come funziona la psicologia dello sportivo?

[maegià]

Era tipo il 1998; ero un giovane ciclista juniores, un sogno nel cassetto: quello di fare del mio sport, la mia vita! uscivo da un periodo non positivo e mi trovavo alla partenza di una gara molto importante, adatta alle mie caratteristiche, ma sicuramente quel giorno nessuno avrebbe scommesso su di me. Nemmeno io. Prima del via mio padre (colui che sempre e per sempre crederà nelle mie possibilità) mi allunga un regalo, era un cappellino da indossare sotto il caschetto, del mio campione preferito: Michele Bartoli! Dopo più di dieci anni sono ancora qui a pensare cosa si mosse in quel preciso momento dentro la mia testa. Feci una prova magistrale, all'attacco dai primi chilometri, dominai la corsa arrivando solamente quarto ma vincitore morale indiscusso.
Scrivo questo perchè poco tempo fa ho letto un caso simile di un podista che ha provato i moderni calzerotti Booster, e si è trovato a fare prove eccellenti, poi leggendo un commento di un medico conosciutissimo ho capito che non era assolutamente l'oggetto ma bensì la psicologia ad accendere qualcosa di diverso.
Può essere che un rituale, una maglietta, un berrettino, un paio di calze... accendino dentro di noi la "superstiziosa" convinzione che quel determinato giorno faranno la differenza?
voi che ne pensate, avete anche voi il vostro piccolo magico segreto pre gara?

[rfortunato]

La psicologia dello sportivo e' qualcosa di davvero complesso... Per me correre e' un modo efficacissimo per scaricare la tensione ed evitare di farlo ricorrendo a cibo e fumo.. Non ci crederai ma quando corro il mio stile di vita e' salubre mentre quando non corro nel mio organismo ha inizio il festival del colesterolo

[Appuntalapis]

Mi sa che qualche effetto psicologico questa storia dell'oggetto prestazionale ce l'abbia, almeno con me. Ne parlavo qualche giorno fa con un utente del forum, io ho le mie scarpette "magiche", quelle che una volta indossate mi fanno ottenere prestazioni nel mio caso notevoli. E bada bene, sono scarpe vecchissime, ormai senza più un briciolo d'ammortizzazione, logore nella suola e con qualche piccolo buco nella tela. La mattina della gara, mentre mi vesto, decido se è il caso di calzare quelle scarpe oppure rinunciare ed in base alla scelta so già se spingerò per andare ai limiti delle mie possibilità oppure correre di conserva, ammirando il panorama .
E ti posso assicurare che partecipo a molte gare durante l'anno e ogni volta, ogni volta sul serio che calzo quelle Nike, beh che siano 21 o 42 o più km... è come se volassi, naturalmente per le mie possibilità. Che dire se non boh?!

[MarcelloS.]

Ovviamente... il mio ormai proverbiale ....

ORO CIOK

Ho iniziato a fare PB da quando lo mangio un'oretta prima di ogni gara
Essendo goloso , è una scaramanzia piacevole e nutriente

[gerri_pa]

non ho letto i post precendenti al mio su questo topic, li leggero con calma domani perche l'argomento psicologia dello sport mi interessa parecchio! intanto vi dico solo di leggere la mia risposta inserita poco fa sulla discussione "quale allenamento oggi febbraio 2012", risposta indirizzata a Palermitanus! vi invito a leggerla perche in essa sottolineo appunto due aspetti della psicologia nella corsa, ed esattamente "la mente che corre" e la tecnica delle visualizzazioni!
poi domani torno a leggervi meglio su questo argomento! ora ho sonno e vado a nanna!
ciauzzzzzzzzzz