persone completamente senza allenamento, la persona con BMI più basso intrinsecamente è destinata ad andare più veloce e/o percorrere una maggiore distanza a parità di velocità.
Cerchiamo adesso di fare una comparazione tra due individui ma non due ipotetici bensì tra te e me e, visto che ho la sensazione che tu sei appassionato di dati numerici, farò in modo di non lesinarmi affatto su questo versante.

Tu hai scritto che hai iniziato a correre con un BMI di circa 31,48 (1,80*102 Kg) mentre io ho iniziato con un BMI di circa 38,06 (1,70*110 Kg); bene, a partità di condizioni tu, per avere il mio stesso BMI avresti dovuto pesare circa 124 Kg mentre io, per avere il tuo BMI, avrei dovuto pesare 91 Kg.
Sembrano pochi ma, per essere nelle stesse identiche condizioni mediche all'inverso, la nostra differenza di peso sarebbe dovuto essere di circa 33 Kg (ovviamente tu più pesante di me) e invece, nella realtà abbiamo iniziato a correre con te che eri più leggero di 8 chili e sei più alto di 10 centimetri (per farti capire la taglia 60 di pantaloni mi veniva giusta giusta).
Quindi i riscontri cronometrici, per essere comparati, dovrebbero tenere conto dell'estrema differenza di stato fisico in cui, entrambi, ci trovavamo all'inizio delle nostre avventure podistiche.

L'andatura della mia prima sessione risulta di 10:15/Km perché, di fatto, correvo per circa 400 metri, poi mi fermavo, recuperavo un po di fiato e ripartivo per altri 300-400 mt e così ho fatto fino alla fine di quei interminabili 4 Km. Proprio per questo ho fatto la battuta sarcastica che ci avrei messo meno tempo a farla tutta, senza fermarmi, andando al passo piuttosto che farla come la feci io che, di fatto, non avevo ancora alcun requisito minimo per correre (ricordati che tu, nelle mie condizioni, avresti dovuto correre pesando 124 KgSteVa72 ha scritto: Come del resto correre credo sia una cosa diversa dal camminare. Di certo si corre anche a 7 al km e forse anche un pochino più lenti. Ecco forse non credo si possa "correre" a 10 al km francamente. Ma non perché non sia onorevole eh...solo perché correre dovrebbe essere un azione proprio diversa dal camminare. Poi c'è gente che marcia...che tecnicamente non è correre...a ben meno di 5 al km per inciso

Quindi quell'iniziale 10:15/Km (che per me non aveva alcun significato simbolico) fu molto importante perché sanciva, in modo netto, la mia entrata nel mondo del podismo, entrata ovviamente non trionfale ma da VERO obeso, sia come BMI sia come condizione atletica.
Certo, ognuno ha un suo differente percorso, contraddistinto da differenti situazioni di vita e da differenti motivazioni ma certamente i consigli che io, umilmente, cerco di dare vengono sempre proposti in chiave tutelativa, conservativa, protettiva perché se anche io non mi sono mai infortunato (per dire questo o sono fortunatissimo o sono Superman, quest'ultima ipotesi la escluderei ergo...) so perfettamente i rischi che ho corso (e che corro tutt'ora) inizialmente a sottoporre il mio fisico ad uno stress muscolare e cardiaco avendo una condizione fisica assolutamente INADEGUATA.SteVa72 ha scritto: Ma discorsi come questi andrebbero fatti con principi "universali" e non personali. Se no ovviamente ognuno ha la sua storia che è altrettanto ovviamente diversa da quella di ciascun altro.
La mia storia è l'emblema di quello che non si deve fare: nelle condizioni in cui mi trovavo nessuno, ma proprio nessuno (medici, allenatore, familiari, amici) mi consigliava d'iniziare con il podismo e invece, come è nella mia indole, quando tutti mi dicono che una certa cosa per me è impossibile allora, praticamente, mi stai sfidando e io non mi sono mai tirato indietro davanti nessuna sfida, soprattutto quelle più impossibili, quelle contro se stessi.
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Alla fine la pensi come me!SteVa72 ha scritto: Trovo molto utile dire a chi, obeso o anche solo sovrappeso, si avvicina alla corsa che si dimagrisce...che si migliora nella risposta del proprio corpo...che fa bene e che permette a ciascuno di seguire le proprie pulsioni anche, volendo e con qualche limite, di risultato che vada oltre al calo ponderale.
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Re: Il fardello di essere obesi
Fabrizio tu personalizzi troppo, secondo me
, un discorso che era esattamente il contrario...perché puntava a trovare risposte il più universali possibile
Comunque...solo per dovere di verità (sai noi avvocati hehehehe) io ho iniziato a correre a 115kgx180cm e non a 102 ed era il 29 marzo 2014 correndo 5km in 31.58 putando l'anima e non riuscendo a fare le scale al mio rientro per i crampi. Cosa ovviamente sbagliata. Ma non pesavo 102
https://www.strava.com/activities/169892401
Per la pizza quando vuoi...

Comunque...solo per dovere di verità (sai noi avvocati hehehehe) io ho iniziato a correre a 115kgx180cm e non a 102 ed era il 29 marzo 2014 correndo 5km in 31.58 putando l'anima e non riuscendo a fare le scale al mio rientro per i crampi. Cosa ovviamente sbagliata. Ma non pesavo 102

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Re: Il fardello di essere obesi

eh, buonanotte...

Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. cit.A.E.
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Re: Il fardello di essere obesi
Io corro principalmente per potermi mangiare la pizza sai hehehehe
dico davvero...mi piace correre e ci sto perdendo n pochino la testa anche con ritmi o cosette del genere...ma la vera libidine per me è poter mangiare e non mettere su peso...anzi continuare pian pianino a perderne
Se seguissi una vera dieta da 2500 2600 calorie sarei già a 85 mi sa Invece...no, ma devo vivere mica uccidermi
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Re: Il fardello di essere obesi
si fa come si crede, ma fin che si ragiona così si sarà sempre a rischio...se, per un motivo o per una altro, molli la corsa, che succede?
bisogna mangiare per vivere, non vivere (correre) per mangiare...
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Re: Il fardello di essere obesi
Ho parlato di una pizza non di quello che mangiavo prima ovviamente...ma quello che dici è vero.
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Re: Il fardello di essere obesi
non dico che sia facile...
ci ho messo solo una trentina d'anni per arrivarci...e ci sto ancora lavorando...
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Ci stiamo lavorando tutti,noi ex obesi. Leggervi mi dà la forza di tirare avanti e,nonostante sia un BMI 22 non ho dimenticato quando ero BMI 37,consapevole che,mollare,significherebbe tornare nel baratro. Ricordiamoci però,va bene controllarsi,ma nemmeno mangiare come ammalati per morire sani! In bocca al lupo per il proseguimento delle vostre (nostre) battaglie.