Dopo un po' torno a chiedere qui un'ulteriore delucidazione "ispirato" da una questione accennata in un altro thread in cui però non ho trovato risposte adeguate e, volendo evitare di finire là OT, chiedo qua!
La domanda è: esistono differenze significative tra preparare una maratona primaverile e una autunnale? A logica mi viene da dire che preparare maratone come Treviso o Milano si soffra meno in allenamento rispetto che, ad esempio, Carpi o Firenze (le quali si sorbiscono tutto il primo mese (nel caso di Carpi anche il secondo)) con il caldo torrido estivo. Cosa ne dite? E' un ragionamento "che sta in piedi" oppure non significa nulla?
Assolutamente fondato. Io le maratone da tempo le scelgo fra fine autunno e inizio primavera proprio perché soffro la preparazione estiva. Poi è una cosa personale e dipende da dove abiti ma caldo e umidità qui in romagna mi fanno patire parecchio anche la mattina presto o dopo il tramonto.
vorrei che un robot corresse al posto mio, dovrebbe farlo per la prima legge
Ho degli amici che invece aspettano l'estate perché corrono meglio, dipende dalle tue sensazioni. Comunque sei te che conosci il clima dove ti alleni e il tuo fisico..
Io penso che mi butterò su Pisa se la rifanno, preparazione mirata da metà settembre e lunghi fra ottobre e novembre.
vorrei che un robot corresse al posto mio, dovrebbe farlo per la prima legge
idem come Un Alieno
ho preparato un anno Carpi e mi sono massacrato, da 2 anni d'estate corro solo trail, poi riparto su asfalto da settembre con tabelle e ripetute