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Cara Bely, tu citi un'altra situazione: quella in cui la genetica è penalizzante dal punto di vista prestazionale. Nei post precedenti invece ci riferivamo a quelle situazioni nelle quali è penalizzante proprio sui presupposti (si potrebbe dire "invalidante").Bely ha scritto:La mia esperienza mi insegna che le cose sono correlate: la genetica conta nelle possibilita' di ottimizzazione!
Tralasciamo l'ormai famigerata operazione neurochirurgica subita da piccola di cui sapete e prendiamo la mia ...ehm... "Forma" fisica: sono alta1.61m e peso da anni 59 kg con una fatica bestiale (si', il metabolismo ingrato esiste, in questo periodo di infortunio sono su una media di 1200/1400 kcal, una miseria). Per un medico di base starei anche bene, ma un allenatore di atletica lo farei ridere. Per essere "ottimizzata per la corsa dovrei stare sui 52 kg, peso raggiunto solo a 17 anni, in fase anoressica e con 4h di palestra al giorno, facendo scomparire il ciclo per un anno! Questo vuol dire che il mio corpo questa cosa non la vuole: io posso pure ammazzarmi per ottimizzare, ma geneticamente il muro limite e' troppo vicino e chiaramente le mie ginocchia, i miei muscoli ecc. non ringraziano e protestano, come la mettiamo?
Sì, hai ragione, in fondo spesso certe cose sono collegate, sono catene dove un po' "tutto si tiene" (in positivo o in negativo) innescando circoli viziosi o virtuosi.Bely ha scritto:Quello che intendevo e' che, al di la' della prestazione, se fossi piu' leggera impatterei meno correndo su ossa, muscoli, tendini e articolazioni, riducendo probabilita' e frequenza di infortuni, quindi in un certo senso tutto torna anche cosi'. Comunque capisco cosa intendi...quando manca solo 30 per fare 31 e' un vero peccato e fa rabbia!