Io, che sono tendenzialmente a bassa cadenza, per aumentare il ritmo tendevo ad aumentare molto la falcata e poco o niente la cadenza. Questo fino a ieri. Ora sto cercando di aumentare la cadenza ma senza impormi forzature, cercando di migliorare la postura. Cerco di arretrare il busto che era troppo piegato in avanti e contemporaneamente avanzare il bacino.
Oggi ho fatto un progressivo e ho notato un comportamento opposto a prima: aumentando il passo ho aumentato la cadenza mantenendo la lunghezza quasi invariata. E senza dovermelo imporre.
Ultima modifica di same il 24 feb 2024, 17:02, modificato 1 volta in totale.
Io sto facendo il percorso inverso invece: Mercoledì nel lungo a 4:30 (che è vicino al ritmo maratona per me) ero a 174 passi. Di più e sono un po’ fuori controllo. Anche oggi in pista gli 800 li ho fatti fra i 180 e i 184. Se guardo gli allenamenti di un anno fa a 185 passi correvo gli intervalli a 4:15. Non so se è un bene o un male, ma non ho fatto niente “apposta”, penso il corpo si adatti a quello che è più economico
@MassiF magari invece non è cambiato così tanto nell'impostazione ma solo cambiato a che ritmo corrisponde per te un passo gara... Nel senso che magari ora gli intervalli allo stesso effort di prima sarebbero cmq a 185 passi ma nettamente nettamente più veloci. E questo ovviamente sarebbe un bene
Il mio diario tra pesi corsa e (ogni tanto) dieta 5k 19.07 (passaggio test) 10k 38.34 (test pista 01/22) 21k 1h23.23(Roma Ostia '22) 42k 2h58.47 (Milano '22) 6h 70.4km (Grosseto '24)
Nella corsa di oggi le 4 ripetute sui 3K sono venute tutte a 176 passi di media, stesso passo, stessa cadenza. I recuperi sui 171, le ripetute brevi un po’ più “a caso”, fra i 178 e i 186.
Direi che è il sintomo che fino a un certo punto sono in controllo, dopo comincio a scompormi e la cadenza diventa meno uniforme.
Interessante da notare che Sabato scorso, allo stesso passo ma con una scarpa più leggera avevo una cadenza più alta e più oscillazione verticale, eppure mi sembrava di essere più efficiente.
Altra cosa che ho notato è che tallono decisamente di più rispetto al passato, o comunque appoggio meno in avanpiede . E non penso sia un caso che ho avuto meno problemi del solito alle caviglie e polpacci negli ultimi mesi.
Sarei curioso di capire se dipende dal tipo di scarpe usate o se il corpo ha trovato un maggior equilibrio in questo modo…causa o effetto in pratica. Ma non c’è modo di saperlo, e sono restio a cambiare qualcosa
Come scritto qualche post fa' in questi ultimi tempi ho aumentato la cadenza, semplicemente cercando di tenere una postura più eretta. Da qualche mese ho sempre, o quasi, i bicipiti femorali affaticati e mi chiedevo se potrebbe essere legato a questo
same ha scritto: ↑3 apr 2024, 12:59
Come scritto qualche post fa' in questi ultimi tempi ho aumentato la cadenza, semplicemente cercando di tenere una postura più eretta. Da qualche mese ho sempre, o quasi, i bicipiti femorali affaticati e mi chiedevo se potrebbe essere legato a questo
Se si cambia gesto meccanico senza i dovuti esercizi di raffreddamento è normale che vengano dolori vari perché si usano i muscoli in modo diverso @MassiF le scarpe aiutano a cambiare impostazione di corsa,tallonare non è che sia proprio positivo
Quello che dice maarco è ovviamente giusto. Mi fa strano che l'affaticamento sia ai femorali che aumentando la frequenza dovrebbero lavorare meno a parità di passo. Però è anche vero che tutto ciò che è sconosciuto al corpo porta sensazioni del genere all'inizio (un po' come quando si hanno doms cambiando esercizi etc anche se magari quel distretto non è che lavori di più di prima)
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