Un saluto a tutti voi, runners. Io lo sono stato anni fa, e provo ad esserlo di nuovo ora. Dopo tanti anni di corsa, smisi nel 2003: una maledetta infiammazione del tendine rotuleo mi faceva impazzire. Zoppicavo nel salire le scale, spesso al mattino, scendendo dal letto, sentivo scricchiolii sinistri ...un calvario. Fu dura smettere: era la mia passione. 4 uscite a settimana, lunghi da 18 km-20 km, 5k tirati, 10k in pista, mezze.....mi piaceva ogni distanza, ogni respiro della corsa, ogni affanno. Ma il dolore era troppo forte. Le avevo provate tutte: occorreva solo il riposo. Nel frattempo, era nato il mio primo figlio da pochi mesi e...beh...smisi.
Nel 2006 stavo per riprovarci, un anno prima era nato il mio secondo figlio, gli impegni familiari si erano stabilizzati e ovviamente non avevo più problemi fisici(tre anni di riposo!

): semifinale del campionato del mondo di calcio, italia-germania....segna Grosso, io faccio un salto di gioia e.....traaaccc...lesione di primo grado al gemello della gamba sinistra, un buco sul muscolo di tre centimetri. Ad un soffio dal distacco tendineo. Passo 4 mesi a riprendermi, il primo con le stampelle... l'amata corsa diventa un ricordo, che ogni tanto soffia forte. Vedo le gare di maratona e mi sale dentro la voglia di ripartire, di rimettere le scarpe, di riprovare quelle magnifiche sensazioni di benessere che solo un runner comprende.
Arriva il primo giugno di quest'anno....vedo il "tappeto" che conservo in casa e scatta la molla: ricomincio!.
Sono passati tre mesi e mezzo: ad ogni uscita la paura di farmi male e la consapevolezza di stare sempre meglio. Non forzo mai, conosco e ricordo i miei limiti, che con il passare degli anni sono aumentati. Le sensazioni però, sono quelle di una volta. E la voglia aumenta ad ogni giorno.
Un saluto a tutti voi da un nuovo iscritto a questo bel forum.
Si può vivere in molti modi. Si può morire in molti modi. C'è un solo modo per correre: far avanzare le tue gambe una di seguito all'altra. Il più velocemente possibile.