Che GRANTRAIL!
sapevo che sarebbe stata dura...tutto quel dislivello in quei cosi "pochi" km promettevano tanta fatica e siamo stati accontentati.
Partenza serale alle 00:00 (che porterei alle 22 o alle 23 in stile LUT per guadagnare qualcosa sulla seconda notte). partenza con il fresco e la notte, ottimo per me.
km di allungamento del gruppo fino all'indizio della prima lunga salita. Primi km nel bosco per poi fare un lungo traverso roccioso in salita al Deffeyes. non si vede molto ma si intuisce bene che è già un percorso spettacolare, solo stelle sopra di noi.
Passo tranquillo, aggancio un ragazzo che ha un passoun poco più lento di quello che vorrei fare....ottima occasione per salire serenamente senza spendere troppo...quello che avanza mi servirà.
4h e sono al Rifugio (con un ristoro a metà dopo circa 2h)
brodo caldo con pastina, un gel e si inzia a scendere verso La Thuille. discesa tosta ma sono ancora bello fresco e il sentiero è asciutto.
Ultimi km prima di Lathuille quasi pianeggianti...corricchio un po', nella discesa si fa giorno.
Arrivo al ristoro alle 6h, cambio frontale con occhiali da sole, the caldo, panino alla bresaola, gel...e via...si riparte. sto bene ma sono ben coscente che la salita che mi aspetta è la chiave della gara: si va dai 1450 ai 2850 in 15km circa. interpretare bene questa parte è quello che fa la differenza tra finirla o no.
Attacchiamo la salita, l'aria fresca del mattino è ottima, il sole non scalda ancora molto.
dopo i primi km inizio a parlare con un ragazzo di Milano, Lorenzo, e questa comagnia aiuta a far passare i km. Molto bene fino al Colle Youla, poi un po' di crisi fino al Mt Fortin.
Che pasaggi, che percorso fotonico...la vista del bianco cosi nitida è impagabile.
Dal ristoro del Fortin inziaimo a scendere, un po' di nevai che rimpono le scatole perchè spezzano il ritmo, Col Chavannes, ed il pensiero corre alle mie TDS.
Arriviamo al Col de la Seigne, e si inizia a scendere fino all'Elisabetta. Sul pianeggiante Lac Combal non riesco a correre...mi accontenterò di camminare. Salita al Mont Favre e giù a Maison Vielle e poi giù alla Brenva.
La testa è alla salita al Pavillon, sarà dura, immagino.
La salita è tosta, la gamba non è brillante ma salgo lento ma costante, come sempre 1 ristoro alla volta. voglio arrivare al Pavillon. Salita molto dura, alle 18 sono in cima.
Ad aspettarmi trovo a sorpresa Silvia e Lucia che mi aspettano, iniezione di felicità

Faccio i conti...mancano 19km...non è vero ma ci credo..e penso che non ci si ritira senza buoni motivi. Rincontro Lorenzo che avevo salutato a Maison Veille e che sceglie di ritirarsi. Complimenti a lui per la prima volta su una distanza cosi su un tracciato cosi impegnativo.
Mangio, mi cambio, potrebbe arrivare qualche temporale, lascio lo zaino in assetto full.
Riparto con 3km di vertical in discesa, la ginocchia ancora tengono e ne sono contento.
Saliamo al un ristoro vicino al Bertone ed inizia a pivere a tirare vento forte. I volontari sono appesi al gazzebo per non farlo volare via.
Mi vesto....proseguo sul falsopiano che va al Bonatti.
Il punto di appoggio nel Malatrà è nascosto, ricordo dove è per fortuna, la visibilità è bassa, la pioggia battente.
Al ristoro due sorelle fanno quello che possono per darci da bere e mangiare con grande disponibilità.
Mangio, bevo, metto i sovrapantaloni, ringrazio e via...verso le due ultime salite.
salite non toste ma che si fanno sentire per la pioggia e i km. I tuoni e lampi fanno un po' paura...ma senza bastoncini non si torna a casa, testa bassa e proseguo.
Le discese sono fiumi di fango, le gambe tengono ma bisogna essere cauti.
Al Col Sapin un paio di tazze di the, una barretta controvoglia e si scende.
prima discesa insidiosa per il fango.
Ultimo strappo sotto Curru, me lo mangio, so bene che il ristoro e li sopra e non si molla.
Dopo Curru inzia una discesa con qualche strappetto di pochi metri che si fa sentire. arrivo a Suche, mi siedo su una sedia e mi tolgo i sovra pantaloni, non piove più e la quota scende.
Da li inizio a saltellare in discesa (dire "correre" sarebbe troppo) recupero alcune posizioni, le gambe ancora tengono.
A sorpresa arrivo all'asfalto non lo avevo previsto

inizio a correre e corro fino al traguardo, sto bene, sono stanco ma contento., sono sorpreso. Cronometro qualche minuto sotto le 27 ore.
Percorso molto molto bello e duro, Grande allenamento!