Carissimi,
come ben sapete 3 settimane fa ho corso Berlino (preparata con una tabella lunga 6 mesi

) ed è stata la gara perfetta fino al 33°. Poi, a causa dell'infortunio al polpaccio, gli ultimi 9 km sono stati molto tristi ma la medaglia l'ho portata a casa e comunque sotto le 4h e 30' (l'anno scorso avrei pagato per questo tempo, certo che quest'anno dopo tutta la preparazione mi sono girate un po' le scatole...). Dopo Berlino la voglia di correre non era per nulla ai massimi livelli, anzi, ma non volevo "buttare via" tutta la preparazione e all'ultimo istante (cercando di mantenere la condizione nelle 3 settimane intermedie, facendo tra l'altro un lunghetto di 15 km a RM domenica scorsa) ho seguito il consiglio del mio amico Euge che si è offerto di accompagnarmi durante la Maratona del Lago Maggiore. Mi iscrivo quindi all'ultimo secondo e - nonostante una condizione fisica e psicologica non ottimale (la testa non ha tanta voglia di correre, il fisico mi lancia segnali con dolorini alle gambe, mal di gola e tosse) decido comunque di partire (addirittura senza Garmin, a sensazione, cercando solo di godermi il percorso) con Euge che mi fa da assistente personale (sant'uomo, quanto avrà sofferto a correre così piano

).
Fino alla mezza è una gara davvero rilassante, senza fatica, con qualche parola scambiata ogni tanto e con un passaggio tranquillo in 2h e 04' (a Berlino ero passato in 1h 58'). Al 23simo, però, attaccano dolori molto forti alle gambe, con inizio di crampi agli adduttori e ai polpacci (nonostante i Booster): la respirazione è ancora agevole, non sono in affanno, ma le gambe mi fanno un male fortissimo e dopo 2 km di dolori, al cartello del 25°, decido di ritirarmi (prima volta in vita mia dopo 7 gare di bici e 21 gare di corsa...).
Ieri sera, al ritorno a casa, il termometro segnava 38° di febbre.
Ora, credo che ci siano dei segnali piuttosto evidenti sia dalla testa che dal corpo. Sono davvero stanchissimo (la preparazione per Berlino è stata probabilmente troppo lunga e troppo dura). Il corpo mostra segni di cedimento evidenti (mi sa che era dalle medie che non avevo la febbre

) e a livello psicologico non mi diverto se sto così male in gara. Quindi per un po' penso di dedicarmi a distanze non superiori ai 30 km, distanza fino alla quale in gara sto sempre benissimo e mi diverto. Quando avrò voglia di nuovo si parlerà ancora di Maratona, ma potrei anche ripensarci non prima del 2014, perché a correre così non mi diverto proprio: gli allenamenti diventano un obbligo e le gare una sofferenza, e così non va
Infine, poi, quest'anno ho fatto il PB su tutte le distanze tranne che in Maratona: il bicchiere è comunque mezzo pieno
