

A volte è meglio pesare le parole piuttosto che un panino con la mortadella



Moderatori: filattiera, runningmamy, grantuking, Hystrix, HappyFra
completamente d'accordo! ed era a questo che pensavo nei miei post....e parlo anche per esperienza personale: ho passato un periodo in cui il cibo era diventato un "nemico" da controllare, più che da amare...non ero malata, ne a livelli "patologici", ma non mi godevo il cibo, ne il mangiarlo, ne tantomeno il cucinarlo (che è la cosa che amo di più)...praticamente, quando guardavo una fetta di torta, non vedevo il piacere di mangiarla, di condividerla con altri, ecc, ma solo quanti grassi, quanti zuccheri e calorie...ad un certo punto ho detto basta...era assurdo che se sforavo un pò (ad un compleanno, ma anche in una giornata qualsiasi quando ne avevo voglia), il primo pensiero era come compensare (e cioè con allenamento in più o cibo in meno!)...adesso, complice la corsa e quindi un altro stile di vita, la vivo diversamente...ovvio che se sgarro molto, il giorno dopo cerco di stare più leggera, ma ho cambiato il mio modo di pensare il cibo...se mi voglio mangiare una pizza, la coca, il dolce...lo faccio senza problemi...jean ha scritto:Io credo che l'esempio che ha postato Running Wild non si discosti molto come tipo di patologia da quella di quelle persone che pesano ossessivamente ogni molecola di cibo per paura di ingrassare![]()
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A volte è meglio pesare le parole piuttosto che un panino con la mortadella![]()
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