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Premessa doverosa: non sono il corridore in firma. Con un infortunio alle spalle da recuperare, che mi aveva già costretto a mesi di sostanziale fermo, il Covid mi ha dato il colpo di grazia. Il peso in firma (che era già enorme) è aumentato di parecchio... il tempo in firma (che era già per molti versi imbarazzante) è un ricordo nostalgico. In queste condizioni atletiche (che chiamo atletiche solo per capirci) una recensione è fuori luogo... so di non poter valutare la scarpa come l'avrei valutata l'anno scorso di questi tempi.
Ma lo vedo come un "servizio" alla comunità

(semplicemente invito a tenere presente i limiti della mia condizione)
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La T17 è comoda. La T17 è morbida. La T17 è ampia, abbondante.
Ecco una scarpa che, sui punti citati, non scende a compromessi.
Indosso un plantare fatto su misura da mesi. Forse finalmente posso abbandonare la mia costante (ed infruttuosa) ricerca di stabilità nella scarpa, per rimanere definitivamente nel più ampio ed assortito mondo delle neutre, visto che il lavoro di correzione del mio appoggio lo farà il plantare (per ora, devo dire, con risultati che definirei discreti).
Ecco... togliamoci subito questo punto: devi inserire un plantare nelle scarpe? Stai valutando una scarpa da running a questo scopo? Ecco. Sicuramente devi mettere la T17 tra i candidati. Con quel collo abbondante, quella pianta così ampia ed accogliente, la T17 sembra fatta quasi ad hoc per lo scopo.
Ma a correrci com'è?
Solereview, nelle sue recensioni, ci ha abituato ad una scala per identificare la morbidezza ed ammortizzazione (cushioning softness) che fa da "Firm" a "Mushy". La T17 è definita "Soft" in tutta la lunghezza dell'intersuola.
Ora, io non sono nessuno per contestare Solereview ... ma se la T17 è "Soft" allora io davvero sono curioso di calzare una "Mushy", dal momento che non credo si possa realizzare una scarpa più morbida di così che possa essere ancora definita scarpa da running. Se non è "Mushy" la T17, allora...
Ed infatti qui ci troviamo secondo me proprio al limite di morbidezza che una scarpa da running può concedersi. Questo Pwrrun ricorda da vicino il Boost di Adidas quanto a morbidezza... ma a differenza di questo (che per me fu una delusione inenarrabile) non ti da proprio quella sensazione di "gomma sgonfia" che costituisce il principale difetto delle scarpe molto morbide (stile rimani lì... non ti muovi, affondi... e fai fatica ad avanzare, avete presente? ). La T17 secondo me da questo punto di vista è un bel pezzo avanti rispetto alla UltraBoost (un'anima ce l'ha, la senti... non diresti mai che è una scarpa reattiva... ma se compri T17 non lo fai certo per avere lo strumento che ti supporterà nella tua ricerca del PB, concordate?).
E già che ne abbiamo parlato: se spingi, secondo me, comunque non puoi pretendere. Chi ha progettato quella scarpa non aveva in mente di farti fare un centimetro in più rispetto a quello che le tue gambe sanno già fare (ma neanche meno... e forse va bene così).
Una volta dissi che la Nike Odyssey React sarebbe stata la scarpa perfetta per me... se solo non fosse stata così affusolata, quindi con una pianta decisamente più abbondante, in modo da darle anche più stabilità.
Ecco: posso bestemmiare? il Pwrrun mi è sembrato un React più morbido... e meno reattivo. In una scarpa, la T17, che fa della comodità la sua vera forza. Inoltre è la scarpa neutra più stabile che abbia mai provato (non c'è uno specifico progetto a riguardo, secondo me... è semplicemente che sull'ampiezza in pianta ci troviamo nella galassia opposta rispetto alla filosofia Nike).
Se siete pesanti, se state cercando una scarpa da lunghi riposanti e recupero, se il peso della scarpa (non solo quello effettivo, ma anche quello percepito) NON è per voi un parametro dirimente, se a questo giro volete sperimentare il massimo comfort... date una chance alla T17- E' una scarpa di lusso.