Caro Attiz,
io sono un po' voce fuori dal coro, almeno qui, ma se non c'é una condizione patologica, fisica o psicologica, non vedo perchè andare da un nutrizionista e fasciarsi la testa con cento regolette, ingredienti strani e questo fa bene e quello vade retro satana che fa male

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Quello che si può fare é stamparsi a casa le linee guida GRATUITE del CREA (ex INRAN, Istituto Scientifico di nutrizione del CNR -
http://nut.entecra.it/648/linee_guida.html) e leggersele per bene, cercando di capire quali sono i criteri per una vita sana e una alimentazione equilibrata. Senza che l'alimentazione diventi una tragedia, che é l'autostrada per cento patologie. Ci si mette una decina di ore e funziona. Sempre.
Tra l'altro con quel peso non capisco nemmeno che bisogno ci sia di perdere altro. Perchè te l'ha detto Albanesi? Perchè devi vincere le Olimpiadi? Vabbé, comunque...
Perosnalmente sono anche contrario a questa vecchia, datata idea del "semaforo" (cibi buoni da mangiare a palate, cibi così così e cibi da evitare assolutamente) e con i menù monotematici (tutte le sere a cena piselli pollo e cavolfiore). Con poche, ma importanti eccezioni il principio é quello di seguire un'alimentazione in media equilibrata, comprendente un po' tutto ma nelle quantità giuste, e senza impiccarsi col bilancino del farmacista. Poi se proprio si vuole solo perdere peso (e non altro!) vale un solo principio: (energia in ingresso) < (energia in uscita), e prima o poi il cambio di peso DEVE arrivare. E' FISICA, non BIOLOGIA. E vale per tutti sul lungo periodo. Senza alcuna eccezione.
Certo, se poi uno non ci ha voglia di leggere più di un paragrafo senza addormentarsi, o di comprendere i principi fondamentali, o reputa che sia meglio il Mago Otelma o la Dieta Multipla Carpiata trovata sul Calendario di Frate Indovino (si fa per dire eh!...), naturalmente ben venga. Ognuno é responsabile del proprio destino... In bocca al lupo!
