Ecco mi soffermo sulla seconda parte del post. In effetti corro da un minimo di 10 km al giorno fino anche a 20/25 per 3/4 volte a settimana. Che la corsa naturale non preveda l'appoggio di tallone penso sia scontato, ma siamo altrettanto sicuri che preveda anche distanze del genere, in session di 1/2 ore quindi concentrate (ed io sono na mezza pippa) certo i nostri avi percorrevano anche distanze maggiori, ma magari nel corso delle 24 h quindi alternando periodi di corsa altri di passo ed altri ancora fermi senza considerare che correvano su terreni di durezza e compattezza diversi. Poi aggiungo e non va sottovalutato che i nostri avi al massimo arrivavano a 40 anni, quando andava bene, siamo sicuri che a 70 non avrebbero avuto dolori articola con quel tipo di corsa??enjoyash ha scritto:altra cosa che non capisco...se son vere le teorie evolutive linkate sopra, perché mai il correre senza ammortizzazione deve presupporre esercizi specifici di tecnica o forza? non credo che l'uomo primitivo si mettesse a fare esercizi per i piedi, per la postura ecc. ecc....se è naturale dovrebbe far parte del patrimonio genetico di tutti e quindi dovrebbe venire naturale, appunto...come mangiare (nessuno mangia una cosa bollente o senza masticarla, perchè sarebbe innaturale)...del resto tra la corsa e altri sport c'è una differenza...tutti riescono a correre senza fare un corso, magari male, mentre nessuno è in grado di nuotare o andare in bicicletta, senza prima aver imparato..... nel caso del nuoto, si annega...della bicicletta, si cade...nel caso della corsa non si cade...
inoltre nulla sappiamo delle quantità, come km, tempo, ritmo, di corsa che sostenevano i nostri antenati..ho letto l'articolo linkato e non dice quasi nulla a riguardo...
chi ci dice che siamo evoluti per fare 5 km al giorno o 10 o 20 o più? e tutti i giorni o a giorni alterni? correndo 5-6 km a giorni alterni a ritmo moderato nessuno rischia di farsi male, a meno di non essere sedentari da anni (ma in questo caso non credo che una tecnica perfetta cambierebbe le cose)...per qualcuno magari la distanza è di 10 km, per altri di 20 o 30...il concetto di distanza critica che utilizza albanesi mi trova piuttosto d'accordo...ecco forse con la tecnica, la postura, l'allenamento corretto, esercizi specifici si aumenta questa distanza critica, ma questo non significa che l'uomo sia nato per fare 50/60 o più km settimanali di corsa, ma che ci può arrivare con la tecnica appunto...
Ribadisco io sono profondamente interessato alle minimal