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Oscar78
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Re: Dalle elementari all'università del running

Messaggio da Oscar78 »

Anche in base ad altre segnalazioni ricevute pongo solo dei differenti punti di vista della cosa.

Ripeto: chi ti segue per veder la bontà del metodo ora ha solo qualche elemento in più. :D

Per il resto in bocca al lupo a tutti! :beer:
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Leg
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Re: Dalle elementari all'università del running

Messaggio da Leg »

Running Jo ha scritto: ecco io nel 3d iniziale su questa discussione proprio questo chiedevo: il supporto scientifico all'affermazione in rosso. Perché il lento dovrebbe essere più voloce per essere allenante?

Sono convinto che con 5 uscite settimanali potresti avere grossi benefici da un periodo di costruzione. Lo hai mai provato?

Su questo hai ragione infatti ho rallentato il lento di più di 10"al km. QUello che potrei fare è di portare almeno una seduta di lento a circa il 70% e tenere le altre due al 75%.
Costruzione vera e propria non ne ho fatta mai (sbagliando di grosso), tra novembre e dicembre o preparato mezze, poi settimana di stop e a gennaio ho costruito un pochettino, cambiando velocità del lento. Adesso ho intenzioen di ritoccare un pò i miei PB e poi velocizzare un pò. Tra due settimane comincio il programma dei 10k dell'ultima edizione di Daniels Running formula, che stabilisce delle percentuali di qualità in base al chilometraggio settimanale, tipo non superare il 5% del chilometraggio settimanale nelle ripetute brevi,l'8% di vo2max, 10% di soglia ecc...
Ultima modifica di Leg il 21 mar 2014, 16:15, modificato 1 volta in totale.
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Running Jo
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Re: Dalle elementari all'università del running

Messaggio da Running Jo »

Running Jo ha scritto:comunque voglio fare i complimenti sinceri a Oscar78 che aveva previsto delle "critiche" alla strutturazione del metodo

vedi qui ==>http://www.runningforum.it/viewtopic.ph ... 0#p1118342

Io sinceramente non me lo aspettavo, perché il 3d precedente era stato tutto sommato tranquillo. :D :D :D
mi quoto da solo :D

non mi ero accorto che Oscar è un moderatore :hail: . Mi sa che era già capitato eh? :emb:
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Oscar78
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Re: Dalle elementari all'università del running

Messaggio da Oscar78 »

:smoked:
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Running Jo
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Re: Dalle elementari all'università del running

Messaggio da Running Jo »

@Leg
certo, finché fai gare non ha molto senso fare costruzione. Nei periodi morti (tipo l'estate) però potresti provare.
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Mad Mat
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Re: Dalle elementari all'università del running

Messaggio da Mad Mat »

Essendo un po' contratto al polpaccio sinistro l'uscita di stasera la dedico a qualche prova.
Avendo già programmato un lento, proverò a stare tra il 70 e il 75%.
Vediamo...entrerei al livello 2 con 182FCmax.
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Re: Dalle elementari all'università del running

Messaggio da crop74 »

Running Jo ha scritto: Crop, senza alcuna volontà di fare polemica, rispondo alle tue domande:
l'iniziativa di tenere uno spazio di informazione, monitoraggio di progressi, chiarimento di dubbi, etc, non è nata da me.
Non fa molta differenza. L'importante è che resti in linea con le finalità e lo spirito di RF, che è soprattutto condivisione di esperienze e scambio di idee.
Running Jo ha scritto: Ripetute corte tirate al massimo causano un infortunio con maggiore probabilità di una corsa lenta facile, anche se più lunga, non sei d'accordo?
Facci sapere quello che pensi. Grazie
Una singola seduta di ripetute espone ad un maggior rischio di infortunio di una singola seduta di corsa lenta facile, su questo non ci piove, ma che
insegnamento ne traiamo? Conosco gente che corre tutti i giorni allo stesso passo da anni e non si è mai infortunata. Il problema è dimostrare con numeri alla mano di aver trovato un metodo di allenamento che consenta di ottenere miglioramenti cronometrici riducendo il rischio infortuni.
giugar1 ha scritto: Non credo che, nella fattispecie, ci sia un guru ne' "adepti". Solo un manipolo di persone che hanno
voluto dare un'impronta scientifica (nel senso del metodo sperimentale) ad un interessante scambio di idee iniziato all'interno di altra discussione.
Non vedo l'impronta scientifica. Non vedo una teoria ben impostata e non vedo un esperimento ben programmato per validarla o rigettarla.
Quest'ultimo richiederebbe la definizione di un campione statistico significativo e definito in modo opportuno (esempio, runner che corrono
da almeno 3 anni e non ottengono miglioramenti cronometrici da almeno un anno). Ma prima ancora, occorrerebbe capire cosa si vuole dimostrare.
Le mie maratone:
2010:Coast to Coast 2011:Berlino 2014:Zurigo, Biel, Jungfrau, Losanna, Firenze 2017:Terre Verdiane, Milano, Jungfrau, Parma, Losanna 2018: white marble, Boston 2019: Stoccolma, Chicago

Best: Terre Verdiane 3h09'31"

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Re: Dalle elementari all'università del running

Messaggio da Running Jo »

crop74 ha scritto: Una singola seduta di ripetute espone ad un maggior rischio di infortunio di una singola seduta di corsa lenta facile, su questo non ci piove, ma che
insegnamento ne traiamo? Conosco gente che corre tutti i giorni allo stesso passo da anni e non si è mai infortunata. Il problema è dimostrare con numeri alla mano di aver trovato un metodo di allenamento che consenta di ottenere miglioramenti cronometrici riducendo il rischio infortuni.
per logica, se una singola seduta di ripetute espone ad un maggior rischio di infortunio di una singola seduta di corsa lenta facile allora un metodo basato su un insieme di sedute di ripetute espone ad un maggior rischio di infortunio di un metodo basato su un insieme di corsa lenta facile. E' proprio su questo chesi basava la mia affermazione originale, non ho mai detto che esiste uno studio scientifico a riguardo.

Rispetto comunque le opinioni di chi ha argomentato diversamente :beer:
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Re: Dalle elementari all'università del running

Messaggio da Running Jo »

@Mad Mat
:thumleft: raccontaci poi le sensazioni.
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Re: Dalle elementari all'università del running

Messaggio da crop74 »

A parte il fatto che "un metodo basato su un insieme di corsa lenta facile" ed "un metodo basato su un insieme di sedute di ripetute" sono definizioni del tutto generiche, e che quindi continuo a non capire cosa stiamo confrontando... il punto, continuo a ribadirlo, non è solo evitare infortuni, ma anche migliorare. E' quello il difficile. Per evitare infortuni e stop non c'è bisogno di ricette particolari.
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