Rieccomi qua dopo qualche giorno di assenza; purtroppo l'uscita di venerdì è saltata e quindi non mi rimane che raccontarvi quella di stamattina.
Prima di iniziare assicuro Francesco e Patamoto che risponderò a loro alla fine del post
Oggi avevo intenzione di andare a Mondello ma nutrivo qualche dubbio: di fatto questa settimana ho soltanto svolto le variazioni (Mercoledì) ed essendo saltata l'uscita di Venerdì praticamente l'ultima uscita fatta risulta quella di Domenica scorsa...pagherò pegno?
Stavolta la situazione ambientale è praticamente ideale: temperatura mite, poca umidità, teoricamente dovrei soffrire molto meno rispetto alla volta scorsa ma i 3 giorni di stop non mi lasciano tranquillo...
Parto dalla villa alle 07:05 e il primo chilometro lo effettuo ben al di sopra della mia andatura normale; va bene così, ho da fare parecchia strada in tutta tranquillità e non vedo perché dovrei forzare. C'è poca gente che gira anche se, stranamente, ci sono tante macchine posteggiate, evidentemente molti si trovano già nei sentieri...
Esco dalla villa e ed entro nel sentiero che porta alla "piazzetta" e stavolta il secondo chilometro viene effettuato alla mia andatura di crociera.
Arrivo alla piazzetta e le mie gambe stanno bene mentre ho già il fiatone; qui stacco il tagliando dei 3 Km ma da adesso fino al "cancello" ho circa 700 mt a disposizione dove devo far scendere il ritmo cardiaco altrimenti inizio ad essere nei guai...
Arrivo al punto previsto, la situazione è migliorata ma non come desideravo purtroppo ormai è troppo tardi, mi butto in discesa e che "San Sebastian Coe"

veda e provveda; arrivo al quarto Km subito dopo e mi rendo conto che l'andatura è quella giusta, assolutamente non veloce ma con un ritmo un po superiore alla velocità di crociera: benissimo così!
In piena discesa arrivo al quinto chilometro ergo iniziamo un minimo di controllo sul tempo; sono ben 03:20 secondi in ritardo rispetto al mio PB sulla stessa distanza ma ovviamente la cosa non mi tange (anzi, onestamente, pensavo di arrivare con quasi 04:30 di ritardo ergo rispetto alla mia tabella di marcia sto andando più veloce del previsto).
Oggettivamente non ha senso, per adesso, riferirsi ai PB sui 5, 6 e 7 Km; è talmente lunga la sessione che queste distanze non posso mai percorrerle al mio massimo (dicasi centellinare le energie).
L'aria è oggettivamente fresca, c'è pochissimo traffico, si sentono gli uccellini cinguettare e le chiacchere di altri runner e ciclisti; veramente una bella situazione da provare di persona!
Arrivo al sesto chilometro e quasi con sorpresa mi accorgo che sono in ritardo rispetto al mio PB (6 Km) di 01:27 secondi mentre nella mia tabella dovevamo stare poco sotto i 04:00: sto andando troppo veloce e ne pagherò le conseguenze al ritorno?
Bah, per adesso non ci penso: le gambe vanno, l'affanno è diminuito (ma è alquanto presente) e quindi si va...
La discesa è terminata e arrivato al settimo chilometro (ritardo rispetto al PB di 01:10 secondi) ossia a Piazza Valdesi succede qualcosa di inaspettato...
Irrazionalità: assenza della facoltà della ragione o estraneità alla sfera della ragione; mancanza di logica.
Pazzo: chi ha perso la ragione.
Beh, adesso devo intraprendere la strada del ritorno giusto?
Giusto per una persona razionale, per un individuo che rispetta i suoi limiti ma io, nello Sport, ho mai rispettato qualcosa?
La testa mi dice che non se ne parla di tornare e quindi proseguo dritto in direzione la Torre; come un perfetto incosciente mi sono autocondannato ad aggiungere altri 4 Km di percorso...
Almeno c'è un però: correre sul lungomare di Mondello non ha prezzo!
Mamma mia quanti runner (di quelli veri però), quanti ciclisti, gente con i rollerblade, con i pattini insomma davvero una bella e numerosa combriccola!
Arrivo all'ottavo chilometro e stacco un tempone (appena 00:49 secondi dal mio PB) che mi lascia davvero sorpreso; sembra che le cose si stanno mettendo nel verso giusto!
Il cuore si è normalizzato, le gambe ancora continuano senzai grandissimi problemi ma sono pervaso da un senso di spossatezza generale: non saprei definire se mi sento stanco oppure debole ma la situazione rischia seriamente di precipitare.
Supero la Torre, arrivo al nono Km e batto il mio PB di 01:43 secondi!!!
Adesso però arriva la crisi: bocca asciutta, lingua impastata, le gambe sono dure insomma debbo andare al passo.
Bevo parecchio (lo avevo già fatto nei chilometri precedenti) e la borraccia è quasi vuota, bruttissimo segno, ho ancora tanta strada da fare, come farò?
Sono davvero stanchissimo e superato l'Hotel Palace raggiungo il decimo chilometro: PB battuto di 01:45 secondi!!!

(non fatevi ingannare, sono ben lontano dal moribondo, decisamente lontano!).
Alla crisi adesso si aggiunge la salita poiché appena superata Piazza Valdesi intraprendo la strada del ritorno ma il mio organismo non ne ha più: undicesimo chilometro (PB non eguagliato per soli 7 secondi di ritardo...).
M'impongo mentalmente di non bere più fino a quando non arriverò al cancello ma sono in condizioni davvero critiche: procedo tra passo e corsetta, passo e corsetta, resistendo alla sete (la lingua non riesco quasi a muoverla di quanto è asciutta la bocca) e alle gambe ormai diventate molto dure (se mi fermo non riparto più, credetemi sulla parola).
Dodicesimo chilometro raggiunto in piena salita: quasi 7 minuti di ritardo dal mio PB (ve lo detto che sono in piena crisi

) ma il tempo è la mia seconda prestazione sulla distanza, tutto sommato il riscontro è positivo.
Raggiungo il tredicesimo chilometro quasi all'altezza della discesa di Pallavicino e quindi no, non è un miraggio, il cancello è davvero vicino!!!
Le gambe mi sembrano macigni e il cuore è ritornato a pompare e con esso l'affanno: finalmente arrivo al cancello e mi butto sul sentiero in discesa.
No, non posso credere a quello che sto facendo: quattordicesimo chilometro con una andatura che si è leggermente alzata grazie alla discesa.
Adesso rimane la "pista bianca" e appena entro dentro di essa stacco il tagliando dei quindici chilometri: eguagliata la mia massima distanza percorsa!
Passano poche centinaia di metri che ho una esperienza che mi ha ricordato tantissimo quella del film "Il tredicesimo piano" (per chi l'ha visto ovviamente): più procedo in avanti e più mi rendo conto che la pista bianca non esiste più!
Dico sul serio, vedo lontano da me un insieme di cose verdi ma non riesco a capire dove sia la pista!!!
Arrivato a poco meno di cinquanta metri intuisco tutto: evidentemente la Forestale ha tagliato parecchi rami di vari alberi e li ha lasciati nel mezzo della pista in attesa di toglierli (sicuramente nei prossimi giorni) ergo si può continuare solo prendendo una via laterale.
Arrivo davanti agli alberi insieme ad un gruppo di tre runner (loro si, runner veri!) e in questo contesto avviene il seguente colloquio:
Io: ma cosa è successo?
runner 1: sicuramente hanno tagliato gli alberi e li hanno lasciati qua!
io: allora da dove si passa?
runner 1: di qua, seguimi!
io: ma il vostro amico (che, nel frattempo, si era intrufolato tra i rami tagliati...)?
runner 1: ah niente, glielo abbiamo detto noi d'infilarsi così speravamo che gli cascasse qualche ramo in testa per farlo diventare intelligente!

solo che poi ha visto te...
Io: ...e si è inibito!
runner 1: aha aha aha, già!
Superato l'ostacolo...
Io: Beh, grazie ragazzi e buona continuazione!
Runner 1, 2 e 3: Grazie, anche a te, vai runner!!!
Cosa? Ho sentito bene? Io runner?
Mi sa tanto che oltre all'intelligenza questi runner hanno problemi di vista!!!
Beh, il simpaticissimo siparietto mi ha fatto perdere 2-3 minuti che mi hanno permesso di riprendere un po di fiato ma le gambe adesso sembrano di marmo...
Non posso farcela.
Arrivo alla Villa e in totale trance (ero in piena fase zombie) giungo al sedicesimo chilometro: massima distanza percorsa e, per giunta, ho battuto di quasi 4 minuti il mio PB facendo un chilometro in più (la mia massima distanza infatti era di 15 Km)!!!
Tralascio ogni commento perché una pazzia simile difficilmente la rifarò!
ANALISI CARDIACA.
L'analisi è fin troppo chiara: 4,5 Km percorsi in zona verde, 6,5 Km percorsi in zona gialla, 4 Km in zona rossa con la massima frequenza toccata di 177 (corrisponde alla mia FC Max) e quella media di 155.
Ancora una volta è palese che l'aspetto cardiaco (oltre all'ovvio sovrappeso) è quello che più mi fa soffrire e sputare sangue: ci vorranno ancora centinaia e centinaia di chilometri, mesi e mesi di variazioni e soprattutto perdere ancora chili su chili prima di arrivare ad un livello quasi dignitoso.
P.S. Dovevo una risposta a Francesco e Patamoto: quello che dici, Francesco, è saggio, solo che per variare il ritmo all'interno di una sessione (medio/lunga) devi essere dotato di altri rapporti (passo da un lento ad un medio e da un medio ad un veloce) mentre io, come ho scritto, ho 3 rapporti (che poi di fatto sono 2):
-andare lento ossia ben al di sopra della mia andatura di crociera, risultato: cuore non affaticato, gambe molto affaticate;
-andare a velocità di crociera, risultato: il migliore equilibrio ottenibile tra sforzo cardiaco e muscolare (in sostanza non riesco a tenere i 7/Km);
-andare ad una velocità superiore, risultato: massimo sforzo cardiaco, gambe più fluide e leggere (impossibile da tenere per più di un chilometro).
Di fatto il terzo rapporto non lo uso mai e il primo cerco di usarlo il meno possible ergo è impossibile, per me, introdurre variazioni di ritmo all'interno di una sessione; paradossalmente le variazioni (in senso classico) mi vengono più facili.
Questo è il percorso:
http://www.gmap-pedometer.com/?r=6449800.