zarabeth ha scritto:Dalle immagini in TV ho notato molto caos, e quella sensazione comune a tutte le manifestazioni fatte a Cagliari di essere più sopportate a stento che veramente appoggiate.
Sai che ti dico? Che non ci meritavano!
Cara Zarabeth, hai centrato il segno....mi dispiace per la mia città ma la sensazione è stata proprio quella di essere a malapena sopportata
Anthor: spero che ti riprenda alla grande!
Carola : qualcosa in comune, tipo pacco gara e ristoro, ma non è stato quello che mi ha deluso!
ing :
Oscar : non so se sia un poblema comune a tutte le vivicittà , ma qui siamo ancora lontani dal tipo di mentalità che coinvolge tutti nello sport

Ale57: Devo ancora imparare a far ciambelle

!
Ora cerco di raccontare : Arriviamo (io e mio marito) al punto di partenza della gara ,con la cornice di una bellissima giornata di sole nel porticciolo di Marina Piccola, con un mare da urlo, come il nostro Poetto ci sa regalare nelle giornate migliori

. Io sono parecchio emozionata, è la prima competitiva e ho ancora qualche dubbio se ho fatto bene ad iscrivermi

.
C'è già un bel po' di gente , ma forse mi aspettavo piu' partecipazione. Mancano 20 min alla partenza e cerco un bagno , perchè ho bevuto un po', per paura di patire il caldo e la sete ; arrivo ai bagni pubblici e trovo un cartello
Guasto e la porta chiusa, altri atleti come me cercano in giro ,ma nessun altra porta è aperta

! Chiediamo ai vigili che ci dicono che non sanno nulla di andare al bar

!
Un atleta dice che lui è entrato poco prima e i bagni sono funzionanti , capiamo che qualche furbo per paura dell'assalto ai bagni ha chiuso!
Sono già un po' furente perchè anche se non è un bisogno impellente, il pensiero è martellante e credo di non poter gareggiare così, vedo che non sono sola ,che c'è un po' di gente che si spazientisce! Inoltre non vedo e
non ci sono i soliti bagni chimici con le cabine colorate; chiedo ad uno dell'organizzazione , mi manda dalla parte opposta e mi dice che cì sono altri bagni. Io vado e non esistono

, nel frattempo mi scaldo correndo da una parte all'altra del molo alla ricerca ; alla fine mi infilo in un circolo privato ,seguendo un altro atleta, uno mi dice che non posso , che non sono bagni pubblici, poi mosso a pietà mi fa entrare . Siamo gli ultimi che riescono ad entrare perchè poi si mette sulla porta e non fa entrare piu' nessuno!
Corricchio ed ecco che sento e vedo che si stanno radunando al punto di partenza! Sono pronta, non capisco chi debba partire prima , noi o la non competitiva, siamo tutti insieme boom e si parte! Vorrei gestire la gara al meglio lasciando qualche risorsa per la fine , ma il pensiero di non farcela entro i 50 min , mi disturba e vado ad una velocità forse già alta per me. Mi accorgo subito che alla competitiva partecipano signori atleti , e anche se il primo giro di 4 km lo concludo in modo soddisfacente (per me) , sono praticamente l'utima e mentre io concludo il 1° c'è già una gazzella che ha concluso il 2°! Continuo , ma il morale comincia a scendere , guardo il garmin e non riesco piu' a tenere la stessa velocità del primo giro , quelli della non competitiva non ci sono piu' , hanno finito con 4km. Sono veramente in coda , perdipiu' mi si slaccia una scarpa continuo, poi una signora in bici mi dice di stare attenta potrei cadere, e allora mi fermo ,allaccio la scarpa e riparto. Pensieri negativi , ma che ci faccio qui , non è una gara per me. Al 6° km dei ragazzi mi deridono (perchè sono l'utima?) , ma si c'è sempre qualche spiritoso , continuo...tanto è facile deridere da fermi! Nonostante 4kg di creme e paste , l'interno coscia , non abituato ai pantaloncini corti, è escoriato, brucia, stringo i denti e continuo ! Supero il 7° km , guardo il garmin e capisco che non ce la posso fare , avrò un distacco troppo lungo con gli altri , sono scoraggiata...per giunta una signora che passeggia con il marito dice
anche questa corre ...ma ti rendi conto? 
E' veramente troppo, vedo mio marito che mi incita ma gli dico che mi fermerò al secondo giro , 8km e poi basta , voglio tornare a casa! Ripenso alle altre gare , dove son stata felice fra mille persone , dove il pubblico incitava ed io non ero molto diversa da adesso, ma ero orgogliosa di partecipare. E così finisce la mia vivicittà, e mentre ce ne andiamo vedo il traffico che riprende a Marina Piccola e leggo un cartello : Lo sport per tutti ....no

mi dispiace , siamo ancora troppo lontani da questo

!
Non solo per l'organizzazione ma anche per tutti quelli che correndo riempite il poetto tutti i giorni , ma dove eravate? La vivicittà non è solo per le società e per gli atleti è un modo per ritrovarsi a correre insieme, al di là dei tempi , per gioire di poterlo fare insieme!
E questo mi è mancato
