In un altro articolo,sempre di Albanesi,viene portato un altro punto a sfavore della teoria
A quanto pare la scienza avrebbe definito in 50k settimanali la distanza ottimale da percorrere.Arrivati a questa distanza il corpo umano raggiunge il massimo dei benefici portati dal correre,superata questa soglia crescono esponenzialmente gli aspetti negativi.Ad esempio parrebbe che un ultramaratoneta,alla fine di una gara, ha il sistema immunitario 7 volte piu debole di quello di un sedentario.
Ti posterei l'articolo in questione ma sinceramente non ricordo in quale sezione del sito l'ho trovato
Con tutto il rispetto per la persona ed il preparatore atletico, Albanesi non è un antropologo e le teorie di Bramble e Lieberman prima e di Noakes e Spedding poi, sono state pubblicate su un'importante rivista scientifica internazionale; dubito che la teoria di Albanesi abbia ricevuto un'analoga ospitalità...
davide1977 ha scritto:In un altro articolo,sempre di Albanesi,viene portato un altro punto a sfavore della teoria
A quanto pare la scienza avrebbe definito in 50k settimanali la distanza ottimale da percorrere.Arrivati a questa distanza il corpo umano raggiunge il massimo dei benefici portati dal correre,superata questa soglia crescono esponenzialmente gli aspetti negativi.Ad esempio parrebbe che un ultramaratoneta,alla fine di una gara, ha il sistema immunitario 7 volte piu debole di quello di un sedentario.
Ti posterei l'articolo in questione ma sinceramente non ricordo in quale sezione del sito l'ho trovato
Ciao ! Forse questo ? http://www.albanesi.it/medsport/distanz ... istica.htm
Qua parla che la distanza salutistica migliore è la 10km e che l'ultramaratona è solo una fonte di guai.
La mezza è alla portata solo del 50% delle persone e la maratona circa il 10%.
Il mio nuovo blog, raccolta di interviste di atletica: https://paroledicorsa.blogspot.it/
800m = 2':16" 2017
1.5km = 4':43" 2014
3km = 10':22" 2014
5km = 17':39" 2014
10km = 37':40" 2014
Mezza = 1h:26':27" 2015
Scusate! Vi ringrazio per i collegamenti che avete postato e che mi sono andato a leggere, ma in ciò che scrive Albanesi non ho trovato nessuna critica alle teorie che identificano nella necessità di correre a lungo una fondamentale spinta evolutiva per le specie appartenenti al genere "Homo". Ci sono delle considerazioni su quale sia la distanza ottimale per la corsa umana in relazione a caratteristiche biologiche, ma nessun riferimento a teorie evoluzionistiche nè tantomeno la formulazione di una alternativa (v. uomo camminatore).
secondo albanesi, leggo, gli ultramaratoneti correrebbero le 100 km per avere una maggiore visibilità, poichè essendo lenti nessuno li noterebbe in una 10 km.
ma che ragionamenti sono?
primo: anche se si corre in entrambe le gare, una 10 km e una 100 km sono due competizioni completamente differenti, è ovvio che il ritmo tenuto in una 100 è completamente differente da una 10.
due: come si fa a credere che chi corre le 100 lo fa perchè sulle distanze brevi è lento????? ma che discorsi sono! e allora chi corre le 10 km lo fa perchè è lento nei 100 metri?
sembra che arrivare a correre un'ultramaratona sia l'ultima sponda per un'atleta, come per dire tanto ormai non valgo più nulla.
tre: conosco l'ambiente dell'ultramaratona e posso dire che tra tutte le distanze questa è la meno competitiva e nessuno smania per mettersi in mostra o crede di essere onnipotente.
posso essere d'accordo sul fatto che possa portare danni fisici se non si è preparati, questo è normale, ma che non venga a parlare delle motivazioni psicologiche.
ultima cosa: il mio sistema immunitario funziona benissimo, da anni non mi prendo neanche un raffreddore. E non soffro di depressione!
marcellide ha scritto:Scusate! Vi ringrazio per i collegamenti che avete postato e che mi sono andato a leggere, ma in ciò che scrive Albanesi non ho trovato nessuna critica alle teorie che identificano nella necessità di correre a lungo una fondamentale spinta evolutiva per le specie appartenenti al genere "Homo". Ci sono delle considerazioni su quale sia la distanza ottimale per la corsa umana in relazione a caratteristiche biologiche, ma nessun riferimento a teorie evoluzionistiche nè tantomeno la formulazione di una alternativa (v. uomo camminatore).
In realtà era uno spunto per mettere in discussione tale teoria.
Se dopo 50k inizi ad avere piu svantaggi che vantaggi potrebbe significare che l'essere umano in fondo non è poi cosi adatto a correre centinaia di k .
PS.Come detto voleva essere uno spunto utile a chi è interessato alla teoria in quanto sinceramente a me non interessa granchè.
Comunque se ti interessa ulteriore materiale ricordo di un video postato in "immagini di corsa" in cui si espopneva questa teoria
...e se cerchi nel 3d "carnivori vs vegani" trovi parti in cui si afferma che tutta la teoria è errata in quanto l'uomo non nasce cacciatore