Mi scuso con tutti i forumendoli per scrivere solamente adesso, ma appunto, essendo passato cosi' tanto tempo, non posso piu' scrivere un resoconto 'normale'.
Devo adeguarlo ai tempi che sono oramai cambiati.
E' per questo che mi permetto di proporvi:
XTRA 2 WENX GALATHON 2900.
La mia navicella era una utilitaria del 2640. Sobria, ben tenuta, consumava dai 4 ai 5 picogrammi di Uranio214/Anno Luce, non certo risparmiosa come le piu' recenti ad energia mentale, ma sicuramente economica.
Non era una navicella da racing come le tante altre presenti quella mattina sul satellite Xtra, pero' poteva coprire (con un po' di fatica) i 42.195 Anni Luce che la separavano da quella perla del cosmo chiamata WenX. Unico difetto (peraltro comune a tutte le altre navicelle): il serbatoio per l'Uranio era sufficiente solamente per 30, 35 Anni Luce. Per il resto, e questo era il bello della GalaThon, dalla sua 'invenzione' nel
490 a.7ww. (ante 7^ Guerra Mondiale) bisognava utilizzare l'olio lubrificante presente sulla navicella stessa, in modo meno efficiente dell'Uranio, ma comunque l'unico disponibile.
Attorno a me, quella mattina, tutti con le loro piu' o meno rombanti navicelle, l'amico
Max8 con la sua utilitaria dello stesso anno,
EngP con una utilitaria ben piu' recente e leggera e, prima dell'inserimento nei campi di forza della partenza,
NowF con una fiammante fuoriserie ben lubrificata,
ZarX con una navicella appena piu' anziana della mia ma molto ben tenuta e prestante,
HidY e la sua navicella fuoriserie testarossa sfoggiante le due prolunghe energetiche al limite del regolamento e tanti altri...
La preparazione di questa WenX GalaThon 2900 era stata puntigliosa.
Per diverse settimane io ed il mio socio
Max8 abbiamo lasciato correre le nostre carrette di notte ancora al buio, quando Venere ci preannunciava l'alba cosmica, con missioni ora lunghe, ora lunghissime, ora iterative (scusate, ripetute). Sapevamo che il ritmo che le nostre carrette potevano sopportare per i 42 circa Anni Luce era di 6piccoli/Anno Luce (il piccolo e' una unita' di misura del tempo inventata dal premio Nobel Furio Omixon nel 2527 - Omixon, lo stesso che aveva reso tecnologicamente possibile il teletrasporto (nella GalaThon rigorosamente vietato

e condotto la battaglia di civilta' contro Marzullo come arma di distruzione di massa).
Nei campi di forza, prima della partenza, la tensione e' palpabile. Si incrociano gli sguardi, ci si scambiano battute, ma ognuno di noi pensa solamente a come arrivare a
WenX. Navicelle della TV dell'Impero ci sorvolano per inviare in MindStreaming le immagini di questo bell'evento sportivo a tutta la galassia.
Ad un certo punto lo sparo. Naturalmente virtuale, dato che in assenza di aria non sarebbe udibile: e' solamente la scritta '
PUM' in font corpo 48 sul display del cruscotto.
Capiamo che ci siamo.
Premiamo il pulsante di Start del nostro SPG MinGar503 e lanciamo un urlo: da adesso in poi ci si ferma solo a
WenX. O almeno cosi' speriamo.
C'e' aria di festa nella galassia oggi.
Con i motori scoppiettanti di energia passiamo davanti agli
avatar degli spettatori della direttrice Xtra-DolR (si pronuncia 'dolor').
Sono felice.
Assieme a noi, festeggiate dai clacson mentali le navicelle delle Charities: urca ! Sono molto piu' forti di noi penso...
I primi 10 Anni Luce trascorrono chiacchierando e ridacchiando, poi, verso il 13° Anno Luce
Max8 deve fermarsi dietro ad un pianetoide per ... ehm ... rinfrescarlo. Mi dice di procedere che tanto mi avrebbe ripreso, e cosi' io faccio. Pero' passa il 14°, il 15°, il 16° Anno Luce e non vedo nessuno. Mi saro' girato indietro 100 volte, ma non riesco a scorgerlo.
Intanto mi attacco alla carovana festante delle 4GalaOre/15Piccoli. In realta' sto tenendo un ritmo ben piu' allegro di quello preventivato: circa 5 Piccoli e 45.
Sara' un errore imperdonabile.
Passo la Mezza Galathon senza
Max8 attorno alle 2GalaOre e 3 Piccoli, in linea con quanto previsto.
Mi piace dare il 22 ai piccoli avatar locali sui lati della corsia. Loro in cambio mi regalano grandi sorrisi di soddisfazione che mi aprono il cuore.
E' verso il Parco interplanetario di SjlN, una bella zona verde intergalattica, che la navicella comincia a fare le bizze. Sara' il caldo (-245°K, ben 10°K sopra le aspettative), sara' lo stress, ma la carretta inizia a cigolare.
LA GALATHON E' UNA GARA CONDOTTA DAL PILOTA, NON DALLA NAVICELLA ! Diceva il famoso pilota DrtGnam.
Fatto sta che la mia carretta non si muove piu' ... Non si tratta della tanto temuta parete di energia di cui si favoleggia nelle birrerie parlando di GalaThon, piuttosto di risentimenti che la navicella accusa forse per lo scarso rodaggio.
Decido di scalare la marcia e di rallentare.
Il parco SjlN non da' tregua, vedo avanti a me, dopo la curva, le navicelle rombanti di cento, mille altri concorrenti e mi scoraggio. Provo a ripartire ma la navicella non vuole saperne. Sembra grippata.
Pazienza, provero' a procedere ancora un po' a rilento.
All'improvviso da dietro mi saluta la voce amica di
Max8 che mi incita, ma la carretta proprio non ce la fa ...
'Vaiiii !' gli urlo, ma anche strillare mi costa fatica.
Adesso inizia un altro vero tormento: la tanto temuta 'Freedom Connection', ultimo baluardo prima di WenX. 5 Anni Luce sparati in mezzo alla sofferenza. Ogni volta che provo a far ripartire la carretta ad un ritmo minimamente 'umano' lei mi ricorda che e' una utilitaria, e che sopra i 21 Anni Luce vuole il supplemento di energia. Glielo avevo dato, al 25° Anno Luce, ma evidentemente il problema non e' solamente di energia.
Finalmente un amico !
EngP mi ha raggiunto, anche lui con il mezzo abbastanza provato. Ci facciamo coraggio a vicenda, un paio di volte proviamo a rimettere in moto le carrette ma ... niente, dopo qualche frazione di Anno Luce si ingrippano di nuovo.
Sfodero un po' di caparbieta': vediamo chi comanda davvero, se il pilota o la sua carretta.
Chiedo ad
EngP di seguirmi ma lui educatamente decide di assecondare la sua carretta.
Riparto.
Ancora uno, due anni Luce al massimo e la navicella si riblocca.
Pazienza.
WenX e' andata ormai.
So che arrivero', ma non come avrei desiderato. Da qui in poi e' una sofferenza mista a delusione. Alterno brevi tratti di motore al minimo con tratti di andamento appena accettabile.
Iniziano i 14 StarGate di WenX.
Li percorro quasi tutti per inerzia (strano, vero ? in un sistema di riferimento non inerziale ...), fino allo splendido StarGate gigante sul SuperCanale. Non posso dire di essermelo gustato, ma giuro tra me e me che un giorno lo ripercorrero' con una carretta un po' meglio lubrificata.
Ancora tre o quattro StarGate, vedo Federica che mi saluta e allora spingo sul joystick piu' che posso. La carretta cigola in un modo insopportabile, sbuffa, deriva, sputa un po' di olio qua' e la' e, appena dopo il traguardo, si ferma esausta.
Responso finale: 4GalaOre e 37 piccoli (real time). Troppo per il pilota, troppo per la carretta.
Certo, nella GalaThon di Marzo ci avevo messo poco piu' di 5 GalaOre, ma l'obiettivo prefisso non e' raggiunto.
TORNANDO AI GIORNI NOSTRI:
La Maratona e' una fantastica gara che richiede disciplina, rispetto ed umilta'.
Castiga l'orgoglio di chi vuole strafare quando ancora ha tante energie, premia la regolarita' di chi sa aspettare.
Proprio come nella vita vera.
E poi regala imprevisti, in positivo ed in negativo.
Proprio come nella vita vera.
