sono Fabrizio, 34 anni e novello iscritto al forum che mi ha subito accolto con caloroso affetto...proprio per questo, a tutti quelli che hanno chiesto qualche informazione in piu' mi avvio a scrivere questo nuovo argomento con la speranza che sia cosa gradita. Non capita certo tutti i giorni di vivere ( e raccontare ) senzazioni e paesaggi con gli occhi e le gambe di un runner, soprattutto se si sta parlando di un paese ( straordinario sotto certi aspetti, terribile sotto molti altri ) come il Sultanato dell' Oman.
Questo paese è, per l'80% arido e coperto di pietra e sabbia...è infatti il luogo dove si distende la parte meridionale del famoso "empty quarter", il quarto vuoto che spesso tutti voi runner trovate pubblicizzato in varie riviste di settore...di fatto il deserto sabbioso piu' esteso del mondo ( almeno cosi dicono ).
Io ho affrontato di corsa quasi tutti gli aspetti negativi del luogo, correndo su spiagge, deserti e altopiani ( il piu' bello e famoso è quello del Jabal al akdar che significa montagna verde ).
La prima cosa che bisogna considerare è l'aspetto climatico. Non dico che qui non si possa correre, io ne sono la prova....di sicuro pero' non è il luogo dove poter pianificare un allenamento al fine di ottenere il proprio miglior personale.....con temperature che per 9 mesi l'anno superano di massima i 35° con picchi fino i 45-50°, tassi di umidità proibitivi, e minime serali sempre sopra i 20 C°...insomma una vera sfida anche quando si debba affrontare una semplice uscita di 5 km...

Un altro aspetto non da poco è la quasi assoluta assenza di percorsi adibiti agli amanti del running...a patto che non ci si trovi a correre sulle immense e piatte spiagge che affacciano sull'oceano indiano, qui non trovereste una ciclabile...ed ad ogni intersezione, nessuna rampa di accesso per diversamente abili...insomma un percorso non proprio regolare e fluido.....
Veniamo agli aspetti positivi....primo fra tutti la sensazione straordinaria di correre in spazi immensi...a volta ho corso senza vedere e incontrare nessuno per chilometri....devo essere sincero, a volte si ha la necessità di " perdersi " per ritrovare se stessi, e in questo l' Oman è maestro....
Un altro aspetto molto positivo è la presenza nel paese di un gruppo di runners amatori che hanno creato una serie di eventi annuali....voi mi direste: " l'italia ne è piena di queste associazioni " Ma qui a differenza dell'Italia il solo fatto di correre con un inglese, un tedesco, un indiano e un omanita rende la semplice corsa un occasione di arricchimento culturare senza eguali....ogni sera si torna a casa e si ha piu' chiaro il senso delle cose visto con occhi diversi......
Spero di postare presto delle foto riguardo gli splendidi scenari di cui vi ho parlato....e se avete domande sono a vostra disposizione...!!!!! buona corsa
