piertutor ha scritto:@ Pyron: non ho mai corso con scarpe minimali come quelle che citi, quindi ti chiedo: tu fai uscite da circa 10-12 km, ma se dovessi fare "lunghi" o gare dalla mezza in su ti fideresti a correre con le FF o similari?Pyron ha scritto:E' E' indubbio che ognuno deve effettuare i suoi riscontri.
Secondo me in ogni caso la mia esperienza è troppo assurda rispetto ai canoni del mondo "classico" della corsa (plantari, motion control, stability, arc support, supinazione/pronazione, etc) al punto tale che penso che vedremo nei prossimi anni una decisa inversione di tendenza in favore del minimalismo.
Già adesso si intravede qualcosa, tralasciando Vibra, Nike ha buttato fuori le Free, New Balance le MT100 e 101, Merrell a Febbraio presenta le Trail Glove e molte altre case sembrano avere qualcosa di minimalista in cantiere (pure Asics mi pare).
Vedremo come andrà a finire.
La tua domanda avrebbe un senso se fossi una persona allenata e che con scarpe normali è già in grado di percorrere distanze dai 21 km in su e si domanda se con scarpe minimali sarebbe in grado di equiparare o superare queste distanze.
Ma nel mio caso, dato che ho appena detto che con scarpe normali per ben 4 anni non ho potuto superare i 5 km, e con le Vibram ho raddoppiato tale distanza in pochi mesi, vuol dire che sicuramente non ho nè l'allenamento nè l'esperienza per saperlo o giudicarlo.
Indubbiamente se dovessi allenarmi per un evento del genere, userei comunque una minimale per il motivo che ho appena citato: se con una collauditissima A3 ho dolori all'anca da dovermi fermare dopo appena 5 km e con una VFF ancora non mi è capitato anche per distanze doppie a quella di prima, cosa mai dovrebbe indurmi a sperare che con una scarpa tradizionale avrei più speranze che con le VFF? Almeno queste a 12 km mi ci han portato e dopo pochi mesi di allenamento, quindi è probabile che qualcosa di buono posso tirarne fuori ancora, mentre con le scarpe classiche ormai ho rinunciato.