Da sempre il mio stile di corsa ha lasciato a desiderare, passo lungo e poco frequente, bassa mobilità di spalla e conseguente "trascinamento" nella corsa con gran lavorio dei muscoli femorali.
All'ennesimo infortunio ed avendo realizzato che sono l'unico atleta sulla faccia della terra che corre un 1500 in pista appoggiando di tallone, ho deciso di affrontare la bestia nera della tecnica provandola a sovrascrivere! In sostanza sto ricominciando ad imparare a camminare!!!
Poche uscite fino ad adesso ma già con risultati inaspettati. A casa, qualche giorno fa, ho deciso di mettermi scalzo e provare a camminare. Rullata normale, tallone, mesopiede, punta a spingere. Tutto nella norma.
Appena ho cominciato a corricchiare ecco l'arcano! Improvvisamente il baricentro si è spostato davanti con il busto lievemente inclinato. I piedi non atterravano più di tallone ma di mesopiede in leggera supinazione, poi contatto e poi pronazione lieve a spingere. Sembrava che il mio corpo SAPESSE di suo cosa fare.
Allora memorizzo il passo ed esco per il mio lento v.2.0! Faccio più fatica del normale ma mi forzo di pensare "e se fossi scalzo???". Concludo 10K a 4'30''/km in assoluta tranquillità anche se con polpacci e tibiali lievemente stanchi.
Ieri altri uscita e qui decido di contare la frequenza di passo: 180 passi al minuto. Solo dopo leggerò su internet che questo pare essere una sorta di numero magico nella corsa.
Mi sto addentrando in un mondo nuovo. Sempre ieri per un attimo proverò a "mollare il colpo" riatterrando di tallone pieno. Un disastro. Brusco rallentamento, sensazione di dispersione di energia e di nessuna trasformazione in velocità.
Insomma, per farla breve, voi avete esperienze di questo tipo, di cambio di tecnica, di impostazione...cosa ne pensate di questi fatidici 180 passi al minuto???
