Ho letto sul sito di runners world il Metodo della respirazione, ovvero correre basandosi su 3 soglie di respirazione: CRF(corsa repirazione facile), CRLI (corsa respirazione leggermente impegnata) e CRI (corsa respirazione impegnata)
Personalmente l'ho usata e non mi sono trovato male, soprattutto perchè non sono un amante del cardiofrequenzimetro!
Io non uso il cardiofrequenzimetro, e so che molti vanno a "sensazione" proprio basandosi sulla respirazione. Il mio "problema" è che l'unico modo per respirare bene è... camminare
Non puoi scegliere il tempo in cui vivere, ma puoi scegliere come vivere il tempo che ti viene dato.
Mi riaccodo a questo vecchio thread per rinnovare la domanda iniziale: qualcuno usa regolarsi on il metodo della respirazione?
Tendo a diventare ossessivo circa passi e tempi e considerato che corro per piacere e soddifazione personale pensavo che fosse potrei tranquillamente adottare questo metodo tanto caldeggiato da Massini.
Ciao, sarà perché corro da parecchio tempo, ma non amo usare il cardio (per un periodo l'ho provato), e nemmeno guardare troppo l'orologio. Le ripetute le faccio raramente. Se ne può fare a meno e andare a sensazione o con il metodo della respirazione. Certo bisogna conoscersi un po'.
Ne penso tutto il bene possibile.
In teoria, c'è tutto quello che serve sapere, in questo metodo; poi, tutti tendiamo a comprare un gps e passiamo a gestirci con la velocità o col cardio, ma il metodo della respirazione può tranquillamente accompagnare i tuoi allenamenti (anche di ripetute)
OK grazie. Le mie perplessita` derivano dal fatto che leggendo un po' sui vari ritmi ed andature trovo che certe suddivisioni ultraprecise dei tempi sono poco verosimili, almeno per uno come me che si allena sempre e solo su strada o sterrato. Faccio un esempio, leggo che il tempo run sarebbe praticabile in 2 varianti VR + 2'' e VR + 5'', ora, con cambi di direzione, marciapiedi, falsopiani, condizioni di luce e attraversamenti centrare con quella precisione il passo e` sostanzialmente impossibile su di un percorso cittadino.
Fuori citta` cambia poco perche` ci sono comunque, attraversamenti, pozzanghere e lo stesso sterrato che a me porta via un paio di secondi a parita` di fc.
Il risultato e` che coi tempi finisco per correre con lo sguardo fisso sul gps e lo sforzo e` fortemente condizionato da rallentamenti/accellerazioni continui volti a compensare le caratteristiche del percorso. La fc non la prendo in considerazione perche` non ho che riferimenti empirici.
A questo punto mi verrebbe da pensare la respirazione sarebbe il sistema piu` praticabile e che tutto sommato mi porterebbe a correre un'intensita` sufficientemente costante. Insomma, distinguere tra CRF, CRLI e CRI e` sicuramente piu` realistico (nelle mie condizioni), l'unica perplessita` resta in merito al fatto che pochissimi sembrano usare questo sistema.
la tempo run è già una cosa diversa e più gestibile, trattandosi di 20-30 minuti a un certo ritmo prestabilito.
certo il tipo di percorso influisce ed anche tanto; infatti le ripetute classiche andrebbero svolte in piano e su un percorso regolare.
non so, un allenamento che propongo spesso a chi è un refrattario al gps è una serie di ripetizioni 5 + 5 minuti (o anche 5 +3 per i più allenati), con 5 a CRI e 5 a CRF; è simile alla ripetuta 5 x 1000 e può dare buone sensazioni.
e puoi anche fare le due cose: usare il gps in certi casi e alternare con uscite meno tecnologiche per altri.
Fatto oggi il primo esperimento, il lento e`venuto un po' piu`svelto rispetto al solito ma sono contento perche`la respirazione era veramente tranquilla. Il medio e`diventato ehmm... una specie di VR ma anche un po' tirata (paura di andare piano, ho finito con l'esagerare). Comunque provero` ancora.