posto qui un dubbio che sta iniziando ad assillarmi in questi giorni.
Sono orgogliosamente iscritto alla Turin Marathon del 13 novembre, con il pettorale nr. 401!

E' la mia prima maratona..

Sono seguito da un tecnico ed amico Fidal, che per ora mi ha fatto una tabella per così dire ancora generica, e che da settembre mi farà iniziare la preparazione mirata per i 42k.
Da un paio di settimane, e per tutto agosto, mi allenerò 4-5 giorni a settimana, e così farò fino al fatidico appuntamento di Torino.
Il mio dubbio è questo: dal 1° al 13 settembre partirò con la mia fidanzata per un viaggio nella Patagonia argentina

Saràù certamente un'esperienza bellissima ed indimenticabile, ma poichè il tempo è relativamente poco e le distanze da coprire enormi, abbiamo dovuto optare per un tour organizzato, che impone notoriamente ai partecipanti spostamenti quasi continui e pochissimi tempi 'morti'.
Il mio timore è quindi, come già avrete capito, di aver poco o niente tempo per dedicarmi alla corsa: certo, mi porterò senz'altro pantaloncini e scarpe, ma realisticamente non credo che riuscirò a correre per più di un paio di mezze ore in tutto il viaggio (del resto, nelle poche mezze giornate libere, non avrebbe davvero senso utilizzare tempo prezioso per correre, quando avrò luogi come la Patagonia, o Buenos Aires, o altro, da vedere con la mia metà, anche e soprattutto per lei che sarebbe in hotel ad attendermi).
Morale della favola: secondo voi questo stop di 13 giorni potrà pregiudicare il mio obiettivo di novembre?
Ovviamente, al mio ritorno mi dedicherò anima e corpo agli allenamenti, ma ho sempre letto che uno stop anche di non troppi giorni determina un calo a volte anche abbastanza drastico dellla forma atletica e delle prestazioni nella corsa.
Aiutatemi a sciogliere il mio dubbio, che probabilmente è più una paranoia che altro...
Ah! Dimenticavo! La maratona vorrei chiuderla intorno alle 3,40-3,50 ore, non certo in 3!!

Grazie a tutti!
Leggerò volentieri vostre considerazioni ed opinioni!
Buona serata e buone corse.
Pier
Cuneo