In attesa del mio report copio e incollo il post del grande Luca Guerini su FB:
SwissPeaks Trail 364km 26600D+ ( 14° in 110 ore e 16 minuti con un riposo totale di 85 minuti ma più stropicciato del pettorale e più storto del gobbo di Notre Dame )
Quando ti iscrivi alla Swiss Peak 360 devi avere qualche certezza e per questo chiedi a qualche amico poi magari via via km dopo km ti fai una opinione tua e riduci il novero degli amici fidati.
La Swiss Peak 360 è più o meno come il TOR ->

FALSO
Scordatevi le Altevie n.1 e n2. della VDA con una manutenzione degna delle vie imperiali del sacro romano impero, gli svizzeri vi manderanno prima su una serie infinita di drittoni incredibili da fondovalle lungo pinete verticali e poi su pietraie e sfasciume con passaggi obbligati. Discese modalità “downhill on” ed alla fine le ginocchia e le cartilagini ringrazieranno, se FB vi ricorda i momenti migliori degli anni passati ecco loro vi faranno ricordare gli acciacchi di una vita anche se sopiti dagli anni.
La Swiss Peak 360 vi darà la possibilità di contemplare paesaggi incredibili ->

FALSO
Dopo le prime 24 ore di gara sarete così stanchi e con la testa bassa sulle salite che scoprirete dettagli sulle vostre scarpe che non avevate mai notato prima, scarpe che usavate da una vita. Comunque uno sguardo al la diga della Grand Dixence con le sue grigie acque di disgelo poi iniziate la traversata del Grand Desert e riempitevi gli occhi con quella panorami , ne vale decisamente la pena.
La Swiss Peak 360 non presenta passaggi tecnici ->

FALSO
Quando arrivi la notte prima di una cabane e inizia un lungo tratto parzialmente attrezzato con catenelle arrugginite d’annata e un po' di passaggi scivolosi sul ripido e in cui la pericolosità ti è ricordata da una banda di nastro bianco/rosso da lavori in corso sul lato esposto, ecco lì la tua attenzione migliora e ti ricredi sulla precisione svizzera nell’attrezzaggio dei passaggi. Il classico tratto attrezzato semplice che fatto la notte e con un pò di umidità ti fa sentire come un gatto in tangenziale all’attraversamento delle corsie. All’inizio delle catene gli svizzeri vi mettono una lucina giusto per ricordarvi che seppur vecchie delle catene ci sono, usatele.
Alla Swiss Peak 360 i ristori hanno cadenze regolari come al TOR ->

VERO
I ristori sono posizionati con cadenza regolare ma gli svizzeri sono subdoli e visto che i percorsi sono decisamente più lenti passerà decisamente più tempo tra un ristoro e l’altro. Comunque, varietà alimentare buona e superiore allo standard nazionale rossocrociato e volontari disponibili.
Alla Swiss Peak 360 le mucche sono più grandi e cattive di quelle delle TOR ->

VERO
Le mucche che troverete sul percorso saranno decisamente giganti, a volte vi inseguiranno ma voi mostratevi sicuri, un po' di ritegno tirate fuori il malghese sopito che è in voi. Alla seconda notte insonne a volte possono essere confuse con alci ma questo è un altro discorso.
PS: Anche le mucche svizzere mangiano le balise soprattutto sui bivi oppure anche in svizzera sarebbe il caso di aumentare il numero di balise e indicazioni nei punti di deviazione.
Alla Swiss Peak 360 serve partire con una strategia ->

VERO
La gara non può essere improvvisata, quindi non guardate niente del profilo altimetrico e partite con un classico low profile, poi ravanate dignitosamente su ogni salita e tirate fuori il discesista che è in voi riempitevi di sano ottimismo e potrebbe capitarvi di trovarvi stabilmente nei primi 8. Poi con nonchalance negli ultimi 120 Km optate per un blocco della schiena e trascinatevi fino all’arrivo dolorante e saltando i riposi per non perdere troppe posizioni ed alla fine nonostante arriverete 14° in poco più di 110 ore vi sembrerà di aver vinto. Se la schiena vi facesse particolarmente male siete autorizzati ad una sana blasfemia dopotutto sono modalità per alleggerire lo stress acconsentite anche da un clero liberale e sportivo in queste competizioni.
PS: Se il blocco della schiena avvenisse a sinistra siete autorizzati ad incolpare i comunisti, d’altra parte, è noto che oltre a mangiare i bambini un po' negativi lo siano storicamente sempre stati.
Alla Swiss Peak 360 serve una crew fidata ->

VERO
Un team di supporto familiare funziona sempre, moglie e figlia opportunamente remunerate possono supportarvi degnamente come un team professionistico poi giocatevi il jolly di qualche vero amico che vi viene a fare il tifo.
[Cit. Grazie a Francesca, Chiara , Elisa , Veronica ed a Claudio e Alessandra che ti fanno una gran bella sorpresa]
Alla Swiss Peak 360 una buona tecnica è non dormire ->

FALSO
Non dormire è una buona tecnica per recuperare tempo perduto o se qualche problema di schiena e ginocchia vi rallenta certo in cambio dovrete convivere con qualche allucinazione di rito, confusioni sul percorso accavallarsi di ricorsi delle vostre gare degli ultimi 10 anni. Per i pezzi tecnici non preoccupatevi , li quando rischierete la vita generalmente il cervello si risveglierà e anche l’attenzione tornerà a livelli di veglia.
La Swiss Peak 360 è un viaggio ->

FALSO
E’ decisamente solo una gara ultra, d’altra parte quale persona sana di mente attraverserebbe il vallese con una traversata di 360 km su sentieri impervi e poi nemmeno si spiegherebbe quale potrebbe essere la logica di un un viaggio con pause veloci, riposi minimi qualche vescica ed dolori vari ? Per la serie il mio tour operator è differente.
La Swiss Peak 360 ti fa vedere chiaramente le cose che contano ->

VERO
Quando inizi una gara di 360KM con una forma indecente poi per ¾ di gara ti gira tutto per il meglio ma alla fine inizia a bloccarsi la schiena e vorresti fermarti piuttosto che procedere come un bradipo per gli “ultimi 100 Km” ma guardi tua moglie e tua figlia che si sono fatte un mazzo più del tuo per farti arrivare fino lì , non puoi che decidere di arrivare comunque , estrai l’arma segreta della blasfemia , cerchi di non dormire e alla fine a Bouveret arrivi tra luci spente e una decina di ore in ritardo rispetto al preventivato. Certo quando passi la linea del traguardo e non si capisce se il rilevatore chip ha funzionato e ti dicono che non è importante quello che importa è che hai fatto tutto il viaggio imprechi solo e non fai gesti inconsulti solo perché le forze non te lo permettono.