Ho trovato questo articolo sul sito della Turin Marathon (http://www.turinmarathon.it/index.php/i ... isani.html), mi è piaciuto tantissimo e volevo condividerlo con voi.
Gran Torino (e io non sono certo Clint Eastwood)
di Alfonso Angrisani (Gruppo Sportivo Bancari Romani)
La pioggia, quando la guardi da dietro una finestra, magari in una casa di campagna, sembra una cosa così dolce, vedi le gocce scorrere sui vetri e sui pensieri.
Poi invece la senti che ti si gela addosso, mentre corri da ore per raggiungere un traguardo che sarà in sé la tua vera ricompensa, e allora ti sembra insopportabile, nemica, quasi cattiva.
Ma già, tanto ogni cosa è al tempo stesso bella o brutta a seconda del termine di riferimento.
Adesso per esempio che scrivo le cose si sono trasformate ancora una volta nella mia mente: sono quasi contento che ci sia stata questa difficoltà in più, perché averla superata è aver acquisito una consapevolezza in più circa quello che si può fare: un limite si è spostato leggermente più avanti, e quale sarà il prossimo?
Si confondono tante cose nel ricordo, quando tante sensazioni si sono seguite nei dintorni delle quattro ore e undici minuti della mia corsa: l'uscita dall'albergo guardando il cielo, chiedendosi se oggi la prova non sarà per caso troppo ardua; il confortante incontro casuale con Giancarlo e Max, la loro simpatia veramente contagiosa; la corsa in solitaria, intrecciando amicizie ed accompagnatori casuali durante il percorso (grazie ai due simpaticissimi torinesi che mi hanno accompagnato per un bel tratto iniziale, grazie al torinese che mi ha accompagnato nel tratto finale incoraggiandomi); la sensazione di non farcela; la paura di non farcela; la scoperta di potercela fare; la visione del quarantesimo chilometro; l'orizzonte che si stringe sul gonfiabile di arrivo e sembra in quel momento la cosa più bella che tu abbia visto in vita tua; il conseguimento del proprio best, come se una entità superiore e compassionevole avesse fermato per un po' il tempo per te; la catarsi chiudendo gli occhi sotto la doccia bollente in albergo, dove scopri che l'acqua è di nuovo una cosa benedetta.
Ho letto in un blog che è stata una corsa troppo penalizzata dalle condizioni meteo. Ma non è strano che proprio all'aumento della sofferenza molti di noi abbiano conseguito i loro risultati migliori?
Forse, perdonatemi questo inciso, lo sa molto bene Qualcuno lassù, quando prova le persone nel dolore perché scoprano da loro stessi che c'è un altro sé migliore di quello che avevano affermato e consolidato al proprio specchio…
Pur nel valore ludico di quello che facciamo, sono sicuro che in questa tappa-corsa della vita ciascuno di noi ha imparato qualche piccola, ma importante cosa in più su se stesso e sugli altri, basta leggere (sul sito www.bancariromani.it) le interessanti considerazioni di Carlo Scarnati, che non ha fatto il suo best: è stato un Gran Torino, in verità, come dice il grande Clint…
Una forte stretta di mano a voi tutti.
Ps. Ho saputo che una parte del ricavato della maratona di Torino sarà devoluto in favore dei colpiti dal sisma in Abruzzo: a Voi tutto il mio apprezzamento e stima per questo, non è niente lo sport, in effetti, se non ci eleva a livello umano.
Gran Torino (e io non sono certo Clint Eastwood)
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Re: Gran Torino (e io non sono certo Clint Eastwood)
Una bella riflessione che tende a portare lo sguardo iun po' più in là: grazie Mamy 

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Re: Gran Torino (e io non sono certo Clint Eastwood)

Quotorunningmamy ha scritto:Pur nel valore ludico di quello che facciamo, sono sicuro che in questa tappa-corsa della vita ciascuno di noi ha imparato qualche piccola, ma importante cosa in più su se stesso e sugli altri........non è niente lo sport, in effetti, se non ci eleva a livello umano.

Sai , mi preoccupava tanto la pioggia , ma se ora cerco di ricordare , non la vedo proprio ! Emergono solo le altre sensazioni!

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Re: Gran Torino (e io non sono certo Clint Eastwood)
Bel racconto Silvia sono contento per i fondi che verranno devoluti in abruzzo. 
Direttore io la butto la, possiamo noi del forum fare una colletta (quota libera)
e far pervenire il ns modesto contributo agli amici meno fortunati abruzzesi??

Marcj 335 € 50,00
A voi.

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