allora...
mercoledi' scorso ho fatto un lungo di 33 km in 3h 15' percorso a 147 bpm ( ho 40 anni e soglia a circa 165bpm) , speravo di metterci meno , ma andare via tranquillo mi ha permesso di finirlo in tranquillita' , cioe' stanco e indolenzito si ma non distrutto ...tanto che ho fatto la doccia e sono andato diretto a lavorare .
Ora sono un po'deluso dopo aver letto che i lunghi bisogna farli un po' piu' forti del ritmo gara-maratona perche' siano allenanti.
Io pero' sono alle prime armio e non mi fido di fare distanze da me mai percorse ad un ritmo che poi mi fa tornare a casa strisciando . a quello ci pensera' la maratona vera e propria .
la prossima settimana la mia tabella prevede un lunghissimo di 35-36 km e il problema sara' lo stesso: cosa fare ? Andare ad un ritmo superiore a quello previsto per la gara o andare prudente e poi sparare alla fine?
Io la Verona marathon laporto a casa sicuro ...me lo sento senza presunzione ... a costo di sputare sangue , ma sono indeciso di tentare il "tempo" sotto le 4 ore abbondanti o finirla per finirla ma con il rimpianto di non avere tentato il colpaccio , anche se all mia prima competizione di running.
Mentre sto scrivendo mi sta prendendo l'idea di accodarmi ad una lepre da 4 h e poi magari vedere se "staccarla" o tenermi dietro .....anche se si dice che i pacers non sono "affidabili " come ritmo.....
Accetto umilmente consigli
P.S. che fine ha fatto Fran , l'ideatrice di questo topic?...mi sento un po' solo ora
