Eccomi qui, finalmente posso dire la mia, posso raccontare il mio debutto sui 42195
Dopo 4 mesi di preparazione con Albanesi e il suo folle metodo (ma che ha portato i risultati sperati) ci siamo, alimentazione corretta anche l'ultima settimana, tranne il sabato sera (che poi scopro essere il pasto fondamentale!

) perchè sono dovuto andare ad un matrimonio ed ho mangiato maluccio (poca pasta e condita, carne, in pratica ho mangiato poco e male, per fortuna ho evitato dolci e vino). Infatti al mattino mi sveglio e la digestione non è andata bene sento la pancia che non è "pura" come al solito, ma mi sforzo di non pensarci.
I miei cugini e amici arrivano tutti in ritardo, facciamo le corse per arrivare in centro in orario, ma perdo l'appuntamento della foto sui gradoni della ghiara, scusatemi per questo

, ci mettiamo in griglia alle 8.55 ammassati come mai provato in altre gare.
La tensione è alle stelle, non ho il cardio per questo, temevo che la visualizzazione dei battiti m'avrebbe depresso, così opto per correre senza e vado ad istinto, tanto il mio corpo lo conosco.
Si sente il colpo della partenza e per un minuto si è fermi, poi si inizia a camminare e si transita sotto lo start con quasi 2 minuti di ritardo. Poi si prova a correre ma è impossibile, troppa troppa gente, infatti i primi 2-3Km giro a 5.20, e come preventivato arriva subito il male sopra alla milza, dovuto alla cattiva alimentazione del giorno prima (l'avevo già provato nell'allenamento del tergat 36); il male non è insopportabile, cerco di dargli poco peso, so (e lo spero) che nel giro di 6-7km dovrebbe scomparire (ed infatti sarà così). Pian piano riesco a trovare spazi liberi e mi assesto sul mio passo 4.40 e vado via liscio così tranquillamente fino al 30°, con punte anche di 4.34 4.36 ecc. Mi fermo dal 3° ristoro a tutti i ristori bevendo solo acqua, al 21° prendo il primo gel, al 31° il secondo. Dal 32° le gambe iniziano a scricchiolare ma non voglio mollare il passo, anche se, complici quei maledetti sali-scendi, il Garmin inizia a segnare 4.42 - 4.44. So che mancano ancora 8-9Km e non devo mollare, so che mancano 6-7Km all'ingresso al parco delle caprette dove mi alleno abitualmente e spero che mi potrà dare un aiuto psicologico, ma al 34-35° non ne ho più, non voglio fermarmi al ristoro del 35° perchè so che dopo sarà difficile ripartire, ma non ce la faccio e bevo un bicchiere d'acqua da fermo. Riparto ma le gambe non girano più, la testa mi dice di fermarmi ma io non voglio, devo arrivare al traguardo da mia moglie e dalle mie figlie e dai miei amici che mi aspettano, mi assesto sui 5.10-5.15 e facendo due calcoli veloci vedo che andando a questo passo dovrei chiudere sulle 3h20 che è quanto avevo prefissato. Il sottopasso è un incubo, la salita la faccio camminando, poi svolto dentro al parco e mi torna la luce, ritrovo posti in cui corro tutti i sabati e riesco ad assestarmi almeno ai 5, vedo che non faccio una fatica assurda, il tempo è buono, sorpasso un sacco di runner che camminano, arrivo sul vialone finale che sembra non finire mai, so che manca meno di un km, allungo, vedo il traguardo, sento i miei famigliari che gridano il mio nome e mi incitano, ultimo sforzo e taglio il traguardo in 3h20'41".
Sono distrutto di gambe, ma sono lucido di testa e cuore. Girovago un po' con la medaglia al collo e vado al ristoro, sono conscio di aver fatto una gran corsa, sono felicissimo, la fatica della preparazione è stata tanta ma i risultati mi hanno dato ragione. Saluto tutti, abbraccio i miei cugini e i miei amici che arrivano dopo di me, è stata davvero una bellissima esperienza, massacrante ma bella allo stesso tempo.
Alla fine non volevo più sentir parlare di corsa, oggi sto già guardando le date del 2015
Mi dispiace non aver incontrato nessuno di voi, magari abbiamo corso fianco a fianco per qualche metro, spero ci potrà essere occasione in futuro.