[Diario] Road to UltraTrail

[victor76]

Ti ringrazio, @HappyFra

[victor76]

Buongiorno a tutti!
Dopo una vita ritorno ad aggiornare questo 3D!
Vista la premessa da inizio anno e la relativa poca corsa, non sono riuscito a fare grandi cose.

- 06/04/2024 L'ultimo sopravvisito a Castellaneta (TA) con Marcello e Francesca dove ho percorso 53 km
- 05/05/2024 10km certificata a Squillace (CZ) chiusa in 46'13''
- 12/05/2024 Trail Sito Alto a Sala Consilina (SA) di 24km e 1560 m D+
- 07/07/2024 Aspromonte Trail a Gambarie (RC) di 25km e 1.000 m D+
- 03/08/2024 6 ore di Curinga (CZ) dove per problemi di pancia già dalla seconda ora ho percorso solo 44,386 km (mio minimo storico su 7 partecipazioni)
- 09/08/2024 Corri Lago (CS) gara di 5 km chiusa in 23'15''

Ed ecco però ieri arrivare la ciliegina sportiva stagionale sulla torta: la mia prima gara di triathlon, seppur solo uno sprint. Lascio di seguito il racconto, che dimostra che ancora una volta tutto è possibile se davvero si vuole raggiungere un obiettivo

[victor76]

Sono diventato un triathleta!
Quando un amico mi ha detto ieri sera: "Non sapevo tu fossi un triathleta" gli ho risposto "Non lo sapevo neanche io". Perchè a parte qualche giro in bici estivo e qualche nuotata a mare (di qualche decina di metri), l'unico sport che sento di praticare è la corsa.
L'idea del triathlon mi era venuta in mente lo scorso anno ma poi in estate ho nuotato pochissimo e l'idea di debuttare a settembre è tramondata.
Quest'anno invece mi sono mosso in anticipo e già a marzo mi sono fatto fare il certificato medico agonistico anche per questa disciplina. E qualche mese dopo ho acquistato un orologio usato che mi permettesse di monitorare i miei allenamenti in acque libere.
Il 16 giugno, con 140 m e varie pause, finalmente ho iniziato a nuotare, partendo da qualche decina di metri fino a superare il chilometro ad agosto, sempre facendo qualche pausa.
Ho nuotato sempre da solo cercando di vincere il timore del nuotare lontano dalla riva e pian piano ho acquisito sempre più confidenza con l'acqua. Ma ero ancora lontanissimo dai tempi di nuoto dei triathleti così mi sono rivolto al compagno di squadra Pierluca per una lezione.
I suoi molteplici consigli e gli allenamenti di tecnica che mi ha suggerito mi hanno aiutato tantissimo ed effettivamente questo è stato ciò che mi ha convinto a provarci veramente.
Importantissimi sono stati anche i consigli ricevuti su Running Forum, che mi hanno fatto rendere conto che con la mia scarsità natatoria dovevo dare una svolta in qualche modo agli allenamenti.
E gli allenamenti ad un certo punto stavano andando anche bene quando poco prima di Ferragosto mi arriva un forte mal di schiena, che mi farà rivedere tutti i miei programmi. Riduco prima gli allenamenti in bici e poi quelli di nuoto (complici anche il mal tempo e il mare mosso). A due settimana dalla gara, non riuscendo più a nuotare a mare, prendo la decisione di iscrivermi in piscina e ci vado due volte.
L'ultima settimana pre gara non prendo proprio la bici e mi limito a una nuotata e 3-4 corsette da mezz'oretta.
La schiena mi fa sempre male ma è un dolore sotto controllo quindi la gara si può fare.

La mattina della gara carico tutto in macchina e parto. Sono previsti 35°C a Reggio Calabria (38°C percepiti) e decido di non esporre al caldo la mia famiglia e di andare da solo.
Arrivo sul posto poco prima delle 9.30, parcheggio, rimonto la bici e vado al B&B dove ha alloggiato Pierluca, il quale mi ha già ritirato il pacco gara. Mi cambio, sistemo gli adesivi alla bici, sul casco e sulla borsa e vado in segreteria a farmi segnare i numeri su braccia e gambe.
Il mare mi sembra abbastanza calmo per fortuna, quindi almeno la difficoltà del mare mosso è scongiurata.
Mi reco poi alla zona cambio dove i giudici prima mi dicono che devo entrare in zona col caschetto allacciato (anche conducendo la bici a piedi) e poi che la bici deve avere i tappi al manubrio (cosa che io ho perso nella caduta di qualche anno fa) ma che Pierluca mi aveva già sostituito col nastro telato.
Comunque posiziono la bici e tutto il resto dell'attrezzatura che mi servirà poi nelle successive frazioni, prendo cuffie e occhiali e vado a depositare la borsa, per poi ritornare nella zona cambio per il briefing pre gara.
Durante quest'ultimo ci dicono che c'è una boa bianca direzionale e che bisogna girare in senso antiorario attorno alle due boe gialle (che non possono essere ancorate a terra perchè è zona archeologica e che quindi sono sorrette due due barche). Ci dicono anche di mantenere la destra in bici e che hanno cambiato il percorso della corsa, passando da 2 a un solo giro su un percorso più lungo.

Finito il briefing andiamo in spiaggia e siamo pronti per partire. Io (e pochissimi altri triathleti) mi porto le ciabatte e le lascio in un punto in cui spero di ritrovarle al ritorno. Il cammino da fare da lì fino alla zona cambio è lungo e non voglio farmelo a piedi scalzi.
Con un breve conto alla rovescia si parte. Mi metto proprio in fondo al gruppo per non ricevere qualche calcio o manata e perchè sono molto più lento degli altri. Infatti dopo cento metri ho solo un paio di atleti vicini e alla prima boa sono già penultimo. Il mio dubbio di soffrire di vertigini per la profondità del mare sparisce subito perchè dopo 3-4 m dalla riva il fondale sprofonda di qualche centinaio di metri quindi con o senza occhialini si vede solo tutto blu sott'acqua.
Dalla prima alla seconda boa mi si affianca uno degli assistenti in canoa e mi chiede se va tutto bene (sono penultimo e gli altri davanti già lontani...). Gli dico che sono solo scarso e si fa qualche centinaio di metri a farmi compagnia. Nelle vicinanze della seconda boa mi lascia e va dall'ultimo concorrente e io proseguo da solo. Finalmente riesco a prendere il mio ritmo e nuotare con regolarità ma ho le braccia stanche dal ritmo troppo alto del primo tratto e devo fare qualche comunque qualche veloce pausa. Inoltre, pur sembrando calmo, il mare è caratterizzato da frequenti onde trasversali che mi danno parecchio fastidio. E la stessa cosa sarà poi segnalata da altri atleti nel post gara.
Quando supero la prima boa in acqua sono rimasti 3-4 concorrenti davanti a me e quasi già alla riva. Ma io non riesco ad accelerare e vado avanti alla mia velocità di crociera. Quando finalmente tocco terra con i piedi riesco a malapena a camminare tra stanchezza e il dolore per le pietre del fondale. Il mio orologio segna 916 m contro i 750 m ufficiali di gara, ma tra boe in movimento e miei errori di di traiettoria ci sta. Faccio comunque un tempone rispetto alle mie solite nuotate, ben lontano dai miei standard.
Metto le ciabatte, salgo le scale camminando e non ricordo se faccio il tratto di strada di corsa o sempre in cammino (credo però in quest'ultimo modo). Comunque arrivo in zona cambio, poggio cuffia e occhialini, mi siedo a terra infilo calze e scarpe. Poi metto il numero di pettorale, il casco e gli occhiali e spingo la bici fino alla mounth line. Provo a bere i sali che avevo lasciato nella borraccia ma sono bollenti e li sputo. Neanche ci provo a prendere il gel, anch'esso lasciato al sole. Ma al momento sono ancora bagnato e rinfrescato dall'acqua di mare, quindi rimando la bevuta al ristoro della corsa.
Montato in bici vado subito fortissimo (sempre per i miei canoni). Abituato a fare salite, in piano riesco a mantenere una velocità media di circa 30 km/h, contro la mia solita di 22-23. Nonostante questo però riesco a recuperare solo un paio di posizioni perchè gli altri vanno oltre i 40 km/h. Il percorso è molto scorrevole, perdo solo un po' di tempo nelle curve dove si fa inversione e nel tratto col vento contrario in cui faccio un po' di fatica. Le gambe le sento un po' stanche ma quello che più mi da fastidio sono le braccia, esauste dopo la nuotata, che non riesco neanche a tenerle sul manubrio e ogni tanto costretto a smuoverle per i dolori. Alla fine del sesto giro ritorno alla zona cambio, dopo essere sceso dalla bici alla dismounth line. Appena sceso non riesco neanche a camminare dal mal di schiena e quelle decine di metri sono terribili. Non premo neanche subito il bottincino del lap sull'orologio ma solo dopo un po'. Arrivo in qualche modo alla mia postazione, appendo la bici, tolgo casco e occhiali, giro il pettorale davanti, metto il cappellino e riparto di corsa.
E' quasi l'una e fa un caldo tremendo, anche perchè il percorso è tutto al sole. Quando arrivo al punto di ristoro il ragazzo mi dice che l'acqua è terminata e già mi immagino di collassare da qualche parte sul lungomare visto che non bevo nulla dal pre gara. Stringo i denti e continuo a correre, via via incrociando i runner che tornano verso l'arrivo. Dopo un paio di chilometri faccio un tratto camminando per fare abbassare un po' la temperatura corporea e poi, per fortuna, al giro di boa c'è una signora con una pompa dalle quale mie fermo e mi faccio completamente annaffiare. E' un po' fastidioso correre con le scarpe piene d'acqua ma almeno sento finalmente un po' di fresco. All'unica salita del tracciato cammino nuovamente, ma subito dopo ricomincio a correre e supero prima 3 atleti che correvano insieme e poi l'unica donna iscritta alla gara.
Nonostante la corsa sia stata la frazione in cui ho sofferto di più resta comunque quella in cui sono andato meglio, recuperando più posizioni.

All'arrivo mi aspettano i miei amici che mi fanno i complimenti per aver portato a termine la gara. Termino sest'ultimo si, ma con i miei PB in nuoto e in bici. Con la corsa sarei potuto andare un po' meglio, ma anche se avessi corso più veloce (cosa comunque non fattibile ieri) avrei potuto recuperare solo 1-2 posizioni. E ora? Ora sono un triathleta sulla carta, per quando io abbia fatto solo uno sprint, ma difatto faccio bici e nuoto solo in estate quindi non credo sia un'attività destinata a ripetersi in futuro. Sarebbe troppo faticoso ricominciare ogni anno in estate con le altre due discipline. E in più con 3 discipline da allenare negli ultimi mesi ho trascurato tantissimo la corsa.
Quindi per il momento sono un triathleta (estivo), ma in futuro sarà molto difficile ripetere l'esperienza. Ma ancora ci sarebbe un'altro triathlon per chiudere la stagione: Palmi il 22 settembre.

Dati della gara:
Tempo finale: 1h 36' 53''
Distanza totale: 26,76 km

Nuoto: 916m in 24'34'' (2:41/100m)
T1: 2'39''
Bici: 20,32 km in 40'50'' (29,9 km/h)
T2: 25'' (in realtà il T2 è più lungo e il tempo in bici più breve perchè ho cliccato dopo l'orologio)
Corsa: 5,36 km in 28'24'' (5'18''/km)

[fujiko]

Bravo Victor!

[Moran]

Complimenti!

[StePo8]

..complimenti e non pensare di cavartela così !
Questo è solo l'inizio ti aspettiamo per altri racconti di altre gare nella triplice! ...ma non hai trovato il tutto molto divertente ?

[victor76]

Grazie a tutti!
@StePo8 è tutto molto divertente, è vero. Ma d'inverno non riuscirò ne a nuotare ne a fare bici... Come si fa?

[Moran]

Nuoto: vai in piscina. Bici: ti compri un rullo.

[victor76]

@Moran da settimana prossima con la figlia che ricomincia a scuola non avrò più pomeriggi liberi quindi addio nuoto quasi certo. Sui rulli ci sto pensando invece, anche se l'idea non mi entusiasma moltissimo...

[Moran]

Scherzavo, eh, ma neanche troppo. Io sto seriamente pensando ai rulli perché la bici mi piace ma non ho mai tempo se non appunto in estate, in inverno non si può uscire alle sette di sera con il buio, o almeno a me non attira per niente. Così invece potrei fare un'oretta tranquilla in casa nelle sere in cui non vado a correre, e con i programmi interattivi che ci sono adesso si riesce anche ad avere un minimo di varietà, oltre che fare allenamenti mirati. Certo, bisogna investirci qualche soldino.