Aimè credo tutto sia collegato.
Io l'haglund l'ho risolto, ma sicuramente una certa rigidità tendinea unita a sovraccarico ha creato il danno.
Sta fascite azz se è cazzuta.....nn se ne vuole andare....
allora io ho provato dopo un buon riscaldamento a correre 3 km ai 9 all'ora perciò pianino direi e devo dire che durante la corsa ho provato sensazioni x me oramai dimenticate poi però alla sera un pò mi faceva male dopo una bella dormita al mattino sentivo qualcosa al calcagno ma niente di eccezionale ora pero a distanza di quasi una settimana dalla corsa mi fa un male porco nn so se è il meteo o cos'altro fatto sta che giovedì riprovo tanto nn credo sia stata colpa della corsetta fatta dimenticavo pista assolutamente almeno x me
A tre mesi dalla mia operazione, domenica ho fatto, per l'esattezza, un uscita di 30 minuti alternando 8 minuti di camminata e 2 di corsa. Rientrato a casa iniziavo ad avvertire fastidio poi, a freddo, il fastidio é diventato quasi dolore anche solo nel camminare. Questa mia bella invenzione mi pare mi abbia fatto balzare indietro di 1 mese abbondante, ho il polpaccio ed il tendine della gamba operata che tirano come dannati. Sabato ho la visita di controllo con il dottore che aveva proprio preteso un report dopo un uscita test. Beh posso dirgli che il test é fallito e che di questo passo sono seriamente intenzionato a riprovare a 6 mesi dall'intervento dopodiché, se dovesse andare ancora male, mi darò all'alcolismo!
Io, dico Io, ho accusato dolore per parecchio tempo, pur correndoci sopra.
Certo carichi leggeri....ma ci ho corso!
Era l'edema subcondrale a farmi tanto male.
Poi è passato.
Mi faceva male anche a schiacciare.
Ho fatto n onde d'urto...manco me le ricordo più, e un mese di magnetoterapia notturna.
ABBI FEDE, SII POSITIVO....occorre solo una buona dose di pazienza.
(Quella che io....adesso che ho una fascite e sono ferma....nn ho più!!!! )
Ciao a tutti aggiorno la mia situazione, sono a 146 giorni post operatorio e da una ventina di giorni faccio 2 uscite alla sera di corsetta leggera 30 minuti con pochissimo dolore il problema è il giorno dopo, devo mettere voltaren pomata 2 o 3 applicazioni, per il resto sembro sulla buona strada.
Riassumendo.... con la tipologia del mio intervento ho concluso che minimo 6 mesi è la prognosi (ortopedico mi diceva 3.....)per stare discretamente bene, il calcagno al momento è meno gonfio cmq persiste edema osseo che sembra quasi in maniera impercettibile rientrare giorno dopo giorno.
Che dire non sò se essere contento o incazzato.....
Salve ragazzi io non so che ho di preciso. Aiutatemi a capire.
Da fine settembre ho iniziato ad avere il piede sx pesante e intorpidito(tipo sciatica)
Ritornando a Milano per lavoro sono andato avanti 1 mese ma è uscito un dolore(tipo pietra) sotto la pianta del piede che cresceva durante il giorno fino a farmi zoppicare la sera e camminavo con la gamba dritta ormai. Mi bruciava anche dietro il ginocchio e sotto il polpaccio vicino la caviglia.
Faccio risonanza piede esce tenisinovite del tendine tibiale post e estensore lungo dell alluce.
Ad oggi è scemare il dolore sotto la pianta ma ho un inspiegabile instabilità. Dite che è sempre il tendine?
Ho fatto visita da un esperto del piede referto: sindrome probatoria sx. Prima mai avuto problemi e fatto sempre sport, dice che è Tendine tibia post ( plantari dopo stretching e dopo 40gioni recarsi tricipite surale) adesso porto i plantari
Un altro ortopedico mi dice 3 settimane di cortisone.
Intanto voglio sentire Migliorini che dice.
Ancora sento formicolio alle dita del piede. Ma l instabilità della gamba mi fa paura. Non corro da settembre.
Potrebbe essere veramente il tibiale posteriore....anche il mio è debole e mi ha fatto abbassare la volta plantare.
Ora lorro cn una fascite e credo che tutto sia collegato.
Haglund-tendine rigido-tibiale post.debole-fascite.
Un casino insomma.....
Però se senti instabilità e formicolio....prova a escludere qualcosa di neurologico, tipo compressione di nervi.
Ad ormai quasi cinque mesi dall'operazione, se (e ripeto SE) la situazione definitiva dovesse rimanere quella attuale, o discostarsene di poco con miglioramenti solo marginali, ebbene dovrei amaramente trarre una sola conclusione : essermi pentito dell'operazione.
Persino per chi aveva l'Haglund a un solo piede risulta difficile, temo, capire la paradossalità della situazione in cui si trova chi, come me, ce l'ha bilaterale e si trova a metà del guado.
La situazione logica e normale prevederebbe infatti che a quest'ora il piede operato stesse nettamente meglio dell'altro, in modo da poter confermare l'esattezza della diagnosi e l'efficacia della cura. Fosse effettivamente così, non si vedrebbe l'ora di "aggredire" anche l'altro piede con la seconda operazione. Insomma, ci si troverebbe a soffiare alle spalle il vento della speranza, una "speranza razionale" perché suffragata dalla consapevolezza di aver fatto la scelta giusta.
E invece no : la situazione è esattamente opposta. Il piede ancora da operare, vuoi per il riposo forzato seguito all'operazione sull'altro, vuoi per non so quali altri possibili motivi, praticamente non mi dà quasi più fastidi, non lo "sento" più (come dovrebbe essere quando non si hanno problemi).
Viceversa, a farmi più o meno male a seconda dei momenti, degli sforzi e delle circostanze (magari perfino quelle meteo, tipo l'umidità, ne ho ipotizzate di tutti i colori!)... è proprio il piede operato !!!
Insomma, è un po' come dire che a parità di situazione iniziale, un piede ha avuto una remissione grazie al solo riposo, l'altro è rimasto tale e quale "grazie" all'operazione : anzi peggio, perché questo si fa sentire (male) ANCHE a riposo.
Come dire che NON operandomi, a quest'ora non sentirei nulla ad entrambi i piedi, proprio quello che desideravo : certo, a costo di dover stare a riposo, anzi in realtà qualcosa col piede non operato riesco a farla : son tornato in montagna senza troppi patemi e questo già mi basterebbe ed avanzerebbe, se non fosse appunto che i problemi me li crea appunto il piede operato ! E allora, riposo per riposo comunque obbligato, dove sarebbe stato il guadagno ?
Ieri per la prima volta ho provato il ghiaccio sintetico : devo dire che sono bastati pochi minuti a darmi sollievo sorprendente, ma mi chiedo : ammesso che funzioni sempre, posso mai vivere "appeso" al ghiaccio, come dire a un freezer sempre a portata di mano ?
Col senno di poi, come dunque posso sentirmi ? Proprio io che ho sempre preferito annegare nei rimpianti anziché accettare il rischio di un rimorso, mi sto ritrovando afflitto da un rimorso che cresce giorno dopo giorno su una cosa del genere !
E soprattutto, con la certezza di un errore : o già commesso (operandomi una volta) oppure che commetterò (non operandomi la seconda) ; insomma, un cul de sac sconfortante.
Mi do altri sei mesi di tempo, insomma un anno in totale ; soprattutto cercherò di impegnarmi in una serie di cose che ho pressoché totalmente trascurato (sì, lo ammetto, ci ho messo del mio, ma la metodicità non è il mio forte!) : esercizi, stretching, applicazioni di ghiaccio, ecc.
Ma se la situazione non dovesse radicalmente cambiare, dovrò rassegnarmi all'idea di essere riuscito nell'impresa di peggiorare persino una situazione già pessima. Di sicuro l'idea del secondo intervento si è totalmente liquefatta : in questo momento non la prendo nemmeno più in considerazione, una cosa che mai e poi mai avrei immaginato.
Secondo me Andrea sevi solo armarti di pazienza.
Per alcuni (me compresa) le cose sono andate per le lunghe, anche io a 5mesi avevo ancora male....ho dovuto aspettare 13/14 mesi per poter dire....nn sento piu nulla.
Eppure già ci correvo sopra.
Se l'altro calcagno nn fa male, è solo per il riposo forzato, è una remissione effimera.
Il ns problema era un problema neccanico, un ingombro materiale, ti tornerebbe a recidivare.
Abbi fede e pazienta.