[Diario] Road to UltraTrail

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Re: [Diario] Road to UltraTrail

Messaggio da victor76 »

Rieccomi qua a scrivere nel diario, dopo quasi 3 mesi di assenza.
Alla fine la gara da 9 km l'ho fatta e quindi ho raggiunto quota cento gare in carriera. Solo che ci sono arrivato influenzato e per fortuna con la squadra abbiamo deciso di correrla (quasi) tutti insieme e a ritmo blando. E' stato divertente e un bel modo di stare in compagnia. Solo che poi l'influenza mi è rimasta per altri 20 giorni, facendomi di nuovo interrompere la preparazione che solitamente nel periodo natalizio raggiunge il picco chilometrico.
Superata l'influenza mi sono rimesso sotto con gli allenamenti, ma senza mai riuscire a fare chissà cosa se non un trentello in montagna. Tanti altri allenamenti saltati poi per figlia e moglie influenzate.
Il 29 gennaio sono tornato in montagna e ho trovato a sorpresa circa 30 cm di neve e ho finalmente realizzato che alla Sila3Vette non sarà proprio una passeggiata di divertimento come avevo immaginato. Dopo circa 30 minuti nella neve avevo i piedi congelati e mi ero tutto raffreddato perchè non riuscivo proprio a correre. Mi sono immaginato quindi di essere in Sila di notte a morire assiderato, con temperature al di sotto di - 10°C e uno strato di neve di almeno quello spessore...
Così ho preso il telefono e ho chiamato uno degli organizzatori per chiedere info, il quale mi ha detto che se la gara fosse stata questa settimana, i gradi nelle parti più alte sarebbero arrivati a -15°e che il mio equipaggiamento non sarebbe stato adeguato. E' stato 45' minuti a darmi consigli e mi ha anche invitato a fare un test in notturna sul percorso con lui, al quale ho dovuto però rifiutare perchè ho ordinato varie cosette che ancora mi devono arrivare.
Morale della favola: tra due settimane ci sarà la gara e per fortuna le temperature previste al momento sembra che siano più umane e in più ho ordinato tanta robetta che dovrebbe in teoria aiutarmi a stare più tranquillo. Ma ancora tranquillo al 100% non sono e mi porto dietro un misto tra timore ed eccitazione per questa nuova avventura che mi aspetta. E il solo a pensare che ci saranno partecipanti alla gara da 250 km mi fa rabbribidire :afraid:
5 km: 21'20'' (4'16''/km) ---10 km: 43'54'' (4'23''/km)
21 km: 1h35'29'' (4'32''/km) --- 30 km: 2h37'57'' (5'15''/km)
42 km: 4h07'29'' (5'52''/km)
--- 6 ore: 50,506 km (7'08''/km)

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Re: [Diario] Road to UltraTrail

Messaggio da victor76 »

E anche questa avventura l'ho portata a termine. Pure stavolta è stato complicato, ma se le cose fossero sempre semplici che gusto ci sarebbe a farle? :mrgreen:
Avendo poco tempo a disposizione posterò il racconto a rate stavolta... sperando di terminarlo nel giro di questa settimana!
Iniziamo con la prima parte :study:

PROLOGO
Una gara in mezzo ai boschi della Sila, in pieno inverno, con neve, temperatura sotto zero e di notte. Ma che pazzia è mai questa? Eppure ogni anno ho monitorato questa gara, ma soprattutto per motivi lavorativi non ho potuto mai prendervi parte.
Così nei primi di ottobre, quando leggo dell'offerta di iscrizione di 1 euro a km, clicco senza pensarci su e senza neanche avere davanti un regolamento di gara, visto che sul sito c'è solo quello dell'edizione passata.
E non ci ho più pensato fino a fine gennaio quando, andato a correre nella mia montagna con circa 30 cm di neve per neanche mezz'ora, ho realizzato di essere completamente impreparato e soprattutto non attrezzato a riguardo. In più, la settimana successiva in Sila erano previste temperature in quota prossime ai -15°C e da lì mi è salito subito un sommo timore verso questa gara, che sarebbe stata dopo neanche un mese.
Chiamo così uno degli organizzatori che mi dedica il suo tempo e mi consiglia cosa acquistare, a completamento delle cose che già possiedo. In più mi da diverse dritte e consigli su come affrontare questo tipo di gara, prospettandomi gli scenari più critici che mi possano capitare.
Parto subito con gli ordini online e dopo 15 giorni ho tutto ciò che mi serve. Ordino delle scarpe da Trail in Goretex, due paia di calzini di media lunghezza e invernali, un nuovo copricapo, una maglia al 72% in lana merinos, scaldini, altri guanti, barrette energetiche.
Ora ho pure più opzioni di alcune attrezzature, che sceglierò gli ultimi giorni in base alle condizioni meteo previste per l'effettivo giorno dell'evento.
La settimana della gara arriva un caldo completamente fuori stagione, tanto che il venerdì della partenza porta a Cosenza 22°C e in Sila una minima notturna di soli pochi gradi sotto lo zero. Questo mi fa essere più ottimista sulle criticità notturne ma non proprio tranquillissimo.
La sera prima della gara preparo lo zaino e incredibilmente riesco ad infilare nel mio 5 litri: 1 piumino, 1 maglia termica di riserva, 1 calza lunga di riserva, la seconda frontale, 6 batterie AAA, 5 barrette, 4 mezzi sandwich con burro di arachidi, due borracce da 500, una mappa del percorso con i miei appunti, il telefonino (con sopra caricata l'app dove l'organizzazione ci monitorerà), due teli termici, due buste da usare per i guadi, un paio di guanti di riserva, tre scaldini.
La notte prima della gara mi addormento subito verso le 22, ma è solo un falsa illusione perchè alle 23 sono già sveglio e così rimarrò fino a quasi le 2. Poi dormiveglia fino alle 5:25 e infine alle 6 mi alzo definitivamente, più stanco di quanto sia andato a letto. Mi sento esausto e assonnato e mi tocca pure lavorare fino alle 13... Dopo una mattinata di sbadigli e un rapido ripasso del percorso, stacco dal lavoro e torno a casa, mangio qualcosa e mia moglie mi convince ad andare a provare a riposarmi. Poggio la testa alle 14:15 sul cuscino e alle 15, dopo l'impressione che non fosse passato neanche un minuto, lei mi sveglia, come da accordi. Mi alzo e mi sento rinato, tutta la stanchezza mattutina sembra sia scomparsa. Bene, ora sono davvero pronto a partire in direzione di Camigliatello Silano!

IN ATTESA DI PARTIRE
Mentre salgo in macchina verso la Sila mi guardo in giro e vedo pochissima neve. Solo un po' più accumulata nelle zone dove non arriva il sole e così mi illudo che sarà sul percorso. Sbagliando.
Arrivo per le 17 nella zona della partenza, chiedo ad un ragazzo dove si trova la Stazione di posta NDUT, appunto sede di partenza e arrivo, e mi dice che è poco più sopra ma che occorre parcheggiare lì a bordo strada e così faccio.
Parcheggio e mi reco subito al rifugio, dove ritiro il pacco gara (composto da una borraccia, una bibita al mandarino e la medaglia di legno) e attivo l'app di tracking sul telefono col numero di pettorale che mi hanno attribuito. Faccio una foto alla partenza e inizio a saggiare coi piedi lo sprofondamento nella neve presente già lì, dove centinaia di persone ci sono già passate. Ma non faccio collegamenti mentali con ciò che mi potrebbe aspettare sul percorso... La voglia di partire è tanta e penso solo a voler iniziare questa avventura il prima possibile.
Me ne torno in macchina e inizio a prepararmi, che tanto devo essere sotto l'arco per le 18 per il briefing, con partenza alle 19. Provo le ghette lunghe ma ho l'impressione che non siano proprio aderenti alla scarpa, così alla fine decido di mettere le ghette corte, che avevo usato solamente alla gara sull'Etna e che in pratica non erano servite a nulla se non a tagliarmi la pelle. Ci sono 4 gradi e vorrei ininiziare a correre (si, ancora mi illudo che sarà una gara in cui correrò...) solo con l'intimo termico in merinos e la giacca Bonatti Salomon, ma poi reputo che l'attesa alla partenza mi potrebbe far infreddolire troppo, così metto anche il secondo strato, composto da una semplice maglia felpata Kalenji. Ritengo sempre che il piumino non mi servirà ma in caso di emergenza potrebbe sempre tornarmi utile quindi lo lascio a riempire il 70% del mio zainetto. Che tanto non avrei altra roba da metterci (a parte il power bank che all'ultimo momento decido di non portarmi dietro, tanto l'orologio l'ho testato fino a 9 ore e tiene di sicuro fino a quando arrivo... quante illusioni!). Vado nella zona di partenza dove c'è pieno di atleti, di cui molti proveniente di fuori regione e qualcuno anche dall'estero. Scopro che l'80 km parte insieme alla 40 e che quindi faremo circa 22 km di percorso insieme.
A stare fermi fuori fa freddo, così dopo aver scambiato qualche parola con qualcuno vado nel rifugio dove tra focolare e fungo a gas c'è un piacevole tepore.
Nel briefing pre gara raccomandano i soliti accorgimenti sulla sicurezza e dicono che la prima parte della gara fino al rifugio di Monte Scuro è stata già calcata dai partecipanti alle altre gare e che la Via delle Vette che da Monte Scuro porta a Botte Donato è stata invece già battuta dai mezzi di Ferrovie dello Stato che ringraziano. Resta "vergine" solo l'ultimo tratto, che dal 22° porta all'arrivo e che non faceva parte dei percorsi delle altre gare. In realtà qua avevo frainteso io perchè ero convinto che l'ultimo tratto vergine fosse quello che dal 32° portava all'arrivo...
Alla domanda diretta di "ciaspole si o no" gli organizzatori restano sul vago, quindi io reputo che in caso di necessità ce le avrebbero fornite, dietro noleggio a pagamento per come mi era stato detto.
Ci informano anche che questo dovrebbe essere l'ultimo anno di gestione Pippo e Mara e che dall'anno prossimo probabilmente cambieranno tante cose...
Detto ciò, alle 19 siamo pronti a partire: ormai l'adrenalina ha stravinto contro qualsiasi timore e ho solo voglia di mettermi in viaggio per la mia prima gara in notturna.
5 km: 21'20'' (4'16''/km) ---10 km: 43'54'' (4'23''/km)
21 km: 1h35'29'' (4'32''/km) --- 30 km: 2h37'57'' (5'15''/km)
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Re: [Diario] Road to UltraTrail

Messaggio da victor76 »

Dimenticavo, posto una paio di foto della zona partenza!

Immagine
La stradina che porta al rifugio sede della partenza

Immagine
Il gonfiabile di partenza/arrivo (si parte in salita e si arriva in salita, perchè si ci arriva dall'altra parte!)
5 km: 21'20'' (4'16''/km) ---10 km: 43'54'' (4'23''/km)
21 km: 1h35'29'' (4'32''/km) --- 30 km: 2h37'57'' (5'15''/km)
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Re: [Diario] Road to UltraTrail

Messaggio da Bbagghins »

Intanto hai scritto, e questo significa che sei vivo 😅
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Re: [Diario] Road to UltraTrail

Messaggio da victor76 »

E in questi eventi non é mai una cosa scontata 😂😂😂
5 km: 21'20'' (4'16''/km) ---10 km: 43'54'' (4'23''/km)
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Re: [Diario] Road to UltraTrail

Messaggio da offriends »

Bello!
Attendiamo le prossime puntate!!!
...sto cominciando a farci un pensierino per il prossimo anno,
mi piacciono le avventure wild!
---------
Aloha
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Re: [Diario] Road to UltraTrail

Messaggio da victor76 »

Off, non oso chiederti su quale distanza stai facendo il pensierino :afraid:
5 km: 21'20'' (4'16''/km) ---10 km: 43'54'' (4'23''/km)
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Re: [Diario] Road to UltraTrail

Messaggio da fujiko »

Dai Victor non tenerci appesi!
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Re: [Diario] Road to UltraTrail

Messaggio da Beppogo »

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Re: [Diario] Road to UltraTrail

Messaggio da victor76 »

Eccomi! Purtroppo più veloce di così non riesco a fare. Ora posto la terza (e credo penultima) parte :D

L'AMARA SCOPERTA
Con in sottofondo la colonna sonora del Gladiatore ci danno il via (siamo in tutto 108, 97 della 40 km e 11 dell'80), mentre i fuochi d'artificio illuminano il buio della notte dando vita ad una partenza spettacolare. La traccia fornita dall'organizzazione l'ho caricata sull'orologio ma già so che il tratto iniziale è errato, in quanto nell'edizione in cui è stata registrata la traccia si partiva dal centro di Camigliatello. Ma tanto non si può sbagliare perchè si cammina in colonna in uno stretto sentiero nel bosco e in ripida salita. Credo di essere l'unico partecipante alla gara senza bastoncini...
Siccome mi ero schierato nelle retrovie, inizio già a fare qualche sorpasso, dovendo però farlo saltellando lateralmente al sentiero nella neve non battuta. Ma la coltre di neve non è alta quindi non ho problemi e recupero qualche posizione.
Dopo circa un chilometro sbuchiamo sulla strada asfaltata che porta da Camigliatello alle piste da sci. Vedo diversi atleti che conservano sci e ciaspole e ne approfitto per recuperare altre posizioni perchè finalmente posso correre liberamente. Il problema è che dopo circa 150 metri la strada asfaltata è terminata e si sale di nuovo sul sentiero innevato che costeggia inizialmente la pista sciistica.
Si sale ma gli atleti sono più distanziati l'un l'altro. La neve è presente ma effettivamente il passaggio di altri prima di me non mi fa avere particolari problemi. Continuo a recuperare posizioni e a scambiare parole con quelli che raggiungo. Saluto Antonio, l'organizzatore dell'Ultra Trail Li Foji che mi invita a partecipare all'edizione di quest'anno che sarà a giugno, faccio due chiacchiere col ciclista che arriverà poi primo alla 80 km e scambio due parole anche con Davide, un ragazzo pugliese di cui parlerò in seguito. Raggiungo tanti atleti e li supero senza problemi semplicemente camminando nella neve.
Quando arrivo intorno al 4° km già non vedo nessuno dietro o davanti a me, se non raramente qualche luce in lontananza. E qua inizio ad avere problemi perchè la neve è pochissimo battuta e sprofondo. Dopo un po' infatti mi raggiunge e supera facilmente un atleta campano con le ciaspole, di cui ancora non ho capito se facesse la 40 o la 80.
Ci saranno intorno a zero gradi, ma avverto molto caldo tant'è che mi apro la giacca. Sento solo il silenzio della notte e qualche uccello notturno che canta in lontananza e, nonostante il bosco sia fitto intorno a me, ogni tanto scorgo il cielo stellato e un piccolo spicchio di luna ad illuminare il cielo.
Ad un certo punto arrivo ad una biforcazione del sentiero: a sinistra ci sono le insegne per il rifugio di Monte Scuro, mentre a destra si continua col sentiero principale. La traccia del mio orologio è in tilt e non so che via prendere. Provo anche col telefono e l'app ufficiale e non ricevo indicazioni utili. Da entrambi i sentieri sono passati persone a giudicare dalle impronte, ma non riesco a decidere che direzione prendere. Temporeggio forse 20' ma non mi raggiunge nessuno da dietro. Siccome mi sto raffreddando, decido di continuare sul sentiero principale e per fortuna sarà la scelta giusta.
Dopo un neanche un chilometro infatti raggiungo di nuovo la strada asfaltata e, nonostante sia in forte salita, mi metto a correre. So che sono vicino al primo rifugio e mi illudo che la Strada delle Vette sarà anch'essa così, completamente libera da neve. Attorno alla fine dell'8° km però trovo Saverio, uno degli organizzatori, che mi dice di lasciare la strada e dirigermi a destra, perchè invece di farci arrivare al rifugio dall'asfalto ci vanno salire su una collinetta innevata, passando tra gli alberi e senza alcun sentiero. Faccio questo tratto insieme ad un atleta con gli sci che nel frattempo ho raggiunto e insieme a lui giungiamo al rifugio di Monte Scuro (e siamo a 9 km e oltre quota 1.600 m). Qua prendo solo una bottiglietta d'acqua da mezzo litro che travaso nella mia borraccia, firmo sul foglio dei passaggi (accorgendomi che prima di me tra le due gare sono passati da qui ancora pochissimi atleti) e riparto insieme allo sciatore, il quale mi dice che invece di fare il giro da dietro, possiamo "tagliare" di fianco al rifugio e raggiungere immediatamente Strada delle Vette. Lo seguo e per poco non ci facciamo male a scendere da quella scarpata che lui mi fa percorrere, comprensiva anche di salto di staccionata.
Arrivati giù gli chiedo che direzione prendere e lui mi dice che siamo già arrivati. Mi continuo a guardare intorno e vedo solo neve, ma lui mi conferma che siamo già su Strada delle Vette. Sono incredulo perchè me la immaginavo ripulita o almeno battuta, invece vedo pochissime tracce di passaggio di altri prima di noi. Mi rimetto in marcia e lo stacco subito, perchè con gli sci in salita immagino sia abbastanza faticoso e dopo poche centinaia di metri torno ad essere da solo. Cerco di camminare in maniera più leggera possibile per non sprofondare e, se solo provo a correre, le gambe affondano e la neve mi arriva quasi alle ginocchia. La strada è abbastanza larga e ciò fa perdere la protezione del bosco, il vento freddo notturno mi induce a chiudermi bene la giacca e quella sensazione di caldo che avevo fino al rifugio mi abbandonerà per tutta la fase successiva della gara. Ad un certo punto la strada inizia a scendere e riprovo a correre, ma dopo poche decine di metri mi sprofonda il piede sinistro che fa da perno e mi trovo catapultato a terra di schiena. Nessun problema con tutta quella neve, mi rialzo e riprendo il cammino.
Al 14° km dobbiamo abbandonare Strada delle Vette per tornare sul sentiero. Vedo non lontani da me un paio di atleti, ma credo siano attrezzati con ciaspole o altro e subito allungano e spariscono nel buio della notte. Nel sentiero si sprofonda più seriamente ma so che il rifugio di Monte Curcio dista solo un chilometro, quindi proseguo tranquillo. Dopo circa 500 faticosi metri, esco dal bosco e raggiungo la pista da sci, nello stesso punto in cui sono sbucato nella gara che ho fatto la scorsa estate. Anche di notte riconosco il passaggio e quindi piego subito a destra e stavolta mi trovo proprio sulla pista e questa si che è veramente ben compattata.
Inizio la risalita verso il rifugio, ben sapendo che mi aspetta però una salitina breve ma durissima prima di raggiungerlo. Ma proprio mentre sto virando verso destra, vedo arrivare all'orizzonte un enorme macchinario pieno di luci che sembra un'astronave. E' una di quelle macchine che battono la neve sulle piste da sci e non ne avevo mai vista una così da vicino prima d'allora. Il conducente mi fa segno, così mi avvicino e lui mi dice che sto sbagliando e che devo andare verso sinistra. E così faccio.
Seguendo le sue indicazioni in effetti arrivo sempre allo stesso punto e allungo un po' il percorso, ma la salita è molto meno accentuata. Giungo così al Rifugio di Monte Curcio (16° km e 1.750 m slm) dopo 3h 15', con un margine di 45' su questo che era l'unico cancello orario previsto sul percorso. Entro nel rifugio e trovo solo un paio di persone che lì lavorano. Mi faccio dare una bottiglietta d'acqua da mezzo litro e mi siedo ad un tavolo. Mi scatto un selfie (che sarà l'unico della gara) e dico a casa che va tutto bene. Potrei ordinare anche qualcosa da mangiare ma per il momento sto mandando giù le cose che mi sono portato dietro da casa e ritengo di essere apposto così. Nonostante sia qua previsto il cancello orario non c'è nessuno che segna i passaggi e questo credo sia molto pericoloso per coloro i quali arrivino in questo punto 2-3 o più ore dopo il mio passaggio. Comunque saluto e torno all'aria aperta, dove stavolta lo sbalzo termico tra dentro e fuori mi fa avvertire brividi di freddo.
Da Monte Curcio si scende di nuovo verso la Strada delle Vette per quasi un chilometro ma stavolta è davvero tutto battuto tipo le piste, così riesco a correre in continuità e mi riscaldo velocemente. In questo tratto in discesa mi sorpassa l'atleta in bici che poi vincerà la 80 km e incontro un atleta con gli sci che sta tornando indietro verso il rifugio. Mi dice che ha delle vesciche ai piedi e si ritira.
Arrivato di nuovo sulla Strada delle Vette, stavolta trovo a sorpresa che è stata anch'essa davvero tutta battuta con qualche mezzo e riesco a correre per fortuna, perchè essendo la strada non protetta dal bosco, è soggetta ad un vento gelido che mi fa rabbrividire.
Poco prima del 20° la strada però inizia a salire di nuovo, perchè ci avviciniamo a Monte Botte Donato, la vetta più alta dell'altopiano silano. Raggiungo e supero un ragazzo con gli sci e mi avvicino sempre più ad un atleta con le ciaspole, fino ad arrivarci a circa 60-70 metri. Poi però la strada sale maggiormente e la neve è meno battuta, così rallento in automatico e la distanza tra di noi aumenta di nuovo.
Mi guardo spesso in giro perchè ho paura di perdere il bivio che divide la 40 dalla 80 km (nel briefieng ci avevano detto che qualcuno ogni anno qua aveva sbagliato), ma quando vi arrivo effettivamente non si può sbagliare perchè la freccia a sinistra è molto evidente. E purtroppo l'atleta con le ciaspole che mi precedeva vira a destra continuando sulla Strada delle Vette (quindi fa l'80 km) e mi lascia proseguire da solo. E qui inizia e quasi finisce la mia vera gara, dopo circa 22,5 km e 4h 30' dalla partenza, e a 1.800 m slm.
5 km: 21'20'' (4'16''/km) ---10 km: 43'54'' (4'23''/km)
21 km: 1h35'29'' (4'32''/km) --- 30 km: 2h37'57'' (5'15''/km)
42 km: 4h07'29'' (5'52''/km)
--- 6 ore: 50,506 km (7'08''/km)

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