fujiko ha scritto:Fabrizio fa piacere leggeri

ma la fase due cos'è? Corsa lenta sempre più lunga per caso? Stai quindi facendo costruzione?
No Rosaria, la Fase 2 riguarda soprattutto la dieta alimentare e molto meno la corsa in se.
Adesso ti spiego tutto anche se rischio di annoiare chi legge...

(siete stati avvisati).
Da quando ho iniziato a correre (Maggio 2014), anche se non l'ho mai esplicitato in questa sede, ho sempre avuto ben chiaro quali fossero le fasi che dovevo attraversare per arrivare all'obiettivo finale e quest'ultimo, ad ogni modo, non è mai stato definito in maniera precisa e certosina: la mia altezza (1,70) farebbe propendere per un traguardo intorno ai 70 Kg ma io, conoscendomi, sia come struttura osseo-muscolare (sono possente, c'è poco da fare, anche se mi alimento a pane e acqua

), sia come tempo da dedicare all'attività fisica, sia come situazione metabolica, è più realistico fissare 80 Kg come peso definitivo. Comunque sia, non è un problema che mi sono mai posto finora perché sono talmente lontano dal traguardo che è ancora esageratamente presto per pensare a queste cose.
Ciò nonostante, da Maggio fino ad oggi, mi sono sempre pesato una volta al mese, sia perché non sono un maniaco del peso (a me interessa soprattutto dimagrire anche se, alla lunga, il dimagrimento passa anche per la perdita di peso), sia perché non voglio essere psicologicamente schiavo della bilancia.
Bene, il calo di peso è stato, più o meno, costante durante tutto il 2014 ma a Febbraio 2015, nel corso della visita per l'idoneità agonistica (
http://www.runningforum.it/viewtopic.ph ... 0#p1402089), scopro che la bilancia di casa (che di fatto utilizzo solo io) è decisamente sfasata e imprecisa ergo tutti i miei riferimenti passati sul peso vengono annullati.
Va bene, poco male, risistemo la vecchia bilancia e vado avanti. Ai primi di questo mese prendo la decisione di acquistare una nuova bilancia, una Imetec di tipo professionale (quella che usano in alcuni studi medici), perché adesso debbo passare alla Fase 2 e debbo essere certo di fare delle pesature precise.
Detto fatto, la nuova bilancia arriva ma non voglio pesarmi anche perché la stessa deve essere configurata ergo mi serve una "pesatura di riferimento" (c'è scritto anche nel manuale della Imetec). Mi reco quindi nella mia farmacia di fiducia ed effettuo la pesatura (seppur tutto vestito e con le scarpe): 104,30 Kg!!!
Non so se mettermi a ridere o a piangere ed è qui che ho il contraccolpo psicologico: fino ad ora, in tutte le sessioni che ho svolto nel 2015, quanto pesavo realmente???
Torno a casa e senza cambiarmi d'abito setto la bilancia a 104,30, mi spoglio e mi ripeso: 100,80 Kg...
Bella mazzata a livello di umore: convinto di oscillare tra i 97 e i 98 adesso scopro che ancora debbo scendere a doppia cifra; è difficile far comprendere il mio stato d'animo in quel momento e nei giorni successivi.
Ho passato almeno 4 mesi vivendo una illusione, correndo in una realtà parallela e anche se a molti 3 chili di differenza possono sembrare una inezia beh, per me non lo sono affatto.
Da una parte rimango sbalordito da quello che finora ho fatto (considerando che non ero ancora sceso sotto i 100) ma è pur vero che non pensavo di ritornare indietro nel tempo essendo convinto di correre con un peso ed invece ne ho uno differente.
Adesso ho metabolizzato il contraccolpo e ho dato inizio alla Fase 2: dieta rigida lasciando inalterato il carico motorio (sempre 3 sessioni alla settimana) anche se ho aumentato, di poco, il chilometraggio settimanale.
Per "dieta rigida" non intendo certo alimentarmi a "pane e acqua" (non ne sarei capace, non è nel mio carattere, non porterebbe a nessun risultato e poi sarebbe da pazzi fuori di testa a cui io non appartengo di certo) ma certamente devo ancor di più curare l'alimentazione rispetto a quello che ho fatto finora.
Qualcuno forse immaginerà che in tutti questi mesi mi sia abbuffato o che abbia trascurato l'alimentazione: no, non è così, non mi sono autopunito infliggendomi una dieta rigidamente ipocalorica ma neanche ho mai ceduto in maniera plateale.
Evidentemente adesso non basta più bruciare quanto più possibile (attività motoria) ma occorre anche diminuire decisamente le entrate caloriche (che erano già alquanto calate da quando ho iniziato a correre) altrimenti non si va da nessuna parte: non ingrasso ma nemmeno diminuisco.
Correre con 100 Kg non è così differente da correre con 97 ma, psicologicamente, aiuta molto sapere che le fatiche che si compiono ogni settimana stanno servendo a qualcosa: fare decine e decine di sessioni, correre centinaia e centinaia di chilometri e rimanere sempre allo stesso punto alla fine può portare alla demotivazione non tanto nell'alimentazione quanto nell'attività motoria in se.
Corri e i tempi sono sempre quelli, l'andatura è sempre quella, il fiatone ti spunta quando superi sempre la stessa soglia, l'acido lattico lo percepisci quando superi una certa distanza ad una certa andatura, insomma la corsa rischia di diventare una routine ancor più regolare e metodica di un lavoro impiegatizio.
Solo scendendo di peso, migliorando quindi il proprio passo, si possono aggiungere delle "novità" alla propria "esperienza di corsa" rendendola più "piacevole" e più "motivante": correre, mese per mese, rimanendo stagnante in un certo range di andatura non mi porta certo a descrivere le mie sessioni sul diario (ecco spiegato il motivo a cui accennavo nel precedente post).
La Fase 2 quindi è impostata in modo tale da rendere l'alimentazione più importante della corsa in se: tutto rimane invariato anzi il chilometraggio settimanale sta andando ad aumentare progressivamente ma certamente il mio approccio alla corsa sarà leggermente differente; non più il cercare di migliorare le prestazioni in se (qualunque sia il metodo utilizzato) ma considerare la corsa come una attività motoria uguale a tante altre il cui fine ultimo è quello di bruciare calorie, mantenere il corpo in movimento, allenare cuore, polmoni e muscoli. Punto.
Andature, PB, moribondo, mezza e altri argomenti inerenti strettamente il running, in questa fase, non avranno alcuna importanza e non svolgeranno nessun ruolo.
Se nella prima fase (durata 11 mesi) l'obiettivo principale era quello di portare un corpo di 119 Kg a cercare di camminare prima e corricchiare poi (obiettivo raggiunto e ultra-stra-ampiamente superato), adesso il problema principale è calare di peso perché, sebbene cuore e muscoli mi consentirebbero di raggiungere andature decisamente migliori di quelle attuali, il peso (fardello) da portarsi appresso rende ogni tentativo di miglioramento uno scontato infrangersi contro un muro assolutamente invalicabile.
Io più forte di così non posso andare, ho raggiunto (e certamente superato) anche le più rosee aspettative ma adesso la Gravità reclama il suo ruolo...
La settimana prossima farò anche le analisi complete, un check-in a 360°per vedere anche altri fattori della mia salute che, a quasi 45 anni (manca poco ormai

), bisogna tenere d'occhio.
Credo che abbia spiegato tutto, in caso contrario non vi siete persi nulla d'interessante
Grazie Rosaria del tuo interessamento, quando vuoi farti una corsetta lenta e rilassante sono sempre disponibile.
Fabrizio