Mi ci son volute un paio d'ore, ma ho letto con grandissimo piacere tutti i vostri racconti; qualcuno di voi dovrebbe mettersi a scrivere letteratura e storie "di corsa" da quanto è bravo a scrivere (Now, Flo, Icnosauro,...)...
Bellissimo incontrare molti di voi il sabato all'Expo - in quel momento magico del week end che è il ritiro del pettorale - compreso ingpeo al quale ho potuto fare di persona i complimenti per questo bellissimo forum.
Un saluto particolare va a Sky, bellissimo e dolcissimo cagnone di Now e Saretta (mi ha ricordato il mio amato Charlie, un terranova che da più di un anno ormai se ne è andato nel paradiso dei cani)!!
Ebbene, la mia domenica inizia alle 5.30, dopo essere incredibilmente riuscito a dormire come un sasso per 6 ore sono già completamente sveglio dopo il primo beep della radiosveglia.
Seguo il solito rituale mattutino pre-maratona e mi pappo la bellezza di 9 fette biscottate con nutella...Butto un occhio fuori dalla finestra e capisco che si preannuncia una splendida giornata....sotto tutti i punti di vista!
Alle 7.40 sono a Stra, è sempre uno spettacolo vedere tutta quella gente che arriva, chiacchiera con eccitazione, pacche sulle spalle e un sacco di "in bocca al lupo ci si vede a Venezia".
Intanto arriva anche Flo col suo solito vagone di simpatia, salutiamo qualche amico/a e poi ci diamo appuntamento a Venezia!
Vado verso le gabbie piuttosto tardi perchè odio stare lì per decine di minuti ad aspettare, ma grazie al pettorale Bimbingamba posso entrare nella seconda gabbia e mi trovo subito vicino a Dartagnan col quale scambiamo un veloce saluto: lo vedo concentratissimo e capisco subito che se sto con lui oggi ho la garanzia di spaccare il secondo (obiettivo 3h29m59s).
Finalmente si parte, passo sotto lo striscione della partenza circa un minuto dopo lo sparo, pigio lo start del fido Garmin e via per un'altra bellissima avventura, la terza a Venezia dopo il 2006 (4h59m) e il 2008 (4h17m)...I primi 2-3 km scorrono veloci (4'45") , capisco che i pacer vogliono recuperare al più presto il minuto perso in partenza; guida il primo gruppetto il nostro Dartagnan coi suoi palloncini blu, ascolto le indicazioni che da a chi gli sta vicino, gli altri palloncini seguono già un po' attardati...
I km scorrono sereni, saluto un po' di gente che riconosco tra la folla, dò il 5 ai tutti i bambini che vedo e mi gasa a mille tutta quella gente in centro a Dolo e a Mira; lo spettacolo della Riviera con il Brenta e le sue ville è stupendo, la giornata di sole - un po' velato - fa il resto. Cerco così di immagazzinare più emozioni positive che posso, voglio farne scorta per l'inverno...
Ad un certo punto decido di portarmi 50-100 m davanti ai pacer, mi rendo conto che faccio un po' fatica a correre con troppa gente intorno, sento la necessità di allargare gli spazi attorno a me.
Continuo a bere regolarmente acqua ad ogni ristoro e sali solo in un'occasione.
Il crono è perfetto: 4'55, 4'57,...solo che ad ogni km il Garmin me lo segna un po' in anticipo rispetto alla distanza ufficiale, e al 15° km la differenza è già diventata 100-150 m (chissà chi ha ragione mi chiedo e penso che devo tenerne conto nel valutare il tempo finale di gara).
Nel frattempo arriva la Mezza e ricordo che, mentre l'anno scorso qui ero già abbastanza affaticato, quest'anno mi sembra d'aver passeggiato finora in questi primi 21 km; prendo al volo qualche fetta d'arancia, saluto gli amici che gestiscono il ristoro, accetto il loro in bocca al lupo e riparto...A questo punto lo skyline (Marghera ed il suo Polo Industriale) non è dei migliori ma continuo a godermi ogni singolo passo. Sento un micro-dolore al ginocchio sx ma non mi preoccupo, sento che sto bene e che oggi farò il colpo!
Se lungo le cittadine della Riviera la colonna sonora era a base di Deep Purple, Dire Straits, ecc...qui, a Marghera città operaia, il gruppo intona le note ed i versi di Bella Ciao!
Sottopasso della Stazione e siamo a Mestre, la gente è fuori per il rito dello spritz domenicale e ricordo la sincope che mi era presa l'anno scorso su queste strade quando subii un brutale sorpasso di Flo tutta allegra e intenta a salutare anche i tombini mentre io avevo già iniziato a vedere san gennaro...Quest'anno sto bene, provo ancora il piacere di dare il 5 ai bimbi, solo un po' di pesantezza di gambe mi ricorda che ho superato da un pezzo le 2 ore di gara e devo restare concentrato e costante sul mio passo; uno al mio fianco mi fa presente che la maratona deve ancora incominciare
Ora sono sul vialone alberato che porta a S.Giuliano, percepisco come in un paio di km la mia brillantezza sia parecchio scemata, ma tutto sommato sto ancora bene, ci vuole ben altro dico, e intanto è commovente l'incitamento di alcuni runners in tuta fermi a lato strada, li ringrazio con una smorfia. Salgo sul ponte pedonale che porta al parco, accidenti devono averne aumentato la pendenza stanotte mi dico, poi finalmente discesa e giù ad immergersi in questo budello verde.
A molti questo passaggio non piace per la sua tortuosità e per qualche salita inaspettata; io forse ho il vantaggio di conoscerlo in ogni singolo m e mi trovo più preparato mentalmente nell'affrontarlo, tant'è vero che supero parecchia gente già alle prese con il proprio personalissimo Muro, qualcuno si ferma e si stende nell'invitante enorme prato
Verso l'uscita del Parco trovo il mitico e barbuto Giovanni di Chirignago, lo saluto e mi sento di rimando
un "Grandeee vaiiii" che mi toglie d'improvviso tutto il torpore di dosso, mi dico Sveglia vecchio che ora ci si diverte, cavalcavia e giù sul Ponte della Libertà. A noi due.
Intanto i palloncini sono ancora lì dietro, 50-60 m, vorrei riuscire ad allungare un po' per accumulare qualche secondo prima dei ponti, ci riesco in parte poi penso che forzare a questo punto potrebbe diventare un gioco rischioso e decido di mantenere il passo sui 5'/km.
Sul ponte scorrono le solite scene poco incoraggianti e poco edificanti di chi lotta contro le proprie gambe o contro il proprio stomaco
Un tipo in bicicletta sta incoraggiando l'amico runner il quale sembra non sentirlo e ripete piangendo "No ghea fasso più, no ghea fasso più..." (non ce la faccio più)
Sento le gambe più pesanti, non è una vera e propria crisi ma insomma me ne starei più volentieri a rilassarmi alle terme che qui al 35° km...Mi sforzo di astrarre il mio pensiero e mi vengono in mente i mesi di allenamento in solitaria alle ore più improbabili del mattino e della sera. Boia chi molla!
Intanto finisce anche 'sto benedetto ponte; a lato della strada c'è un signore che incoraggia tutti con forza e avrei voglia di fermarmi per dirgli quanto apprezzo queste cose (mi viene in mente Flo a Treviso lo scorso marzo, ad incitarmi nonostante la pioggia col suo ombrello saltellante), salitella e poi discesa verso S.Marta; mi giro e non vedo più i palloncini blu; accidenti, penso, o Darta & c. si son fatti un tuffo in laguna o i palloncini sono tutti scoppiati!
Penso che probabilmente Dartagnan mi ha appena passato ma, sotto gli effetti dell'incipiente delirio, non me ne sono accorto!
Infatti al 39° mi passa un altro pacer delle 3h30m (con non più di 3-4 superstiti...) riconoscibile solo per la maglietta nera ed il tempo scritto; tengo il suo passo ma mi rendo conto che deve aver accelerato in questi ultimi km forse perchè si è reso conto di essere un po' in ritardo, e che non posso stargli dietro a lungo, allora decido di tornare al mio ritmo...
"14 bridges to go": non so se essere felice o disperato alla vista di questa scritta
L'euforia di essere finalmente a Venezia si confonde con ciò che rappresenta quel numero 14.E uno, e due, inizia il carosello dei saliscendi...
Ponte sul Canal Grande e manca solo un km, rimettiamo i piedi sulla "terra" (siamo a due passi da S.Marco) e veniamo accolti da una marea di gente al di là delle transenne; continuo a spingere con tutto quello che mi è rimasto ma sento che il ritmo è calato di almeno 10-15" al km.
Continuo a fare ponti, sembrano 140 non 14, in una discesa a momenti mi cappotto rovinosamente, impreco dentro di me ma appena alzo lo sguardo vedo un sacco di pubblico abbarbicato sul ponte successivo che è una sorta di tribuna: ho ancora la forza per sorridere e ringraziarli dell'incoraggiamento, vi amo tutti...
Scendo dall'ultima discesa ed ho la visione dello striscione dell'arrivo in fondo, stavolta è fatta sul serio ragazzi, e mi prende un bel groppo di emozione e infinita felicità, sempre la solita stessa ed incredibile sensazione nonostante sia già l'ottava maratona.
Alzo le braccia al cielo mentre taglio il traguardo e lancio un grido di felicità!
Ringrazio tanto la ragazzina che mi da la medaglia e controllo il tempo sul GPS: 3h30'54"
...ma si, chissenefrega dei 54 secondi, sono strafelice comunque per il mio nuovo PB e per essere riuscito a godermi fino all'ultimo m questa bellissima avventura. Manco il tempo di pensare queste cose e mi ritrovo a fianco qualcuno con una bandana rossa in testa: Flo, immensa anche stavolta, mi dice di non essere riuscita a stare sotto le 3 e 30 per pochi secondi.
Ma che importa le dico, brindiamo comunque
, siamo stati grandi Flo!Questa la mia Venice Marathon, gente.
Mi spiace aver dovuto abbandonare il Pasta party anzitempo senza poter salutare tutti gli altri, ma avevo qualche problema di orari.
Di nuovo tanti complimenti a tutti voi/noi e un grazie per aver condiviso queste emozioni!!
A presto
Emiliano
...Scherzo..!! Sei riuscito a riportarmi là!!!! 
Complimenti veramente per le tue doti di narratore, oltre che di corridore!!!
questa cosa è un'incredibile,magica fatalità ](./images/smilies/eusa_wall.gif "Brick wall"){kind=small}