Andare a correre...in pausa pranzo!

[andrea_76]

Walking marathon? È la prima volta che ne sento parlare. Bisogna camminare? Chi corre è squalificato?

[lentissimo]

Non sono gare, non ci sono ne classifiche e ne tempi, sono camminate ludiche. Poi ovvio, ognuno e' libero di affrontarle come vuole, guardandosi attorno o mettendosi alla prova spingendo. E' vietato correre, poi non so cosa succede a chi corre ma personalmente penso che ci si renda "ridicoli" a correre in certe manifestazioni, tanto vale iscriversi ad una maratona e fare il contrario, ovvero camminare all'occorrenza.

Io avrei voluto fare questa (ieri) https://www.francigenatuscanymarathon.com ma penso faro' questa https://www.francigenamarathon.it

[Dr.Kriger]

Chissà quante ne avrò fatte pure io in passato. 42 km in un giorno non saprei, mi sa di no, ma sui 30-35 sicuro. Infatti a volte, dopo 2-3 giorni così, tornavo a casa con i piedi distrutti. Una TOR sicuramente non saprei farla, ma se lo fai come normale gita è divertente e interessante. Magari un giorno mi stufo di correre 4 volte e passo a 3, impostando una due giorni di camminata per fare qualcosa di simile. A me piace coltivare più stimoli.

[lentissimo]

Non sono in grado di dire se la camminata sia propedeutica alla corsa, anche se dalla mia esperienza mi vien da dire di no, ma posso garantire che se si cammina a passo veloce e per ore, si torna a casa bello distrutto, se poi c'e' dislivello meglio ancora. I piedi soffrono di piu', ma con qualche trucchetto tipo alternare tratti non su asfalto, si tengono a bada.

[Dr.Kriger]

Intendevo come cosiddetto cross training. Certo è che, se l'escursione diventa piuttosto impegnativa, forse si dovrebbe limitare la corsa a solo un'oretta per 3 volte a settimana, tenendo una escursione domenicale lunga, senza per forza camminare a passo svelto con il rischio di arrivare distrutto quando corri. Se fai 20 km con dislivello bruci già più di 800 kcal, forse 900.

[cicciofuser]

Approfittando delle ferie, e obbligato dall'ottimo clima di Milano, fino ad oggi ho corso a gennaio sempre all'ora di pranzo, per sfruttare quel po' di sole che c'era. Vediamo se riesco a reggere tutto il mese ricominciando a lavorare

[El_Gae]

Sì, pure io sto sfruttando l'inverno per correre in pausa pranzo (momento abbastanza tutelabile da imprevisti dell'ultimo minuto che fanno saltare l'allenamento). Non è male, tocca far veloce a lavarsi e mangiare per rientrare in orario, ma il pomeriggio sono anche un po' più "vispo". Peccato che verso primavera inoltrata diventi impegnativo come temperatura.

[Kappi]

Per me la corsa in pausa pranzo da un punto di vista lavorativo è il momento migliore per correre. Spezzi la giornata in due e normalmente poi al pomeriggio come diceva El Gae sei molto più vispo ed attivo. Il problema che nell'ultimo anno e mezzo non ci riesco più e ho abbandonato l'orario passando alla mattina presto (altro orario molto bello che ha altri punti molto positivi). Per farlo devi avere almeno 1.45 di pausa pranzo (per correre 60/65 minuti) ma soprattutto essere sicuro di riuscire a smettere ad un determinato orario e non ci riesco proprio in questo periodo e così alla fine sono più gli allenamenti saltati che quelli fatti. Ho per esempio amici che lavorano nei negozi (con pausa pranzo più lunga dalle 12.30 alle 15.00) che riescono a correre in questo orario

[El_Gae]

Io riesco a tirare a 50-55 minuti. Non è tantissimo ma è comunque meglio del niente che riesco a fare negli altri orari. Al mattino l'ho fatto per lungo tempo ma dovevo svegliarmi alle 5 e da quando i figli sono cresciuti e le loro attività pomeridiane hanno spostato la cena un'ora e mezza dopo, pensare di andare a letto alle 10-10,30 è diventato quasi impossibile. Una o due volte la reggi, ma quando il deficit di sonno diventa importante non è bello girare con gli occhi di un serial Killer strafatto .

[lentissimo]

Sono al mare e sono andato a correre in spiaggia oggi. Ho corso sulla battigia e ogni volta che arrivava l'onda ci sguazzavo dentro. Acqua dappertutto e pantaloncini bagnati ma mi sono divertito come un bambino ... scemo, la gente mi guardava stranita.