Quoto fisio
1 ci sono tapascioni che si infortunano anche prima dei 5 anni citati ma ci sono pure minimalisti DOC e di fama mondiale che fanno piu visite dall'ortopedico che k.
2 a detta dei puristi persino Gabre avrebbe una tecnica discutibile
Detto questo mi è piaciuto molto l'intervento di Dove

quando dice che ,al di là di tutto,uno debba trovare la propria dimensione
La mia esperienza è:
Mi è sempre piaciuto correre con scarpe leggere ma,dato che nell'ultimo anno il kilometraggio è aumentato di molto,ho dovuto optare per avare un'ammortizzazione elevata.Poi ho sentito parlare del minimal e mi si è aperto un nuovo mondo

poter correre e sentire l'asfalto non mi sembrava vero

cosi qualche tempo fa,dopo essermi informato,ho deciso di fare il salto.Conoscendo un amico che le aveva mi sono fatto prestare un paio di Brooks e ci ho fatto un giro.Morale, 6k a 5' di media ed una settimana di contrattura ad entrambi i polpacci
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.
Sensazioni bellissime,scarpe eccezzionali ma sinceramente,per come vivo io la corsa,non sono le mie scarpe.

.Odio le tabelle e le preparazioni,metto le scarpe e vado a sensazione,quello che viene viene,per cui mettermi ai piedi una minimal nel mio caso è sicuramente piu rischioso che mettermi le Glicerin.
In conclusione credo che non si possa generalizzare

Ci sono runner da 3'/k e quelli da 7'/k,runner da 50 kg e e alcuni da +100kg,centometristi e ultramaratoneti,persone fisicamente integre ed altre no,penso che pretendere che tutti possano correre con lo stesso modello di scarpa sia assurdo ed impossibile
Naturalmente poi ognuno è libero di fare quello che vuole e l'importante è sempre e comunque:
correre
