presentazione.

[mantissa]

buondì; scrivo qua sopra da qualche settimana. non sono bravo con le presentazioni e non so parlare molto bene di me. tutte le volte in cui devo presentarmi mi viene in mente un pezzetto del libro Dance dance dance di Murakami:

... Proprio come quando uno non riconosce la propria voce incisa su di un registratore, mi chiedevo sempre se l'immagine che percepivo di me stesso non fosse un'immagine distorta che mi ero fabbricato. Ogni volta che ero costretto a presentarmi davanti alla classe, mi alzavo in piedi con una sensazione di disagio. Mi sembrava di essere un truffatore. Per questa ragione cercavo sempre di dire solo fatti oggettivi, evitando interpretazioni o commenti: Ho un cane, mi piace nuotare, non mi piace il formaggio eccetera. Malgrado ciò provavo lo stesso la sensazione di star parlando dei fatti immaginari di una persona immaginaria. Anche quando ascoltavo gli altri, mi sembrava che parlassero tutti di qualcuno che non erano loro. Tutti vivevamo respirando l’aria irreale di un mondo irreale.
Comunque ci proverò lo stesso. Cominciando dall'inizio.
Adesso il formaggio mi piace. Non mi ricordo quando, ma a un certo punto ha cominciato a piacermi. Il mio cane fu colpito da un acquazzone nell'anno che entrai alle medie, e morì di polmonite. Da allora non ho più posseduto un cane. Nuotare mi piace ancora.
Fine.

dunque: ho più o meno un gatto, non so nuotare perché ho paura dell'acqua alta ma forse un giorno imparerò, mangio tutto con piacere tranne le rape rosse e la maggior parte dei dolci, corro perché mi piace e perché facendolo ho la certezza di stare da solo; ho aperto questa discussione probabilmente poco utile perché vorrei inserire un annuncio nell'apposita sezione e il regolamento lo prevede.


a rileggersi.

[cesarecolasanti]

Buonecorse

inviato dal mio telefonino "ciao superbelli !!!!"

[bricuco]

holahola

[Doriano]

Benvenuto!

[sarah13]

Intanto benvenuto, ho già letto con molto piacere qualche tuo intervento...

PS: come si fa ad avere più o meno un gatto?

[mantissa]

già, come si fa ad avere un gatto più o meno.
è una storia un po' così, né più complessa né più semplice di altre; però se hai pazienza senti, è che potrei dilungarmi:

circa dieci anni fa tornai un giorno a casa di mio padre; passando a trovare un amico vidi che una delle sue gatte aveva avuto una cucciolata incredibile. il più piccolo - quello che soccombeva a tutti - era un gatto grigio ghiaccio, dal pelo superficiale gelido e sotto candido come il gorilla albino di Barcellona. era pieno di acari e non faceva che cacare: me ne innamorai.
- Babbo senti, vuoi mica un gatto.
- Sì.
ecco; quello fu il mio gatto, il primo che abbia amato, quello che succhiava l'Enterogermina e il Be-total dalle mie mani, col quale mangiavamo il cocomero in terrazza e veniva in giro nella tasca del cappotto.
non lo vedevo quasi mai eppure mi piaceva profondamente. certo, lo accudivano mio padre e mio fratello, ma era il mio gatto.
si chiamava Obi. era scorbutico, aggressivo, puzzava di stallino; coperto di cicatrici, menefreghista, indipendente, rissoso, strafottente. sapeva però quando avevo voglia di averlo vicino - come se lo sentisse per istinto - e le poche volte in cui ci vedevano si comportava sempre nella maniera più esatta.

un giorno di qualche anno fa, però, venne da me scuro in volto.
mi disse: - Dammi la mia parte di eredità, se puoi; voglio trovare me stesso, vado in India. - gliela consegnai senza profferir parola, e lui sparì. scomparve come se il terreno l'avesse risucchiato, come caduto dentro a un pozzo asciutto. gli detti anche il mio mazzo di chiavi, tante volte; ma non è più tornato.
mio fratello decise di prendere un altro gatto; non ero molto d'accordo ma in fondo io non abitavo con lui, che mi interessava. ne scelse uno scuro, grigio e nero, col petto color sabbia. ha le ginocchia storte e gli occhi ravvicinati, la coda tozza e il miagolio fastidioso. è tedioso e appiccicoso, al confronto col vecchio gatto sembra un angioletto di zucchero filato. finisce di mangiare solo se lo guardi, e ha la forma di una pera; si chiama Buristo Baldassarre Bucci.
mi sta antipatico. per un po' di tempo sperai che tornasse il vecchio gatto e che sfondando la porta corresse ad inghiottirlo intero, ma non è mai successo. una volta arrivò a casa mia una cartolina dall'India. come sperai che fosse il gatto; e invece si erano solo sbagliati.

dal tempo in cui mio fratello prese quella pera sono cambiate un po' di cose. oggi bado io a quel gatto ma non è che ci consideriamo granché: viene, mangia, mangia, mangia, mangia ancora ed esce. a volte mi salta sopra mentre sto sdraiato e leggo ma i suoi miagolii mi suonano fasulli e allora quattro su cinque me lo tolgo di dosso. è un gatto melenso.

così, ecco: più o meno ho un gatto.
so di essere ingiusto nei suoi confronti; ma che ci posso fare.

[GabydiCorsa]

Benvenuto

[Fatdaddy]

Benvenuto!

[Barbara]

Benvenuto!

[sarah13]

Grazie!