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Notte fra sabato e domenica praticamente insonne.....non ho molta voglia di presentarmi al via ma non farlo mi sembra una resa senza combattere. SIamo una marea, riesco a posizionarmi abbastanza avanti ma fra l'entrata in gabbia e la partenza passano 40'.....un eternità, mah. Alle 10.40 si parte, il primo km scorre via bene ma fin da subito mi rendo conto che il fisico è in sofferenza. Passo al 4° in 16.37 ma le gambe non vanno, ho dei brividi e mi gira un po' la testa. Quando il sole fa capolino fra le nuvole la mia sofferenza aumenta....prevedo una lunga sofferenza, non ho voglia di andare avanti Al 7° sono a 29.04, non va, la strada è in discesa ma a me sembra di essere in salita. Al 10° sono a 41.49, il ritmo che riesco a tenere è accettabile ma non mi sento per nulla bene, la testa continua a girare, faccio veramente fatica. 16° km, è finito il tratto in discesa, ora siamo in piano alle porte di Trieste, non so più cosa fare: il corpo mi dice "fermati" la forza di volontà mi fa andare avanti. Il ritmo si alza ora sono vicino ai 4.30/km, ormai sono rassegnato a finire sopra l'ora e mezza. AL ristoro del 19° decido di fermarmi, sono in palla completa, ho bisogno di reidratarmi e di capire se gli ultimi 2 km posso farli senza correre il rischio di svenire. Sto fermo per oltre 1', decido di ripartire, il 20° lo faccio in 4.32, sono a 1.26.04.....vabbè dai, chiuderò sopra l'ora e mezza ma almeno arriverò con le mie gambe! Ormai sono nei pressi di Piazza Unità d'Italia, l'arrivo è lì. COn un ultimo (e unico) scatto d'orgoglio riesco a non farmi sorpassare da un paio di corridori che cercavano di arrivarmi davanti. Chiudo in 1.30.36 (uff. 1.30.45). Erano 2 anni che non andavo così male ad una mezza.......sono stravolto, ho nausea e la testa continua a girare. Cerco mia moglie fra il pubblico, finalmente la trovo: lei capisce subito cosa mi è successo anche perchè la notte passata mi ha sentito sbuffare continuamente...santa donna

mi ha sopportato e supportato

. Ora sto bene, mi ci è voluto un bel po' e soprattutto un pisolino pomeridiano per riprendermi. Sono un po' avvilito, questi primi mesi dell'anno sono stati duri. Ora devo decidere cosa fare, se continuare o prendermi una pausa di riflessione. Vedremo, intanto adesso vado a dormire e domani ci penserò. Tanto so già che martedì avrò di nuovo le scarpe ai piedi
