Non conoscevo Albanesi ma appena iscritto al forum ho aperto un 3D http://runningforum.it/viewtopic.php?f=1&t=14697 per capire se era affidabile visto che non aveva un passato agonistico di rilievo.
Considerate che ho cominciato a 'studiare' la corsa solo tramite questo forum, prima ho sempre corso senza alcuna idea di studio e solo a sensazione, ma googolando incappavo sempre sul suo sito e volevo capire se era un sito affidabile o meno.
Il Libro a mio avviso presenta degli spunti intressanti e idee all'apparenza ben argomentatate.
Purtroppo però alcune affermazioni estreme, e sicuramente le risposte ottenute nel 3D di cui sopra, mi hanno messo un tarlo sulla bontà di tutto il contenuto.
In pratica sono arrivato alla mia personale conclusione che il libro in certi punti (in altri è proprio una grande 'americanata' e di questo ne sono certo) riporta teorie che vale sicuramente la pena verificare ma sulle quali però parto in ogni caso con un atteggiamento di diffidenza.
Ora, alla seconda rilettura, approfondirò alcuni punti e magari ne cercherò delle conferme empiriche su me stesso.
La cosa comunque che mi sembra più sensata rispetto a tutto quanto letto in giro (compreso il libro di Pizzolato) sono i ritmi da tenere per lunghi e lunghissimi in preparazione della maratona, molto più vicini a quanto io ho sempre interpretato a sensazione. Ho corso in realtà una solo maratona allenandomi a casaccio ma a posteriori con i tempi di allenamento mi rispecchio più in quelli di Albanesi che in quelli di Pizzolato.....ma che sia proprio perchè mi sono sempre allenato a casaccio? Molto probabile direi

Le vostre idee/impressioni?