[DIARIO] L'obenner

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Bailador80
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Re: [DIARIO] L'obenner

Messaggio da Bailador80 »

:hail: ultimamente tra lettere aggiunte e inversioni di vocali, sto dando il meglio di me alla tastiera! :mrgreen:
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Eli81
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Re: [DIARIO] L'obenner

Messaggio da Eli81 »

RAEL70 ha scritto:@ Eli81: No Eli, io ho confrontato due tracce gpx differenti perché provenienti da due dispositivi differenti e analizzate su due piattaforme differenti.
Appunto.
E' quello che volevo dire... credo che l'analisi su due piattaforme diverse possa aumentare l'errore.
Nel senso: se la stessa traccia su due piattaforme diverse non è identica immagina due tracce diverse su due piattaforme diverse...
Un giorno guarderò il mio metabolismo negli occhi e, ridendo, alzerò il dito medio
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fujiko Utente donatore Donatore
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Re: [DIARIO] L'obenner

Messaggio da fujiko »

@Rael, tra l'altro allo stadio delle Palme, da quello che ne so, non fanno moltissimi controlli (almeno così m'ha detto qualcuno, io non ci sono mai andata, non m'ispira per niente la pista).
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iocorroebasta
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Re: [DIARIO] L'obenner

Messaggio da iocorroebasta »

RAEL70 ha scritto:Puntata n.35:
Prima di passare all'analisi vera e propria occorre dire che nel momento in cui ST mi avvertiva che avevo raggiunto i 5 Km ho immediatamente guardato il Polar e mi mostrava 4.96 Km ergo la mia analisi dei 40-41 mt iniziali di sfasamento tra le due registrazioni non sono cambiati dopo 5000 metri: dati congrui.
Allora, io partivo dal fatto che stando a quanto rilevato qua sopra la distanza data dai due dispositivi era identica...invece non sono affatto identici i tempi totali, 51" di differenza e le velocità, oltretutto con forbice che si allarga col diminuire dell'andatura...allora l'ipotesi era che il sistema gps che calcola la velocità con un algoritmo potesse incorrere in una qualche imprecisione...da qui la prova che ho proposto, dove si vuole analizzare l'accuratezza nella misurazione della velocità e quindi del tempo impiegato a percorrere una distanza x...non importa che i metri rilevati dal Polar siano perfetti, piuttosto che la distanza su cui svolgere la prova sia di almeno 5 km per evidenziare le eventuali differenze nel tempo finale rilevato...ma in questo caso, essendo i due cronometraggi eseguiti contemporaneamente su un unico percorso e non in due prove separate, ecco che la precisione nella misurazione della distanza non è necessaria...spero di avere chiarito meglio il mio ragionamento, ora...
Comunque, se oltretutto i gps sono influenzati anche dalla velocità a cui si corre, oltre che dalle variabili meteo, ribadisco che preferisco farne a meno...ma è solo il mio parere...
Ultima modifica di iocorroebasta il 21 gen 2015, 15:33, modificato 1 volta in totale.
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Paolo
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francesp
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Re: [DIARIO] L'obenner

Messaggio da francesp »

Date le ultime pagine lette non posso che essere ancor più convinto che dopo il liceo feci bene a non andare ad ingegneria o facoltà scientifiche...

Sicuramente non capisco niente io ma nella prova risultano una cinquantina di secondi meno su ST rispetto al Polar, mentre mi sarei aspettato che questo fosse l'unico dato identico :nonzo: :

[quote]Adesso andiamo all'analisi dei tempi: ecco i dati.
POLAR SPORTS TRACKER
I Km= 06:13 06:12
II Km= 12:57 12:42
III Km=20:19 19:48
IV Km= 28:03 27:27
V Km=35:51 35:02/quote]


Passo a questioni più semplici:
quando il corpo e la testa si abituano ad un ritmo diciamo "più respirato", anche se il fisico lo permetterebbe, si fa molta più fatica a tornare a ritmi alti: io questo scotto l'ho pagato passando dalla mezza alla maratona guadagnandone in resistenza ma perdendo in brillantezza, cioè accusando quasi un senso di severa dispena in caso di aumento di velocità.
Comunque stiamo sereni, è fisiologico dato che il nostro corpo e la nostra mente tendono all'efficienza ed all'efficacia quindi perchè soffrire se posso coprire ugualmente la distanza con minor dispendio?
Ormai corro solo con la fantasia...
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RAEL70
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Re: [DIARIO] L'obenner

Messaggio da RAEL70 »

Mamma mia quanti interventi! :mrgreen:

@ Eli81: ho analizzato le due tracce nelle loro rispettive piattaforme per cui maggiore coerenza di questa non può sussistere! Io ho semplicemente fatto una "comparativa" e ne ho tratto delle indicazioni: due dispositivi gps indossati da uno stesso individuo che corre in un percorso porta i due dispositivi a differenti tempi di percorrenza e questo non è accettabile soprattutto quando la differenza è di 50 secondi su 5 Km ossia 10 sec/Km ossia 1 centesimo al metro.

@ Fujiko: ma sei sicura di quello che dici? In pista vedo solo atleti oppure, al massimo, ragazzini delle scuole medie. Ad ogni modo vedrò d'informarmi con qualche custode o con qualche atleta che becco al volo. Scusami la curiosità, ma possibile che tu non sia mai andata allo Stadio delle Palme? :azz:

@ Paolo: allora, cerchiamo di non confonderci (e non confondere chi ci legge)! :mrgreen:
Cerco di sintetizzare l'analisi così evitiamo qualsiasi equivoco:
A) parte la sessione di ST;
B) dopo circa 40-41 mt (lasciamo perdere sia la velocità che il tempo trascorso) parte la sessione del Polar;
C) a prescindere da ciò che accadrà alla fine, una cosa è certa: se il tracciamento è uguale nei due dispositivi dovrà accadere che non appena ST arriverà al quinto chilometro, la sessione del Polar dovrà ancora fare 40 mt per terminare (cosa che in effetti è avvenuta). Questo vuol dire che le due tracce gpx delle due sessioni contengono REALMENTE 5.000 metri di percorso;
D) se non ci fossero variabili impazzite o relazioni incongruenti, la Cinematica impone che alla fine dei 5000 mt (per entrambi i dispositivi) dovrei avere lo stesso tempo: la distanza è uguale (i 40 mt di sfasamento iniziali che rimangono costanti anche alla fine) e la velocità è uguale (entrambi i dispositivi sono indossati da un individuo che si muove con una sola velocità e non con due differenti), ne consegue che se S e V sono uguali (tenendo presente che anche l'attrito dell'aria e del suolo sono ovviamente costanti) anche T deve essere matematicamente uguale perché la Meccanica Classica non è un opinione! :mrgreen:
E) se ciò non avviene le cause possono essere solamente 3:
-uno dei due cronometri presenti nei due dispositivi è palesemente fallato al punto tale da perdere un centesimo di secondo ad ogni avanzamento di un metro. Nessun orologio in commercio, anche quelli di plastica per bambini, ha una percentuale di errore così grossolana; il quarzo ha un clock universale ergo eventuali problemi di sincronia non possono assumere queste differenze evidenti (già il fatto di perdere 1 secondo ogni ora non è ammissibile);
-uno dei due dispostivi ha fatto un viaggio nel tempo (Einstein docet) :mrgreen:;
- la perdita momentanea di segnale da parte del ricevitore obbliga, non appena il segnale è nuovamente disponibile, a ricostruire (ossia interpretare ossia tirare ad indovinare tramite particolari algoritmi) parte del percorso mancante creando una ipotetica traiettoria dal punto A (ultimo punto in cui era presente il segnale prima della successiva assenza) fino al punto B (primo punto in cui il ricevitore si è ricollegato con il sistema dei satelliti). A prescindere dalla bontà della "ricostruzione" del percorso (vedasi le curve chiuse o i rettilinei a zig-zag), la variabile che influenza il tempo di percorrenza è, ovviamente, la distanza (supponiamo che dal punto A al punto B ci sono 50 mt mentre, a causa della ricostruzione,
il ricevitore interpreta che i metri sono 40 oppure 60); visto che il tempo di assenza del segnale è facilmente individuabile, a quel punto basta semplicemente calcolare la velocità che, nel caso dei 40 mt interpretati sarà di un certo valore mentre nel caso dei 60 mt interpretati sarà maggiore). A questo punto va da se che i tempi dei due dispositivi iniziano a differire (magari perché l'altro dispositivo non ha avuto questi problemi di segnale).

Questo è realmente ciò che è accaduto, la domanda è: chi dei due ha avuto realmente questi problemi, il Polar o ST?

@ Francesco: :mrgreen: mi spiace e comprendo che anche questo ultimo post non ti risulterà particolarmente gradevole. Purtroppo però sai bene che per gli sportivi i secondi sono importanti così come i centimetri e, in ambito running, 30 secondi in più o in meno (a maggior ragione su una distanza tutto sommato breve) fanno la differenza tra sessione deludente o non.

E' verissimo ciò che hai scritto e confermi quello che avevo detto in precedenza: la mia mente mi dice "Perché vuoi faticare così tanto?" e si associa al mio sistema cardio-respiratorio che, ovviamente, è in dispnea e quindi in sofferenza; è uno stato psico-fisico che non accade quando faccio sessioni lunghe.
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iocorroebasta
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Re: [DIARIO] L'obenner

Messaggio da iocorroebasta »

Carissimo,
ma guarda che la domanda cui vogliamo dare una risposta è la stessa: posto che la distanza misurata dai tuoi due dispositivi è identica come mai i tempi finali sono così lontani? Certamente la causa sta nel calcolo col sistema gps, uno dei due dispositivi probabilmente perdendo segnale in qualche tratto, come dici tu avrà approssimato...per motivi che vanno aldilà della mia comprensione, tale approssimazione è ottima per la distanza, ma non per il tempo...ma se fai la prova come ho proposto io avrai il tempo effettivo per fare x metri misurati col cronometro classico e contemporaneamente il tempo dato dal Polar: a quel punto, se ti da lo stesso tempo, vuol dire che è affidabile e non perde il segnale facilmente...in tal caso è probabile che ST sia quello che dei due sbaglia...piuttosto riflettevo che è strano che l'errore aumenti col diminuire della tua velocità...non ci si dovrebbe aspettare il contrario?
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Paolo
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RAEL70
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Re: [DIARIO] L'obenner

Messaggio da RAEL70 »

Paolo, domani ritorno a correre e rifarò una seconda prova ma stavolta andrò per sentieri e la sessione sarà più lunga ma meno frenetica, vediamo cosa esce fuori.

Per quanto riguarda l'aumento dell'errore inversamente proporzionale alla velocità forse non hai studiato, anche in maniera superficiale, la teoria della relatività: all'aumentare della velocità del sistema di riferimento di un oggetto (rispetto ad un fisso) il tempo tende a dilatarsi; è un po complesso da spiegare ma basta che ti faccia un esempio: prendiamo 3 orologi sulla Terra e li sincronizziamo al miliardesimo di secondo. Sono perfettamente sincronizzati. Adesso prendiamo il primo di questi orologi, lo mettiamo su una nave spaziale e lo facciamo viaggiare ad una velocità prossima a quella della Luce; il secondo lo portiamo a bordo di una stazione spaziale orbitante intorno alla Terra e il terzo rimane sul nostro pianeta.

Facciamo passare un tot di tempo e poi riportiamo i due orologi sulla Terra e li confrontiamo con quello che non è partito, risultato: quello che ha viaggiato alla velocità della Luce è in ritardo rispetto a quello terrestre (ha perso dei secondi) mentre quello che è andato in orbita sulla stazione spaziale è in anticipo rispetto a quello terrestre (ha guadagnato secondi): il Tempo non è una grandezza assoluta! :mrgreen:
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Re: [DIARIO] L'obenner

Messaggio da iocorroebasta »

:shock: la teoria della relatività si può scomodare per velocità intorno ai 10 km all'ora? :study:
Scusa se ho-abbiamo stravolto un po' i contenuti del tuo diario...
Ah, ho apprezzato molto che nei tuoi ultimi interventi ti sei riferito a me col mio nome di battesimo e non col nick :wink:
PS...Secondo me la vecchia ti ha mandato un attasso ai GPS :asd2: :mrgreen:
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Re: [DIARIO] L'obenner

Messaggio da fujiko »

@Rael sicura no, me lo hanno riferito fonti non so quanto attendibili. Si ci sono stata un sacco di volte ma intendevo dire che non ci corro mai ;)
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