Mezza Maratona Roma Ostia - Roma - 02/03/2014

[clark]

@alexliv

Non essendo cardiologo è facile in questi casi scivolare sulla buccia di banana.
Se è realmente cosi, sono d'accordo nella sua inutilità.

[teomazz]

Mi permetto di dire la mia sull'accaduto che forse non sarebbe nemmeno il caso di discutere, a maggior ragione in questo thread.
Credo che di fronte a tragedie come quella successa ieri, sia lecito e "normale" porsi molte domande, chiedersi il perché accadano, domandarsi se tutto questo ha senso.
Io sono uno di quei "corridori della domenica" nel senso che non faccio della corsa la mia vita, ma mi piace praticarla e se posso/riesco mi faccio ogni tanto qualche gara.
Capita che a volte si possa esagerare, capita che in certe circostanze si provi a dare il famoso "110%".
E dove sta il problema?
Tragedie come questa colpiscono e fanno venire voglia di smettere, viene voglia di condannare tutto e tutti, viene voglia di spaccare tutto!
Ma poi realisticamente parlando sono cose che fanno parte della vita.
Pure io sono molto fatalista: non credo che nessuno si iscriva ad una gara tanto per passare una domenica diversa, ma cerca "semplicemente" di fare del proprio meglio, di abbattere un PB e di correre più forte possibile.
Purtroppo la tragedia può capitare in corsa come a spasso col cane, o stando tranquillamente seduti su un divano.

Trovo giusto riflettere, ma trovo più "doveroso" onorare Fabrizio in corsa e con una corsa...
un abbraccio,
Matteo

[Gull82]

02/03/2014 40° Roma-Ostia

Nuovo personale in 1h25'44" a 4'03"/km. Dopo la gara di Bracciano non pensavo di poter fare un'altra prestazione da incorniciare! Le previsioni meteo indicavano temporali e vento per tutta la durata della gara, ma ero ben conscio della mia forma e convinto di poter fare una gran bella gara. Alla partenza non pioveva e appena partiti ho potuto impostare subito il passo gara scelto per la prima parte di gara: 4'09". Avevo deciso di "frenarmi" per i primi 12 km, quando l'altimetria era un pò più sfavorevole per poi spingere nell'ultima parte di gara. Le due salite che si sono presentate sono state corse con la testa e con il minimo sforzo, cercando di non forzare e ridurre al minimo le energie. I primi 12 km sono stati corsi alla media di 4'08"/km. Dopo la salita del camping mi sono reso conto che il serbatoio era ancora molto pieno ed ho accellerato superando diversi atleti; gli ultimi 9 km sono stati corsi constantemente sotto i 4'00"/km con i seguenti parziali: 3'57"-3'50"-3'56"-3'56"-3'48"-3'53"-3'52"3'55"3'38". All'arrivo mi aspettava la mia Elena quasi in lacrime per la grande prestazione ed io sono stato ancora più felice: vederla alla fine di ogni mia gara è il motivo che mi spinge a migliorare sempre più.

Durante la bellissima giornata di sport putroppo un lutto ha colpito il mondo del podismo: Ciao Fabrizio, spero che da lassù ci puoi proteggere tutti...in fondo siamo tutti fratelli in nome di questo meraviglioso sport chiamato corsa.

[aroldo74]

Io non mi metto paura. Se qualcosa deve andare storto e che sia. Ora sono vivo. Mentre prima della corsa ero già morto e sicuramente uno o due anni avrei cominciato coi farmaci per colesterolo glicemia ecc. Colla corsa ho scoperto tutto un nuovo modo di gestire mente e corpo.
Fabrizio sicuramente aveva lo stesso nostro pensiero.

P.S. alla mezza ha partecipato anche il ministro della difesa Roberta Pinotti.

[MadSeason]

Io, per farmi forza, quoto Aroldo perchè sono come lui.

Ho iniziato a correre perchè me l'ha detto il dottore, l'alternativa erano i farmaci.
Ora, correndo, so che ho evitato i farmaci e quindi mi dico che sarebbe peggio se mi fermassi.

[alexliv77]

Off topic:
Aroldo, girovagando sul forum ho letto che una volta, ad una visita di idoneità, ti trovarono delle anomalie all ECG. Risolto tutto ?

[Diana va di fretta]

Leggevo anche io di Fabrizio...
ho i brividi, ma condivido quanto detto da altri prima di me: l'accidente fa parte della vita, e morire dopo una maratona desta senz'altro più clamore che morire a casa davanti alla TV. Ciò non toglie che è un boccone amaro da mandare giù: penso alla felicità che provavo correndo, e penso che magari anche lui si sarà sentito così, prima di spegnersi.
Detto ciò: c'è un sito dove poter verificare il proprio tempo?
Io credo di aver fatto un po'schifo, ma non avevo in testa nessun obiettivo atletico, quindi..."BELLA PPE'ME!"

[aroldo74]

Trattavasi di un grafico dell' ecg che dava una curva anomala.
Niente vero. Mi fecero fare un eco per sicurezza e non risultò nulla.

[oscar56]

Mah ragazzi, il destino è il destino, però ricordiamoci tutti che quando si corre ad un ritmo che ti porta a sopportare sgradevoli sensazioni come la voglia di fermarsi ogni attimo o veder l'ora che la corsa finisca, significa che NON siamo allenati abbastanza per tenere quel ritmo e ci stiamo inutilmente torturando.

[Leoxgiusti]

Anche io non posso che quotare Aroldo, ma anche Teomazz e quanti pensano che, dati per scontati una serie di doverosi e attenti controlli, per il resto purtroppo la fatalità è dietro l'angolo.
Preferisco correre (o fare qualsiasi altra cosa che comporti qualche rischio), piuttosto che smettere di vivere.
Naturalmente ciò non vuol dire approssimazione. Se la scienza medica da ora in poi permetterà analisi e test migliori, ben venga. Nel frattempo, impariamo a conoscere il nostro corpo, evitiamo inutili esagerazioni, ma corriamo per migliorarci e divertirci.

Mah ragazzi, il destino è il destino, però ricordiamoci tutti che quando si corre ad un ritmo che ti porta a sopportare sgradevoli sensazioni come la voglia di fermarsi ogni attimo o veder l'ora che la corsa finisca, significa che NON siamo allenati abbastanza per tenere quel ritmo e ci stiamo inutilmente torturando.

Oscar, hai ragione anche tu, perciò dico di imparare a conoscersi. Ieri ho corso per 15 km con un tizio, più o meno mio coetaneo perciò over 40, che ha ansimato tutto il tempo. Ma era chiaro che era perfettamente cosciente di farcela. Ci siamo tirati a vicenda (a dire il vero l'ho tirato più io, nrd), ed allo sprint mi è arrivato anche un metro avanti. Dopo il traguardo ci siamo abbracciati e tutto il suo ansimare era né più né meno tradotto nella mia stessa stanchezza. Forse lui ha quel modo di "esprimere" la fatica, tutto qui.
Ben altro discorso chi magari fa davvero una parte di gara molto sopra le sue reali possibilità...