myristica ha scritto:Ora in crisi nera sono io, mi approprio abusivamente e temporaneamente di questo topic.
Sono una vigliacca..
Non sono andata
Altro che 2 ore e 10... Previsione troppo ottimistica.. Son passata a pensare alle 2h e 20.. e poi.. che probabilmente non l'avrei neanche finita.
Mi sento uno straccio perché non riesco ad accettare la mia mediocrità. Riesco sì a correre 2 ore ma faccio comunque ridere i polli, cosa diavolo volevo dimostrare partecipando ad una mezza maratona?
Ho solo buttato soldi (visita e iscrizione).
Non son riuscita neanche a fare una corsetta rilassante per gli affari miei stasera, sono un po' di giorni che mi sento le gambe bloccate (più psicologicamente che fisicamente, è ovvio).
Spero domattina di ritrovare la motivazione, che ora ho perso del tutto. Non so neanche a dire il vero perché scrivo su un forum dove tutti fanno tempi che a me sembrano di un altro pianeta.
..cose che capitano, specie quando ci si sente bradipi in un mondo fatto di lepri

..io ti capisco benissimo, ma vorrei riflettessi su alcune cose:
- non parlerei di "mediocrità"..ognuno ha la sua struttura fisica, le sue attitudini, la sua "cilindrata"...c'è chi, con il minimo sforzo, riesce a correre velocissimo e chi non ci riesce neppure allenandosi con costanza....io rientro di sicuro nella seconda categoria, ma sento di avere in comune con i primi una passione che mi spinge a cambiarmi, uscire, correre e godermela, anzichè oziare e restare a bordo strada, a vedere gli altri che corrono
- prima delle gare mi prendono mille paure (spesso mio marito deve "convincermi"

a non saltare di nuovo in macchina e fuggire..)...vedo gazzelle dalle lunghe gambe, sento parlare di ritmi per me proibitivi, di gare e distanze che probabilmente non riuscirò mai a fare...mi passa per la testa di essere ridicola, di far ridere i polli..però poi parto...e capisco come stanno realmente le cose...già correre in compagnia ti dà una marcia in più....ascolto l'incitamento della gente (noi delle retrovie suscitiamo più simpatia

)...mi godo il paesaggio...sento che ogni volta la gamba è più sciolta, il respiro più regolare...arrivo nella parte bassa della classifica, è vero...MA ARRIVO, CON LE MIE FORZE..e nello sguardo della gente, degli altri runners, non c'è mai la commiserazione che si ha verso il ridicolo, ma piuttosto grande rispetto per la fatica di stare sulle gambe molto più tempo di altri...non privarti del piacere di tagliare il traguardo e di sentirti orgogliosa di te stessa..non sentirti in dovere di dimostrare qualcosa...meglio il rimorso di una gara non andata benissimo (si può sempre migliorare

...) che il rimpianto di essere rimasta ai box
coraggio..e soprattutto
