[DIARIO] L'obenner

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fujiko Utente donatore Donatore
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Re: [DIARIO] L'obenner, questo sconosciuto

Messaggio da fujiko »

Ciao RAEL due considerazioni:

1) si a me, soprattutto all'inizio, capitava spesso di fare sedute in cui credevo di aver fatto schifo per poi scoprire che mi ero migliorata, ma questo è dovuto spesso al fatto che proprio all'inizio si migliora più facilmente. Ciò non toglie che tutt'ora mi capita, considerando anche che continuo ad essere una lumaca rispetto al runner medio di questo forum :D

2) concordo con Bely, devi partire lento e senza accorgertene progredirai e - anche se so che non condividerai questa considerazione - ti godrai di più la corsa per il semplice fatto di non ritrovarti morto a 7-8 km. Inoltre, sul discorso della competizione con se stessi, posso dirti che per me il primo anno davvero ha stentato a scattare la scintilla ed era proprio il periodo in cui, viste le poche nozioni e gli errori che facevo, ogni sessione di allenamento o quasi era una competizione con me stessa. Quando ho invertito rotta, oltre ad ottenere reali miglioramenti, ho scoperto l'amore per la corsa. Quindi secondo me, in definitiva, adesso, devi sempre calibrare le tue uscite partendo davvero piano ed eventualmente aggredendo l'asfalto un po' di più nel finale ma sempre con serenità.

;)
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RAEL70
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Re: [DIARIO] L'obenner, questo sconosciuto

Messaggio da RAEL70 »

@ Fujiko:

1) Personalmente sono ancora all'inizio; non solo la mia capacità aerobica/anaerobica, inevitabilmente, sessione dopo sessione, va lentamente migliorando ma anche il peso, diminuendo mi offre ampi margini... Insomma, ho centomila problemi ma i miei limiti sono ancora lontanissimi (non sono come i runner veri che per migliorare di dieci secondi devono sputare sangue! :wink:);

2) Si Fujiko, a me deve ancora scattare l'amore per la corsa ma, inconsapevolmente, questo passa attraverso il piacere di correre che, inconsapevolmente, passa attraverso la diminuzione del sovrappeso (che procede, lentamente, ma procede). Le tue sono parole sagge (che mi riprometto di osservare) ma per adesso vado a correre solo con la motivazione di sconfiggere me stesso (e spesso perdo :mrgreen:).

Grazie per l'intervento! :wink:

P.S. Io aggredisco i sentiero e lo sterrato, per me l'asfalto non esiste!!! :smoked:
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Re: [DIARIO] L'obenner, questo sconosciuto

Messaggio da fujiko »

Figurati: sono osservazioni di chi, camminando, ha lasciato 25 kg sull'asfalto. Io ho iniziato a correre dopo solo perché proprio non ci avevo pensato...infatti ho iniziato a correre per caso un giorno con un mia amica...fosse successo prima avrei iniziato anni e anni fa, credo anche in notevole sovrappeso :) comunque confido che l'amore per corsa scatterà anche in te: se hai lo stimolo di competere (anche "solo" con te stesso - che poi è la sfida maggiore), non vorrei dirtelo ma.........SEI UN RUNNER NATO.
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Re: [DIARIO] L'obenner, questo sconosciuto

Messaggio da Bely »

ricevuto :D

allora rilancio con una controproposta (che e' poi quello che ho intenzione di fare non appena saro' tornata ad 1h di saltellamento consecutivo :mrgreen: )

prendi le mie parole con le pinze e qualcuno mi corregga se scrivo stupidaggini visto che corro da soli 7 mesi con pause forzate ](*,)

potresti inserire un' uscita piu' lenta ma di volta in volta piu' lunga (anche di 100-200m) al posto di una delle tue uscite veloci piu' corte: in questo modo a) non stressi il fisico a tirare sempre al massimo b) il discorso "sfida con me stesso" sarebbe salvato dai record sulla distanza totale c) visto che e' la distanza che fa le calorie e non la velocita', aiuterebbe la perdita di peso d) ti sentiresti piu' riposato al momento di iniziare l'uscita veloce come piace a te (progressiva o controprogressiva a scelta :mrgreen: )

naturalmente vale solo se hai tempo...

io, visto che devo ricostruire sia fiato che velocita' (nonche' perder 4-5 kg che ok non sono 20 ma insomma levarseli aiuterebbe :-" ) ci provero' dalla settimana prossima sfidando il buio pesto la pioggia e il vento nordeuropei alle 6 meno un quarto del mattino :rambo:

ps - qualunque cosa deciderai di fare, :hail: :hail: :hail: perche' non e' facile essere cosi' determinati e costanti su una cosa che non piace!

=D>
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Re: [DIARIO] L'obenner, questo sconosciuto

Messaggio da RAEL70 »

Cara Bely, non so se hai letto i miei post precedenti ma io, ogni settimana, faccio una uscita di 12 o 16 Km ergo le sessioni lunghe non mi spaventano (e in alcune occasioni ho battuto i miei PB anche in queste circostanze particolari).

A me quello che mi frena è solo il peso, se scendo di peso, scende la fatica, scende la FC, le gambe fanno meno fatica e si vola!!!

Pazienza, pazienza, pazienza... :salut:
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Re: [DIARIO] L'obenner, questo sconosciuto

Messaggio da Bely »

Chiedo scusa mi era sfuggito :hail:
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Re: [DIARIO] L'obenner, questo sconosciuto

Messaggio da RAEL70 »

Nuova puntata: Il braccialetto perduto, le lumache e la progressione accennata.

Oggi parto da casa per andare alla Villa per la consueta sessione; arrivato nei pressi mi rendo che c'è qualcosa di strano: una confusione e un traffico che
non vedevo da tanto tempo.

Mi ci vuole meno di un minuto per realizzare cosa sta succedendo: sono quasi le 17 e tra qualche ora, allo Stadio Barbera, si disputerà l'incontro ufficiale ITALIA - AZERBAIJAN valido
per le qualificazioni all'Europeo.

Porca miseria, avevo completamente rimosso l'evento e pensare che proprio stamattina ne parlavo con altri colleghi che avevano acquistato il biglietto (io preferisco vedermela in TV)!

Vigili e divieti di sosta ovunque, transenne, Viale del Fante chiuso, insomma un casino: non si può parcheggiare davanti allo Stadio delle Palme (che è adiacente al Barbera) e nemmeno davanti la Villa (che è adiacente allo Stadio delle Palme).

Che fare?
Niente paura, scatta subito il piano B: m'infilo da Via Rocca e procedo verso Piazzale dei Matrimoni (chi è palermitano sa di cosa sto parlando) e lì finalmente posso lasciare la macchina senza problemi.

Il problema però è che adesso devo partire iniziando dai sentieri e non dalla Villa (mi trovo a circa 1 Km da essa)!

Vabbè, non è la prima volta che parto da qui, armiamoci di pazienza e partiamo.

Dopo pochi metri mi vengono in mente le parole di Bely (inizia piano e cerca di concludere in progressione), mah, chissà, forse, boh, vediamo come procede la sessione e poi deciderò il da farsi.

Faccio il primo chilometro trattenendomi volontariamente, sia perché sono in leggera salita, sia perchè mi sforzo di seguire i consigli di Bely.

Attraverso la strada e accedo alla Villa: non dico che sia deserta ma c'è almeno l'80% di persone in meno che abitualmente frequentano, di pomeriggio, questo luogo.

Poco male, faccio due giri (equivalenti a 2 Km) e ritorno sul sentiero: l'andatura è sicuramente più veloce di quella di crociera ma riesco a gestirla più o meno senza troppi problemi.

Il vero problema invece è il caldo (oggi la temperatura si è alzata rispetto a quella degli ultimi 3 giorni) anzi, per essere precisi, la sete; siccome non riesco a bere correndo debbo necessariamente andare al passo per circa un minuto.

Questo provoca inevitabilmente l'abbassamento della media e una certa difficoltàa riprendere quella precedente: stacco il quinto chilometro con un buon tempo ma nulla di trascendentale.

Superato il cancello per ritornare nuovamente al Piazzale, incontro un runner con borsello, si avete letto bene, con borsello a tracollo che venendo verso di me mi ferma e mi dice "Per caso hai visto un braccialetto salendo dal cancello?" ed io (che ero notevolmente in crisi) "No, mi spiace" e lui "Lo dicevo io: devo correre come le lumache, come le lumache!!!"; lo lascio alle sue imprecazioni mentre io davvero non ne ho più.

Ritorno sul sentiero principale che mi porterà dritto alla macchina e si susseguono il sesto e il settimo chilometro ma ormai l'andatura si è stabilizzata (più lenta di quella abituale da crociera).

Manca davvero l'ultimo chilometro, la salivazione è azzerata ma non posso fermarmi per bere perché devo mettere in atto le parole di Bely "Termina in progressione!"; m'interrogo e le gambe non rispondono, il cuore non ne vuole sapere di salire di giri e allora decido di rinunciare.

Quando mancano 500 metri all'arrivo dico la classica frase "Vaffanculo Rael!" e inizio ad accellerare senza nemmeno capire da dove mi arrivano le energie; in un modo o nell'altro termino la sessione arrivando all'ottavo chilometro.

Risultato: PB non battuto per soli 00:06 secondi.

E' stata una sessione discreta, nulla di eccezzionale ma ho cercato, per quanto possibile, di seguire i consigli di Bely: ho l'animo del velocista e non mi viene istintivo trattenermi soprattutto nei chilometri iniziali.

E' stato un primo piccolo passo nel cercare di adottare una filosofia indirizzata al risparmio delle energie.

Grazie Bely, in futuro cercherò di fare di meglio.

P.S. Per far capire a tutti quelli che non sono palermitani dove corro abitualmente, ecco un bellissimo filmato realizzato da un concittadino ciclista che illustra ottimamente il nostro amato Parco della Favorita:

http://youtu.be/7uTLV_2W8Xk

Vedetevelo tutto perché è l'unico vero polmone verde della mia amata (e maltrattata da tutti) città :wink:
Ultima modifica di RAEL70 il 10 ott 2014, 19:46, modificato 1 volta in totale.
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Re: [DIARIO] L'obenner, questo sconosciuto

Messaggio da Bely »

Visto? 6 secondi sopra il PB e' un ottimo risultato nonostante ti sembrasse di non averne piu'! =D>
non volevo rappresentare il tuo incubo durante la corsa comunque! :emb:

ps il parco e' stupendo, la prossima volta che torno a Palermo ci passo di sicuro... magari di corsa :mrgreen:
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Re: [DIARIO] L'obenner, questo sconosciuto

Messaggio da RAEL70 »

Bely, mi ero scordato di incollare le prime righe del mio post (adesso ho modificato ed è tutto completo)!

No, non sei stata un incubo semmai una compagna invisibile della mia fatica! :wink:

Grazie per i complimenti alla Favorita: ti assicuro che correrci è qualcosa di straordinario (soprattutto la Domenica mattina)! :wink:
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Re: [DIARIO] L'obenner, questo sconosciuto

Messaggio da RAEL70 »

Puntata n. 10: Più che la condizione poté la volontà…
Eccomi arrivato alla tradizionale uscita lunga domenicale.

Arrivo alla Villa e vedo che stanno montando/smontando (onestamente non ho compreso bene cosa stessero facendo poiché le maestranze non erano ancora al lavoro) dei gazebo, muri dove ci si arrampica, insomma tutto un insieme di bella roba…
La temperatura è buona e quindi si parte…
Ho in testa un obiettivo ma, nonostante ci stia pensando dall’inizio della settimana, sono il primo a dubitare della riuscita.

Faccio il classico giro e mezzo della Villa e m’inoltro nel sentiero che mi porterà alla piazzetta; il ritmo è quello giusto, diciamo da “crociera” ed è quello che speravo se voglio raggiungere il mio “folle” obiettivo.
Per farla breve, arrivo alla piazzetta senza essere ne troppo stanco ma nemmeno troppo riposato, viro verso il cancello e mi butto nella discesa di Mondello.
Poco prima di superare il cancello si avvera un evento che non mi era mai capitato: 3 bikers mi salutano, uno dietro l’altro, ed io ricambio con grande soddisfazione!!! :beer:
Ah che bello, per un minuto non ho percepito più la mia fatica e il fiatone!!! Avessi di questi saluti ogni 2 Km le uscite sarebbero straordinariamente meno letali!!!

Arrivo al quinto chilometro e stacco un tempo decisamente interessante (e pensare che proprio oggi non me ne frega nulla di PB, andature e cavolate simili), 03:05 di ritardo rispetto al PB: ottimo anzi sarebbe stato meglio andare ancora più lenti.

Arrivo al sesto chilometro e rimango realmente di sasso: PB battuto di 00:56 secondi!!!
No, non ci credo e pensare che non è questo il mio obiettivo oggi, sto andando troppo forte, credo realmente di stare sbagliando tattica (dico sul serio). Ora, direte voi, te ne andrai, come sempre, a Mondello vero?

No, non ci penso nemmeno: arrivato al quadrivio con Via Venere (chi è mio concittadino sa di cosa parlo) giro subito a sinistra, direzione rotonda finale di Via dell’Olimpo: percorso mai provato, un'altra ennesima follia dell’obenner!!!

Corro imponendomi di guardare sempre a terra perché se alzo lo sguardo e vedo quel rettilineo senza fine (realmente non riesco a percepirne visivamente la fine) mi si paralizzano le gambe, il cervello va in tilt e io mi posso fermare e fare l’autostop. Settimo chilometro: PB battuto di 00:34 secondi, nooo, così non va. [-X

Posso capire la soddisfazione per aver migliorato la propria migliore prestazione ma ho il palese bisogno di centellinare le energie per raggiungere il mio obiettivo finale.
Superata la prima rotonda, affronto Viale dell’Olimpo e continuo a guardare sempre a terra altrimenti mi blocco. Ho le gambe dure, tutto sommato il cuore regge ancora ma le gambe fanno davvero fatica.
Ottavo chilometro: PB battuto di 01:36 secondi. Credetemi se vi dico che non m’importa nulla, assolutamente nulla, non è questo il giorno per pensare a queste stupidate, l’obiettivo finale è la cosa più importante.

Supero la seconda rotonda e adesso vedo la fine del Viale ma ho la netta sensazione che non finisca mai!
Nono chilometro: PB battuto di 00:31 secondi ma ormai non ho più alcuna energia.

Per idratarmi non c’è problema, il fiato più o meno riesco a trovarlo ma le gambe ormai stanno dando forfait.
Stacco il decimo chilometro e sono arrivato al termine di Viale dell’Olimpo: soddisfazione immensa, non avrei mai pensato di arrivare fino a qua! PB battuto di 03:26 secondi: stratosferico!

Inizio la strada per il ritorno e solo per qualche secondo penso a dove ho posteggiato la macchina: ho come la sensazione che l’auto fosse posteggiata a Trapani!!!
Cavolo, c’è una vita da dove mi trovo a dove devo arrivare e io ormai sono a zero.
Sono realmente a zero, fortunatamente ho ancora acqua nella borraccia ma la crisi è totale, davvero ho una brutta sensazione: avrò la forza di tornare alla Villa?
Me lo chiedo continuamente e, sinceramente, mi sto pentendo della mia pazzia: sto chiedendo troppo al mio corpo da obeso e adesso sto pagando il conto con gli interessi.
Undicesimo chilometro: PB battuto di 04:17 secondi, procedo solo di volontà, non c’è più alcuna andatura, niente di niente.

Man mano che mi avvicino alla fine di Via Venere mi vengono i brividi: mi aspetta la salita di Mondello e davvero mi viene da ridere; proverò a chiedere passaggio a qualche ciclista perché di farla a piedi non se ne parla nemmeno.Dodicesimo chilometro, fine di Via Venere ed inizio della salita: in ritardo, rispetto al PB, di 00:16 secondi.
Se al chilometro precedente avevo un vantaggio di quasi 4 minuti e mezzo e adesso sono in ritardo di 16 secondi capite bene che razza di crisi sto vivendo e ho la salita che mi attende a braccia aperte! :afraid:

Inizio questa sorta di “Via Crucis” con l’animo di chi sta andando al patibolo eppure proprio questa crisi ha la funzione di dissociare la mente dal fisico: se da una parte piuttosto che correre cerco invece di oppormi alla forza di gravità che mi spinge all’indietro, la mente inizia invece a farmi pensare tante cose.
Penso a quello che finora ho raggiunto (arrivare alla fine di Via dell’Olimpo, ma è impossibile!), penso anche a tutte le immani fatiche che ho fatto per arrivare fin qua, a tutti gli sbuffi, il fiatone, l’impossibilità di parlare, la testa che va per i fatti suoi, penso a quando (e se) tornerò a casa a farmi una mega doccia per poi buttarmi sul letto per almeno una decina di minuti e riflettere su quanto sono coglione a correre, penso a quando finirà questa tortura, penso al motivo per cui affronto sempre imprese impossibili per il mio fisico obeso, continuo a pensare se non sia il caso di cambiare sport, fare sacrifici e tornare al mio amato Nuoto e pensando, pensando arrivo al tredicesimo chilometro: PB battuto di 07:35 secondi.
Evidentemente il pensare non mi ha fatto fermare anche se io non ho questa sensazione di andare forte ma, al contrario, sono convintissimo di camminare.

Il cancello è ancora lontano ma è pur vero che Via Venere è già distante. Non so come ma arrivo al cancello (e per me è come se avessi visto la Madonna) e stacco il quattordicesimo chilometro: PB battuto 08:02 secondi!
L’obiettivo finale è a portata di mano, non debbo farmelo sfuggire ma non posso più contare sul fisico (gambe completamente KO da almeno 2 chilometri) ergo debbo affidarmi solo alla mente, solo lei può portarmi la dove voglio arrivare.

Nella “pista bianca” stacco il quindicesimo chilometro: PB battuto di 06:17 secondi. Barcollo, sbando a destra e a sinistra ma non mollo, l’obenner non molla mai, mai, anche se rimane sempre obenner!

Sto ormai arrivando alla Villa e vai con il sedicesimo chilometro: PB battuto 08:05 secondi!
Si, si, l’obiettivo è ormai su un piatto d’argento, manca pochissimo, davvero una inezia!
Dai Rael, dai, non hai più niente da dare, devi solo continuare per inerzia, gattona, procedi a saltelli (saltellare???), cammina su una gamba sola, corri come gli scimpanzé, insomma qualunque soluzione è ammessa ma non devi mollare, sei già in Villa, la vedi la macchina (no, non vedo nulla, non so nemmeno come mi chiamo)?

Sedici chilometri e mezzo: massima distanza mai coperta dall’obenner!!! Dio mio, non ci credo: OBIETTIVO RAGGIUNTO!!! :winner: :winner: :winner: :winner: :wacko: :wacko: :wacko:

Mi viene da piangere ma non riesco a farlo, non sono stanco, ho già da tempo superato quel livello: sono incapace di sedermi perché le gambe non le sento più (solo il cuore è ritornato ad una frequenza accettabile).
Camminando peggio di uno zombie (credetemi sulla parola) riesco ad arrivare alla macchina e mi metto seduto: accendo il motore e dopo pochissimi secondi provo dei forti dolori ad entrambe le gambe (secondo me ho prodotto talmente acido lattico che mi sta uscendo dal naso o da altri fori…).

Muto e zitto come sempre, metabolizzo, metto la prima e mi dirigo verso casa. Ho superato i miei limiti e ancora una volta ho vinto le Olimpiadi!

Adesso ho bisogno solo di riposo, riposo fisico e mentale…riposo???
Con due bimbe che mi aspettano a casa??? Diciamo che adesso inizia la fatica!!!
:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:, alla prossima gente!
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